ALEX NODARI, IL GOLEADOR CHE NON TI ASPETTI: COL RITORNO DELLE PUNTE POSSIAMO PUNTARE IN ALTO

Alex Nodari si è imposto fin dai primi giorni alla Spal come l’archetipo del difensore affidabile e professionale. Con Andrea Calistri forma una delle coppie di centrali difensivi più solide del girone e da bravo colpitore di testa non disdegna sortite nelle aree avversarie: contro la Pavullese è arrivato il secondo gol stagionale, fondamentale per riequilibrare l’iniziale svantaggio. Il record stagionale di quattro centri, stabilito con la maglia del Riccione due stagioni fa, ormai è dietro l’angolo. Il difensore centrale romagnolo è nato nel 1982 a Ravenna e nella sua carriera ha esordito con la maglia della sua città in Serie B nella stagione 2000/2001 collezionando cinque presenze. Poi diversi traslochi: Alessandria, Cattolica, Novi Ligure, Voghera, Riccione. E ora Ferrara. Ecco la nostra chiacchierata con “L’ariete” difensivo della Spal, che tanto bene sta facendo in questo primo scorcio di stagione.

Alex, domenica è arrivato un altro gol sotto la Curva Ovest per te, che gioia è stata?
“È sempre una soddisfazione immensa segnare un gol, ma la cosa fondamentale è stata la vittoria della squadra che è riuscita a vincere una partita giocata male. Il gol di domenica voglio dedicarlo a tutto il gruppo e a tutto lo staff di via Copparo”.

In chiave futura ti preoccupa un po’ la brutta prestazione collettiva di domenica?
“Io la vedo in modo opposto, la nostra è stata una vera e propria dimostrazione di carattere. Certo, la prestazione è stata veramente opaca, ma la nostra forza è stata la capacità di reagire allo svantaggio iniziale ed è la prima volta che quest’anno riusciamo a emergere in una situazione di questo genere. La Pavullese dal canto suo si è dimostrata un’ottima formazione. Per questo motivo ci teniamo strettissimi i tre punti che in questa fase del campionato sono oro”.

Quest’anno tu e il tuo compagno di reparto Calistri siete un po’ i bomber della squadra grazie agli inserimenti sui calci piazzati… ma quanto mancano i gol degli attaccanti?
“Tantissimo. A livello personale mi dispiace molto che Rocchi e Pignatta siano spesso fuori a causa di infortuni perché vedo in loro, ogni volta che tornano ad allenarsi, il massimo dell’impegno e della determinazione. Spero che i gol miei e di Calistri aiutino i nostri attaccanti a tornare presto per segnare quella dose di gol che ci permetterà di ambire alla vittoria del campionato”.

Sinceramente, dove può arrivare secondo te questa Spal?
“La squadra è in crescita. I punti persi nelle gare precedenti sono stati troppi e stanno pesando sulla classifica. Il campionato è molto equilibrato e tutte le squadre lottano, senza regalare nulla. Credo che siamo sulla strada giusta, stiamo risalendo ma dobbiamo rimanere concentrati, ma soprattutto dobbiamo avere molta fame”.

Ora ci saranno due partite cruciali contro Castenaso e Pistoiese. Pensi possano essere decisive per l’esito della stagione?
“Fare punteggio pieno in entrambe le gare sarebbe fondamentale. Ora però stiamo pensando solo al Castenaso, sarà una gara tosta e difficile da vincere. Tre punti domenica ci darebbero uno slancio incredibile e un morale altissimo per affrontare e interpretare al meglio, davanti alla nostra gente, la sfida successiva contro la Pistoiese”.

Ti senti uno dei leader di questa squadra?
“Io sono un ragazzo di trent’anni, per cui sono uno dei più esperti ma ciò non significa che tutti debbano stare a sentire ciò che ho da dire. Provo a mettere la mia esperienza a disposizione di tutti gli altri ragazzi e spero che questo serva a loro per il futuro e per migliorarsi quotidianamente”.

Parlando di giovani, c’è qualcuno che ti ha impressionato in particolare in questi primi mesi?
“In rosa abbiamo davvero tanti ragazzi giovani del ‘93 e del ‘94 molto forti: da Gallo a Massacesi a Shqypi, passando anche da Sartori. Proprio quest’ultimo lo conosco molto bene, essendo romagnolo come me. E’ un ragazzo con doti atletiche e tecniche da far invidia anche a giocatori di serie A. Deve solamente sistemare il lato caratteriale: lo vedo sulla strada giusta, ultimamente conta anche fino a dieci prima di parlare (ride). Domenica gli ho voluto fare i miei complimenti perché si è fatto trovare pronto e credo, come lo è già stato a Fidenza, possa essere un valore aggiunto per la squadra a gara in corso”.

Restando nello spogliatoio, che rapporto hai col capitano Marchini e col mister?
“Sono due persone straordinarie. Davide è incredibile, un giocatore come lui non si trova facilmente in questa categoria e sinceramente non pensavo di vederlo cosi immedesimato in una realtà come la serie D. Ci trasmette sempre un grande senso di appartenenza alla squadra e questo ci carica. Sul mister non posso che spendere altrettante belle parole, è un uomo comunque fortunato ad avere un gruppo unito e forte come il nostro, ma il merito è anche suo. Durante la settimana lavora davvero bene e ci prepara alla sfida della domenica nel migliore dei modi possibili”.

Mentre con i compagni di squadra con chi hai legato maggiormente?
“Parto dal presupposto che il nostro è un gruppo stupendo e mi trovo davvero bene con tutti. Non riesco ad avere antipatie. Diciamo che i ragazzi con cui ho legato di più sono stati Marchini e Marcolini, per me sono due fratelli e auguro soprattutto a Marcolini di avere più occasioni per giocare perché è un ragazzo straordinario, se lo merita”.

In conclusione un pensiero sulla città di Ferrara e sui tifosi…
“La città è splendida e la storia della Spal mi dà sempre grandi motivazioni. A Ferrara c’è una discreta pressione su di noi, ma la prendiamo come stimolo per arrivare ai risultati. Spero di contribuire nel mio piccolo a portare la squadra in una categoria che più le compete ma questo lo vedremo solo a maggio. Ora non posso che salutare e ringraziare i nostri tifosi che si sgolano ogni domenica per sostenerci!”.

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