Al termine della partita tra Kaos Futsal e Asti, terminata 1-1, abbiamo raccolto le voci dei protagonisti: l’allenatore, Julio Fernandez, il patron, Marco Calzolari, e Pedro Espindola.
Julio Fernandez
“Questa credo che sia la strada giusta da percorrere per cercare di rimanere competitivi durante tutto l’arco del match, senza cali come invece si sono visti nella gara con l’Acqua&Sapone. Abbiamo dimostrato di poter tenere testa ad una corazzata come Asti, piena di campioni e costruita per vincere. La squadra deve auto convincersi di essere una delle maggiori candidate a fare bene nei play-off scudetto, non ha nulla da invidiare alle altre contendenti, se non, forse, un po’ di esperienza. Sul finale di partita ho provato a giocarmi il tutto per tutto mettendo sul parquet il portiere di movimento, ma ci sono tremate le gambe. Ecco, dobbiamo migliorare sotto questo aspetto: cattiveria agonistica, fame di vittoria e appagamento. Potevamo far meglio anche dal punto di vista del possesso palla ma non mi lamento, vederci fischiare contro cinque falli così presto ci ha limitato molto nella seconda metà del secondo tempo. Continuiamo in questo modo e andiamo a Roma ad affrontare la Lazio senza pensare a dieci miliardi di cose, solo a vincere. Rimaniamo uniti, come società e giocatori mi hanno dimostrato di essere fino a questo momento, e nella post-season faremo belle cose”.
Marco Calzolari
“Buona gara dei ragazzi in una partita importante contro la capolista. Abbiamo fermato Asti in striscia aperta di 10 vittorie consecutive, e forse a punti avremmo meritato qualcosina in più noi, ma va bene così. Partita vera, maschia; insomma, un antipasto play-off. Peccato solamente per i fischi dei direttori di gara un po’ sbilanciati: trovarsi con 5 falli dopo solo 9′ nel secondo tempo ha per forza di cose limitato la nostra aggressività. Siamo stati condizionati, ma per fortuna non sono stati gli arbitri a decidere il match assegnando dei tiri liberi. Comunque, mi sono divertito. Incontro divertente e vibrante, nonostante i gol siano arrivati da due infortuni. Ho visto finalmente un Kaos intenso e concentrato, adesso andiamo a Roma e facciamo vedere alla Lazio di che pasta siamo fatti”.
Pedro Espindola
Riuscirai mai a battere tuo fratello, portiere dell’Asti? “Spero di riuscirci a play-off, penso sia il momento più opportuno (ride; ndr)”. Battute a parte, la prestazione del Kaos è stata più che positiva: “Si, la squadra ha cambiato leggermente il modo di giocare: stiamo più alti e cerchiamo di mettere intensità in ogni singola azione, questo ci porta ad essere più propositivi e pericolosi dalle parti del portiere avversario. Il mister ci fa giocare 3/4 minuti a testa, durante i quali dobbiamo dare tutto. Peccato che non siamo ancora riusciti a vincere. Se vogliamo agguantare il quarto posto partite del genere dobbiamo portarle a casa, non possiamo sempre farci rimontare dopo che siamo passati in vantaggio. Adesso pensiamo alla Lazio, poi ai play-off. A Roma, se giochiamo come in queste due ultime uscite, penso che non dovremmo avere grossi problemi. Loro devono salvarsi e sputeranno anche l’anima in campo, ma noi abbiamo una rotazione molto più profonda”.