“Negli ultimi giorni sì è parlato di trattative e di accordi che riguarderebbero Giacomense e Spal. Il quadro che è stato fornito non mi sembra molto esaustivo, e vorrei fare chiarezza: il nostro gruppo non ha in corso nessuna trattativa per l’acquisizione della Real Spal. Noi non siamo interessati a rilevare la società, ne tanto meno a parteciparvi. Qualche mese fa siamo stati contattati dalle Istituzioni per discutere della nostra disponibilità a portare a Ferrara l’esperienza e la competenza maturata negli’anni con la Giacomense, per cercare far ripartire la Spal. Da qui la proposta; trasferire la società Giacomense a Ferrara, cambiarne il nome, i colori, e il resto, e farne la SPAL, ossia la realtà calcistica professionistica di Ferrara. Il nostro gruppo, al quale settimana dopo settimana si sono aggregati stabilmente tanti imprenditori molto interessati al progetto, è disposto solo ad acquistare il marchio, attualmente in possesso del signor Benasciutti, per farne il marchio della nuova Spal. Quello sì, per una questione di prestigio e anche per fornire una sorta di buona uscita all’attuale proprietà. Per questo quindi siamo pronti a fare la nostra offerta, ed eventualmente a trattare, anche se il suo acquisto non è condizione essenziale. Se vi saranno le condizioni per dare alla luce la nostra Spal, ma non si trovasse un accordo sul marchio, la Spal nascerà ugualmente senza di esso. In ogni caso l’andamento dei fatti al momento non dipende noi, ma dalle decisioni della proprietà di Real Spal. La Lega, infatti, non accetterà l’esistenza di due realtà calcistiche importanti a Ferrara. La Spal sarà una soltanto. Quindi la condizione per il nostro subentro è la rinuncia da parte di Real Spal al titolo sportivo e all’iscrizione al prossimo campionato. Solo in quel caso noi potremmo attuare questo nostro progetto e inviare la richiesta in Lega. Ci tengo però a precisare che da parte nostra la disponibilità ad agire c’è, ma Real Spal è di proprietà del signor Benasciutti, quindi spetta a lui la decisione sul da farsi. Potrebbe trovare un acquirente e vendere, potrebbe cedere una parte, oppure tenerla e procedere per conto suo anche l’anno prossimo. E’ suo diritto disporre della società come crede. Il nostro eventuale intervento, nelle modalità che ho appena descritto, è previsto solo in seconda battuta, cioè dopo che sarà stato deciso il destino dell’attuale società”.
I tempi comunque iniziano a stringere. Tra procedure, burocrazia e lungaggini varie la cosa dovrebbe avvenire nei prossimi giorni per avere il tempo necessario per mettere in cantiere la prossima stagione. Avete già delle scadenze fissate?
“Prima di tutto aspettiamo l’uscita dei nuovi regolamenti della Lega, per avere un’idea certa dei costi della prossima stagione, e in generale per calibrare le nostre offerte. Poi, è evidente che necessitiamo di avere una risposta in tempi non troppo lunghi. A spanne direi circa un paio di settimane”.