A soli quattro giorni di distanza dall’ultimo impegno, la Bondi torna di nuovo sui parquet per l’anticipo della sesta giornata sul campo della Tezenis Verona. Losi e compagni vorranno sicuramente allungare la striscia positiva aperta contro Treviglio, ma si troveranno di fronte una delle avversarie più temibili di questo campionato. La squadra gialloblù è stata completata molto presto quest’estate e i giocatori hanno potuto conoscersi bene e giocare tanto assieme. Dopo un precampionato di altissimo livello e due vittorie nelle altrettante prime uscite di campionato, sono arrivate due sconfitte consecutive a Bolgona prima e poi contro Legnano, che hanno compromesso il record vittorie/sconfitte scaligero sul 3-2.
Rispetto all’anno scorso c’è stata una sola conferma tra gli atleti, quella di capitan Boscagin. Attorno a lui la dirigenza ha deciso di rifondare la squadra, mettendo insieme giovani e meno giovani per arrivare ad avere una squadra fresca ma con tanta esperienza alle spalle. Per cui, suddivisi nei vari reparti sono stati scelti: Michelori e Chikoko (ex Reggio Emilia) per quanto riguarda i lunghi, Ricci, Cortese, Da Ros e Ba come ali e Benardi, Rice, Saccaggi e Spanghero come esterni. Una squadra molto ben costruita, micidiale quando riparte in contropiede per la velocità e la rapidità dei suoi uomini, ma anche molto rodata per poter giocare a difesa schierata.
Alla guida della panchina in estate è stato chiamato coach Marco Crespi di ritorno dall’esperienza in Spagna. Già dall’allenatore si può capire quanto la dirigenza voglia fare sul serio: Crespi ha esperienza decennale di basket su panchine piuttosto calde. Milano, Pesaro e Siena sono solo alcune delle città toccate dal coach lombardo che può vantare nel suo palmares due promozioni in Serie A con Casale Monferrato e Biella, più una serie di apparizioni in Eurolega tra Siena e Milano. Inoltre per un anno è stato allenatore della nazionale Under 22.
IL ROSTER
3.Andrea Bernardi (1997, guardia, 188 cm): arrivato con la formula del prestito, Bernardi è un prodotto del settore giovanile dell’Aquila Basket Trento con il quale è stato protagonista nelle ultime finali Nazionali Under 18. L’anno scorso oltre ad aver partecipato al campionato giovanile, è stato inserito anche nel giro della prima squadra e delle selezioni azzurre Under 16 e Under 18. Questa è la sua prima vera esperienza lontano da casa e nelle prime cinque partite di regular season ha giocato un totale di 9 minuti con 7 punti segnati e 1 rimbalzo recuperato.
7.Lorenzo Saccaggi (1992, playmaker, 187 cm): arrivato in estate dopo l’esperienza in Gold con Casalpusterlengo (8,9 punti, 3 rimbalzi e 3,6 assist), è un playmaker molto versatile a cui piace attaccare il ferro e giocare a ritmo alto. Può anche essere schierato da guardia grazie al suo ottimo tiro piazzato ed è dotato di un’ampia visione di gioco che gli permette di vedere cosa succede in campo e servire i compagni. Nonostante la giovane età ha alle spalle esperienze di altissimo livello: dopo le giovanili a Pistoia, con la stessa compagine toscana è fra i protagonisti della promozione in Serie A nel 2012/13. L’anno successivo approda a Forlì, ma a causa dei problemi societari che hanno costretto i romagnoli a finire anzitempo il campionato, Lorenzo si è spostato a Casalpusterlengo.
8.Giampaolo Ricci (1991, ala grande, 201 cm): compagno di Saccaggi l’anno scorso a Casalpusterlengo (11,2 punti e 5,5 rimbalzi), ha mosso i primi passi nella pallacanestro con la Stella Azzurra Roma prima di fare la sua prima esperienza tra i senior proprio all’Assigeco con la quale è rimasto quattro anni, conquistando anche una promozione in Gold. Giocatore molto solido e ambizioso, oltre alla dimensione interna del gioco è in grado di dare un contributo anche in posizione da esterno grazie al suo tiro della lunghissima distanza piuttosto affidabile. È un difensore capace e volenteroso, sempre al servizio della squadra e in grado di mettere in difficoltà giocatori più atletici di lui.
