Un passo avanti, un tentativo da applausi, una speranza concreta, un po’ di tempo per rifiatare e qualche soldo reale che oggi come oggi serve come il pane. L’ultima settimana in biancazzurro, fuori dal campo, è stata finalmente più serena. Da aggiungere c’è il buon pareggio di Lumezzane e, insomma, dal fallimento dato per scontato da parecchi si è invece passati a un nuovo, importante tentativo che vedremo dove porterà. Nel frattempo tocca andare avanti, convivere con l’emergenza perché aldilà dei tre stipendi pagati di emergenza continua a trattarsi, e parlare anche di calcio. Con il tecnico Vecchi, però e come sempre, parliamo di tutto, questioni societarie comprese. Perché, purtroppo o almeno questa settimana per fortuna, tocca per forza cominciare da qui.
Il rinvio del fallimento è di sicuro una bella notizia. Non risolve nulla, almeno per ora, ma si può parlare di un passo avanti importante. Voi come lo avete accolto?
“Mah, allora… Sicuramente abbiamo accolto la nuova situazione in modo positivo perché evitare il fallimento era ed è importante ed è un grande passo avanti. Anche a livello istituzionale c’è stata molta attenzione e una grande volontà e ora ci sono due persone, Mazzoni e Moretti, che si adoperano per tutelare il patrimonio sportivo quindi anche noi. Loro si sono esposti ed è chiaro che siamo fiduciosi. Speriamo che in breve tempo si sistemi tutto anche perché, come dicevi, certi problemi pratici rimangono visto che è tutto nelle mani del Presidente che come si sa ha difficoltà nella gestione quotidiana. Ora speriamo anche che questo gruppo possa recuperare serenità per pensare solo al campo”.
Il Presidente Butelli ha di fatto, almeno per ora, messo nero su bianco che darà la Spal ai ferraresi se questi riusciranno a raccogliere le dovute garanzie. Non sarà facile perché tutti vogliono bene alla Spal a parole ma quando si tratta di metterci i soldi… Tu e la squadra che cosa pensate, siete ottimisti o pessimisti?
“Sinceramente siamo fiduciosi ma non abbiamo certezze. Se c’è possibilità di salvare la Spal Mazzoni e Moretti le sfrutteranno”.
Se questo ennesimo tentativo dovesse andare male ci sarebbero i toscani. Varesini, romani, ora toscani… a raccontarla così verrebbe anche un po’ da ridere ma non credo ci sia nessuno che possa permetterselo viste le difficoltà. Credi che in qualche modo se ne verrà fuori?
“Mah… la certezza non ce l’ha nessuno ma credo che i ferraresi tutti ora possano dimostrare di amare davvero la Spal”.
Intanto sono finalmente in arrivo, questione di ore crediamo, quei famosi soldi della Lega. Tre mesi di stipendi per voi anche se creditori e dipendenti restano a secco…
“Siamo contenti ma ci dispiace per chi non prende un euro. La Lega tende a tutelare i tesserati per la regolarità del torneo ma mi auguro che anche gli altri possano presto avere i loro stipendi. Di sicuro il mancato fallimento è stata una bella notizia anche per i creditori che altrimenti avrebbero visto nulla o quasi”.
I fatti degli ultimi giorni hanno comunque portato un po’ di tranquillità in più nello spogliatoio?
“Sinceramente ne abbiamo sentite e viste di tutti i colori ma, ripeto, siamo certi che Mazzoni e Moretti faranno di tutto e questo ci fa sperare”.
Stefano detto Sam e poi San… parliamoci chiaro. A questo punto dovrete andare avanti così e sperare nei ferraresi, nel fotovoltaico e così via. Ma acquisti sarà difficile farne e serenità assoluta, nonché meritata, sarà altrettanto complicato raggiungerla. O no?
“Le nostre richieste sull’organico le conosciamo ormai tutti, un attaccante ci serve. Io continuo a crederci ma come ho detto tante volte questo gruppo ha dimostrato sempre di potercela fare. Speriamo non ci siano altri infortuni”.
E così l’obiettivo ormai evidente e già scritto resta quello di evitare l’ultimo posto e di cercare un buon piazzamento per i playout. E’ questo che hai detto alla squadra?
“In questo momento sì, la realtà dei fatti è questa ma la speranza è che dopo le prossime, importanti tre partite si possa sognare in qualcosa di più. Oggi la classifica, in attesa di una nuova e annunciata penalizzazione, dice che possiamo guardare soltanto dietro”.
Ieri anche il Direttore Pozzi ha parlato a tutti i voi. Che cosa vi ha detto?
