Ventidue anni tra poco più di un mese, Nicola Cintoi, di professione difensore, spezzino doc, ha già tre campionati vinti sulle spalle, l’ultimo proprio l’anno scorso a Cuneo, squadra con cui è salito in Prima divisione disputando una stagione da protagonista. Misteri del calcio e buon per la Spal che il ragazzo, ancora una volta, sia stato costretto a ripartire dalla D. Non manca molto alle cento partite in carriera, traguardo che, tocchiamo ferro, taglierà molto presto proprio con la maglia dei biancazzurri. lntanto, il numero due che tanto piace a Sassarini, bravo di testa e di piede, domenica ha aperto le marcature contro il Formigine, prima di essere espulso.
Nicola, domenica che emozione è stata per te segnare il primo gol nella Spal al “Paolo Mazza”?
“Senza dubbio è stata davvero una bella soddisfazione, anzi, una gioia immensa. Ma la cosa più importante è essere riusciti come squadra a sbloccare la partita dopo cinque minuti e incanalarla per il verso giusto. Davvero una bella domenica”.
Peccato per l’espulsione, l’arbitro ha applicato forse un po’ troppo alla lettera il regolamento.
“Ero davvero molto arrabbiato, penso si sia visto, è stata una decisione che mi ha mandato su tutte le furie: il giocatore del Formigine è entrato palesemente per far male, cosi ho reagito spingendolo e l’arbitro ha punito me e non lui: una scelta impensabile ma che dobbiamo ormai lasciarcela alle spalle perché stare a recriminare non serve a niente purtroppo”.
Salterai Rosignano, squadra rivelazione del campionato, al momento. Che partita pensi sarà?
“Difficile ma molto importante come tutte le altre: vogliamo ottenere la terza vittoria consecutiva e dar vita a un vero e proprio filotto. Abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci, la rosa è ampia e sono sicuro che ognuno darà il suo contributo”.
Seguirai la squadra in trasferta?
“Penso proprio di si, stare uniti è sempre importante, inoltre io sono di La Spezia che non dista molto da Rosignano”.
Qual è il tuo obiettivo per questa stagione in maglia Spal?
“Arrivo in biancazzurro dopo tre campionati di successi, sia direttamente, sia ai playoff tra La Spezia e Cuneo, per cui spero di essere un talismano anche quest’anno qui a Ferrara. Ci sono tutti i presupposti per fare bene, sono molto ottimista, vogliamo il campionato, la squadra è forte e siamo un bel gruppo”.
Cosa provi personalmente a indossare una maglia gloriosa come quella della Spal?
“Ho scelto la Spal anche per il suo blasone storico ed è un onore indossare questi colori. Per questo motivo voglio vincere già da quest’anno e riportare, insieme ai miei compagni, la squadra al più presto tra i professionisti”.
Com’è il tuo rapporto con Mister Sassarini?
“Ottimo. Il mister fuori dal campo è una persona squisita, umile con cui ci si può tranquillamente scherzare. Dentro il campo durante gli allenamenti invece, come è giusto che sia, è molto rigoroso e pretende sempre tanto da noi. Ha davvero tanta fame, tanta voglia di vincere e ci trasmette sempre la sua carica”.
Mentre con i compagni con chi hai legato maggiormente?
“Parto dal presupposto che ho un buon rapporto con tutti i ragazzi, ma principalmente ho stretto amicizia con Rocchi e Gallo visto che abbiamo vissuto in appartamento insieme fino alla scorsa settimana prima di sistemarci, mentre con Piraccini è nata una simpatia già all’inizio del ritiro”.
Infine, un pensiero per i tifosi che vi sostengono sempre numerosi.
“Quella della Spal è una tifoseria speciale. La gente è sempre calorosa nei nostri confronti, questo ci trasmette una carica immensa e ci spinge a dare qualcosa in più sul rettangolo di gioco: sono la nostra arma vincente”.