11.Giorgio Boscagin (1983, ala piccola, 196 cm): questo giocatore lo conoscono tutti gli appassionati di basket. Cresciuto nel settore giovanile proprio di Verona, la sua carriera è fatta di tanta Serie A e anche qualcosina di più. Debutta in Serie A e in Eurolega non ancora maggiorenne proprio con la maglia di Verona; da qui viene mandato a farsi le ossa per due stagioni a Castelnuovo di Sotto in B2. Nel 2004 entra a far parte del roster della Pallacanestro Reggiana per tre anni consecutivi, raggiungendo anche una finale di Coppa Italia. Nel 2007 approda a Varese nella stagione di retrocessione dei lombardi, mentre nel 2009 un’altra parentesi a Reggio Emilia prima di giocare una stagione in Serie A con Teramo. Nel 2011 ritorna nella sua città natale, Verona, con la quale ha giocato ad oggi cinque stagioni consecutive (10 punti, 4,5 rimbalzi e 1,5 assist l’anno scorso). Con la nazionale è stato convocato parecchie volte e ha vinto i Giochi del Mediterraneo 2005. Bravissimo su entrambi i lati del campo, può prendere vantaggio con gli 1vs1 ma è anche in grado di mantenerli e consentire alla squadra di sfruttarli grazie alle sue ottime doti di passatore. In difesa è uno della vecchia scuola: nonostante non sia più giovanissimo con la sua voglia riesce a sopperire al fisico e mettere in difficoltà qualsiasi tipo di avversario.
12.Riccardo Cortese (1986, ala piccola, 194 cm): originario di Cento, i primi passi nel basket li muove nelle giovanili della Fortitudo Bologna con la quale esordisce anche in Serie A nel 2004. Per i cinque anni successivi viene mandato a farsi le ossa in Serie B con Brindisi e Cecina prima di tornare a Bologna dove vive una stagione da convocato fisso, senza mai però scendere in campo. Nel 2009 sale di categoria: dopo un anno di prestito a Matera riceve la chiamata di Avellino in Serie A con la quale si gioca per due anni consecutivi. Dopo una parentesi a Veroli nel 2012, scende di categoria e si accasa a Pistoia dove conquista da protagonista una promozione in Serie A. L’anno scorso ancora un’annata ad Avellino dove però non riesce a sfondare e rimane ai margini delle rotazioni di coach Vitucci. È un ottimo difensore, molto attento e reattivo per intercettare la palla sulla linea di passaggio e partire in contropiede giocando in velocità. In attacco è in grado di giocarsi sia l’1vs1 sia di ricevere gli scariche dei compagni e piazzare canestri importanti piedi per terra.
15.Andrea Michelori (1978, centro, 202 cm): altro nome altisonante nel roster scaligero, arrivato in estate dopo diciannove stagioni ininterrotte in Serie A di cui l’ultima con la maglia della Juve Caserta (3,4 punti e 3,6 rimbalzi di media). È un centro vecchia scuola che fa del gioco in post basso il suo punto di forza, ma all’interno dell’area dei 3 punti può anche tirare piedi per terra, trovando il canestro con continuità. Lottatore sotto le plance, in difesa è molto bravo ad aiutare sulle penetrazioni avversarie e a ritornare sul suo uomo con rapidità in caso di scarico. A rimbalzo la sua presenza è sempre importante. Inizia la sua carriera a Milano dove rimane dal 1996 al 2002 prima di spostarsi per un biennio a Biella (2004/2006) e quello successivo a Cantù (2006/2008) con cifre di anno in anno più consistenti. Nel 2006 approda a Bologna sponda Virtus, ma a metà stagione subisce un grave infortunio che lo costringerà a rientrare solo nella parte finale della stagione 2008 quando ai playoff è costretto di nuovo ai box per un altro infortunio. Ripresosi, vola per altri due anni a Caserta e successivamente nel 2010 arriva a Siena dove in due anni consecutivi vince due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe. Vanta anche 56 presenze in nazionale maggiore con la quale conquista la medaglia di bronzo ai Giochi del Mediterraneo 2001.
