Che a Gianni Barotti la Spal stia a cuore è difficile da negare: è rientrato in società lo scorso settembre, dove ha ritrovato una nidiata di giovani promesse (Braiati, Marchini, Marongiu, Laurenti tra gli altri) viste crescere a cavallo tra gli anni Novanta e il nuovo millennio, durante la sua precedente esperienza in via Copparo. Per questo nel momento di confermare il suo addio alla società biancazzurra dopo solo sei mesi – ricopriva la carica di segretario del settore giovanile – usa un tono amaro: “Non voglio montare casi, semplicemente non c’erano più le condizioni per andare avanti”. Barotti, che vanta un’esperienza pluridecennale in tante società della provincia tra cui la Giacomense è riluttante a entrare nel merito delle sopraccitate condizioni, ma spiega: “Diciamo che le mie aspettative non coincidevano con quelle della dirigenza. Vedute diverse su quasi tutto. Allora ho deciso di farmi da parte, ma senza alcuna polemica”.
Sulla serenità delle dimissioni di Barotti mette l’accento il responsabile del settore giovanile Giacomo Laurino: “Non c’è nessun caso, semplicemente Gianni ha ritenuto il suo impegno troppo gravoso in termini di tempo e ha preferito lasciare, anche per non sottrarre attenzioni alla sua famiglia. Ma non escludo che questa possa essere solo una pausa e di poterlo rivedere più avanti nella nostra squadra”. Il ruolo di segretario per ora rimane vacante, nel frattempo le varie mansioni di Barotti verranno prese in carico da altri componenti dello staff come conferma di nuovo Laurino: “Io e un paio dei nostri accompagnatori ci divideremo il lavoro, in attesa di capire se c’è la possibilità di inserire qualcuno all’interno dell’organico. Per adesso andremo avanti così, sempre con l’ausilio del segretario generale Teresa Montaguti”.