“Che si sta lavorando alla ricerca di una soluzione finale e decisiva”.
Parliamo di calcio… finalmente. E torniamo a domenica scorsa. Un buon pareggio, una prestazione convincente e un po’ di rischi negli ultimi minuti. Tu sei soddisfatto?
“Per il primo tempo… molto, molto, molto. Per il secondo molto, molto, molto meno ma avevamo delle scusanti: il fatto di esserci allenati a lungo sul sintetico, la settimana complicata trascorsa, la lunga sosta… Abbiamo quindi avuto qualche difficoltà muscolare però nella ripresa siamo stati troppo attendisti e infatti abbiamo creato solo un’occasione che è troppo poco per vincere. Nel complesso, comunque, parlerei di una prestazione positiva come orgoglio, carattere, capacità di soffrire. Il pari è indubbiamente buono”.
Restando a Lumezzane, per quello che ti conosco, mi sei sembrato stranamente troppo buono con Marchini. E’ stato un gesto assurdo e ingiustificabile anche, ma non solo, perché capitato dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo e parliamo di un giocatore con una signora carriera alle spalle.
“Mi è stato chiesto se mi sono incazzato per l’espulsione e ho detto di no perché non ha inficiato risultato. Poi, invece, mi dispiace perché è stato un gesto brutto e perché ci rimette Marchini che si sta portando dietro un’etichetta di giocatore ingestibile ma lo sto conoscendo ed è un ragazzo perbene anche se ha scatti di ira che lo portano a sembrare quello che non è perché si sta allenando e proponendo con umiltà e ha legato con tutti. Il gesto, certamente, è da condannare e mi dispiace per Diana con il quale si è scusato anche Marchini. Le tre giornate di squalifica erano inevitabili perché le regole sono chiare e vanno rispettate”.
Questi giorni di allenamenti come sono andati?
“Bene a parte ieri pomeriggio che abbiamo parlato molto tra di noi e ci siamo allenati meno”.
Mendy e Pambianchi infortunati più gli squalificati Zamboni e Marchini. Per il resto sono tutti disponibili?
“Sì”.
Castiglia e Migliorini sono nelle condizioni di giocare dal primo minuto?
“Sì, sicuramente. Ora vediamo… Uno dei due giocherà dall’inizio, in quei ruoli abbiamo diverse alternative e ci sono tre partite molto ravvicinate”.
Formazione. Puoi fare tutta la pretattica che vuoi ma mi gioco una cena che ci sono soltanto due alternative: 532 o 541.
“Il 532 dà continuità e sicurezza in questo momento. Ma l’alternativa è il solito 4141. Per l’organico che abbiamo, comunque, giocheremo sempre o quasi con tre centrocampisti in mezzo”.
Vi aspetta una partita per certi versi decisiva, almeno per evitare l’ultimo posto. Parere personale: i lombardi sono meglio del Viareggio e si sono rinforzati parecchio. Che partita ti aspetti e come valuti l’avversario?
“Concordo. Sarà una partita difficile, il Pavia è una squadra che ha alle spalle una società viva, hanno fatto buon mercato con Cinelli, soprattutto Cesca e altri giocatori importanti, e rispetto all’andata sono cambiati parecchio. Conosco l’ambiente perché ho giocato lì ed è gente che non molla”.
Ormai classica domanda (quasi) finale. Tra incontri con voi, incontri in Comune, sostegno allo stadio… i tifosi sono vicini alla squadra come non mai. Io credo che questo attaccamento sia anche un segnale alla società a prescindere da chi siano i dirigenti. Questa passione, infatti, secondo me significa una cosa precisa. Che in fondo al popolo spallino non frega nulla di lottare per la B o di sentire proclami e promesse fasulle. Interessa, invece, l’attaccamento alla maglia e l’impegno.
“Certo, è la dimostrazione di quest’anno. Le presenze allo stadio sono quelle che sono ma basta che andiamo in centro e tutti ci incitano perché vedono che diamo il massimo nonostante le difficoltà. Qui a Ferrara ho giocato, conosco la gente e sono certo che ci voglia poco per riaccendere l’entusiasmo”.
Considerano questa settimana, tra paura di fallire, primi stipendi che arrivano, bisogno di punti, titolerei questa intervista con un “Forza ragazzi”. Giusto?
“Sì”.
Forza Spal!
“Forza Spal!”.
PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (532)
Capecchi; Cosner, Ghiringhelli, Bedin, Beduschi, G. Rossi; Agnelli, Migliorini, P. Rossi; Arma, Marconi.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Costantino, A. Vecchi, Canzian, Castiglia, Fortunato, Piras (Taraschi), Laurenti.