Una scrivania è ricoperta dai quotidiani. Spal che vince e tutti sono felici e contenti. Lo sguardo segue le automobili che passano sulla strada. Portano in città o a Pontegradella. Cielo cupo che promette acqua e stato d’animo di nostalgia. Quella che tante volte ci assale quando torniamo a Brescia… Quindi è meglio restare poche ore in Lombardia e continuare a lavorare in ufficio. Dopo un compleanno in famiglia ieri sera, in tarda mattinata abbiamo ripreso la Transpolesana… Ci sono pure pochi argomenti da trattare perché quando si vince tutto si “nasconde” e l’esaltazione fa luccicare anche il ferro arrugginito… Poche battute ma tanta consapevolezza nel capire che potremmo essere agli albori di una stagione colma di soddisfazioni. In periodo di carestie economiche la Spal potrebbe diventare anche una cometa da seguire per tornare a sorridere e rivedere calcio vero ed entusiasmante. Lo speriamo vivamente per tutti, pure per noi che se permettete ci stiamo mettendo tanta passione nella nostra quotidianità, che in parecchie circostanze è compagna di mille problemi. Ma il calcio spallino poi ti regala soddisfazioni come quella con il Pavia, e allora avanti a tutto spiano. Come un bulldozer che dove passa non trova ostacoli…
La Spal ieri ha colpito con una prestazione tosta. Pochi fronzoli e tanta sostanza. Campo a parte – ma migliorerà dopo l’ulteriore semina che stanno facendo oggi pomeriggio, senza dimenticare che la gestione è curata da una delle migliori aziende specializzate che ci sono in Italia – la squadra ha dimostrato di esserci e di sapere ampiamente quanto deve fare. Come l’automobile che se vuoi acceleri o deceleri nel percorso che devi svolgere.