Termina con un lungo applauso la domenica di Spal-Taranto versione Curva Ovest. Tifo caloroso come non mai e a dispetto della temperatura forse pungolato dalla coreografia dei supporter tarantini, scenograficamente e quantitativamente la miglior tifoseria ospite vista finora al Paolo Mazza.
Gran tifo sugli spalti a precedere il fischio di avvio del signor Ripa di Nocera Inferiore. Nuovi bandieroni ai bordi della Campione che nel corso delle fasi calde della ripresa non mancheranno di sorbirsi dei rimbrotti dai tifosi più esperti dalla visuale ostacolata.
Minuto di raccoglimento in assoluto silenzio come di consueto accade in queste occasioni al Mazza e poi via con la gara. Nei primi venti minuti le due tifoserie si rincorrono con i cori. Stessi motivi, cambiano le parole. Ironizzano i tifosi e gli Estensi rispolverano cori eseguiti di solito a metà incontro per evitare di giocare a rimpiattino con i pugliesi. Tifo caldo quello tarantino, ma lo spallino non è da meno. Sostegno senza se e senza ma alla squadra e solo nel quarto d’ora finale si levano cori contro Butelli, ricordando in maniera vibrante con “Un siamo noi la Spal” dove risiede il cuore biancoazzurro.
L’infortunio di Mendy nei primi minuti sembra un triste presagio, ma accolto con un abbraccio il neo entrato Laurenti delizierà la Campione con fiammate importanti. Fischiata sonoramente la prima conclusione di Guazzo sotto la curva. Poi beccati in sequenza Sciaudone, Rizzi e Antonazzo per essere finiti a terra e dopo un po’ in piedi senza l’ausilio della barella. Azione personale di Laurenti al 20’ e Ovest che si infiamma con un “Forza Ferrara!”. Nel frattempo un incerto Cosner raccoglie i rimproveri di quello che in Curva viene conosciuto come “il professore”. Prima dell’intervallo l’errore di Rizzi che prova un’acrobazia con il risultato di non fare un’ottima figura viene coperto da risate di scherno della Ovest. Spallini che rumoreggiano quando lo speaker annuncia il vantaggio della Reggiana.
Nella ripresa è l’arbitro Ripa a finire nel mirino della Ovest con alcune decisioni che non sembrano figlie dello stesso metro di giudizio, che dopo un po’ finiscono per stizzire la Campione vedi le spinte a P. Rossi e Melara. Errore di Cosner e il doppio miracolo di Capecchi vissuto col fiato sospeso. Poi applauso liberatorio per il portierone. Emozioni in crescendo, infatti sotto la Campione la più bella azione costruita dalla Spal con Melara per la sponda di Agnelli che cerca Arma, ma l’attaccante pasticcia in acrobazia. Mani nei cappelli, berretti e cappucci per gli spallini sugli spalti. Poco dopo l’occasione per il riscatto di Arma si trasforma in un grido di disperazione per la Campione quando il centravanti scarica su Bremec. Fischi accompagnano Guazzo all’uscita dal campo sostituito da Girardi. Laurenti costringe Bremec a salvarsi in corner con l’aiuto dell’incrocio e la curva applaude il giocatore made in Ferrara, ma impreca per una porta che appare stregata. Occasionissima anche per il Taranto e la Ovest scaccia la mancata beffa.
Il triplice fischio di Ripa porta l’applauso degli spallini in Curva che hanno apprezzato l’atteggiamento della squadra e convince il premio dei giornalisti assegnato al numero uno Capecchi.