17.Amada Elhadji Ba (SEN, 1998, ala piccola, 207 cm): ala piccola da qualche anno di proprietà del settore giovanile scaligero, le sue doti fisiche (è alto 207 cm) ne fanno uno dei prospetti migliori di Verona, ma è ancora troppo acerbo per prendere parte ad una categoria come questa. Per quest’anno ricoprirà il ruolo di aggregato, chissà che gli anni prossimi non lo vedremo a farsi le ossa in qualche categoria inferiore.
20.Matteo Da Ros (1989, ala grande, 204 cm): il ritorno a Verona del lungo milanese. Dopo un’ottima stagione a Barcellona (12,7 punti, 5,2 rimbalzi e 3,3 assist) infatti, torna nella città di Romeo e Giulietta per una nuova sfida. Cresciuto nelle giovanili di Monza con la quale gioca un anno da titolare in B1, nel 2007 viene acquistato dalla Virtus Bologna con la quale esordisce in Serie A prima di passare l’anno successivo a Treviglio in A dilettanti rimanendovi due stagioni di seguito. Nel 2010 la prima chiamata a Barcellona in LegaDue, poi la prima chiamata a Verona sempre nella stessa categoria, il ritorno a Barcellona l’anno scorso e infine di nuovo Verona quest’anno. Grazie alle sue doti tecnico/tattiche riesce a destreggiarsi bene in difesa ed a ricoprire diverse posizioni nelle fasi di attacco, oltre a garantire un buon numero di rimbalzi. In passato ha mostrato una buona mano sul tiro da tre, ma ancora non è riuscito a dare continuità a questo suo fondamentale. Nelle prima cinque uscite di quest’anno ha messo a referto 7,2 punti e 5,6 rimbalzi di media.
23.Vitalis Chikoko (ZW, 1991, centro, 207 cm): nato in Zimbabwe, la sua prima esperienza tra i senior l’ha fatta in Germania con la maglia del BG 74 Gottinga nel 2012. L’anno successivo rimane in Germania ma sale di categoria e si accasa al TBB Trier nella Bundesliga con la quale gioca due stagioni consecutive (12,3 punti e 5,2 rimbalzi le sue media). Nel 2014 approda per la prima volta in Italia alla Grissin Bon Reggio Emilia laureandosi vice campione d’Italia dopo una stagione da 4,1 punti e 3,4 rimbalzi. Giocatore moderno, fa della verticalità e dell’atletismo i suoi punti di forza, sia in difesa dove è una presenza imponente in mezzo all’area, sia in attacco per giocare in post basso fronte o spalle a canestro. Buon corridore, quando arriva a rimorchio in contropiede può far male con le sue giocate di potenza spesso concluse sopra il ferro con grandi schiacciate.
24.Ravyonte Rice (USA, 1992, guardia, 193 cm): reduce dalla Summer League di Las Vegas giocata con i Chicago Bulls, Rice è un rookie appena uscito dalla Illinois University (16,5 punti e 6,5 rimbalzi di media al suo ultimo anno). Grande tiratore e penetratore, giocatore molto atletico e spettacolare in grado di fornire sostanzioso contributo a rimbalzo e in difesa. In queste prime giornate di campionato ha messo referto 13 punti, 3 rimbalzi e 1,2 assist di media. L’abbiamo visto più volte in questo inizio di stagione comparire nelle Top 10 di giornata con le sue giocate aeree ben al di sopra del livello del ferro, spesso in coppia con Cortese che ruba palla in anticipo, corre in contropiede e alza l’alley oop per la schiacciatona di Rice.
45.Marco Spanghero (1991, playmaker, 186 cm): cresciuto nelle giovanili di Trieste, la sua prima esperienza da senior risale al 2010 all’Aquila Trento dove gioca per cinque stagioni consecutive conquistando la promozione in LegaDue (2012) e in Serie A nel 2014. La sua ultima stagione è stata piuttosto positiva: 6,4 punti di media tirando con il 56,5% da due e il 40,2% da 3. È un playmaker di grande esperienza nonostante l’età, dotato di un ottimo tiro piazzato soprattutto da 3 punti dove può colpire con continuità a fare molto male alle difese avversarie.