UNA SPAL SPUNTATA PAGA DAZIO A UNA BAGNOLESE CHE MERITA COMUNQUE IL PARI. CONTESTATO L’ARBITRO

SPAL-BAGNOLESE 1-1 (1-0)

SPAL (4411): Gallo; Cintoi, Nodari, Calistri, Rosati; Laurenti, Massaccesi, Braiati (dal 19′ s.t. Marcolini), Shqypi; Marongiu (dal 30′ s.t. Piras); Marchini (dal 36′ s.t. Paris). A disp.: Canalicchio, Fiorini, Nako, Orlando. All.: D. Sassarini.
BAGNOLESE (4312): Parisini; Berselli, Bonacini (dal 4′ s.t. Bonini), Caselli, Gualandri; Addae (dal 25′ s.t. Tozzi), Alessandri, Lusoli; Gherman (dal 38′ s.t. Zampino); Ferrari, Belluzzi. A disp.: Partexano, Papi, Costa, Bernardo. All.: I. Vacondio.

ARBITRO: Frosini di Pistoia (Assistenti: Tafuro e Mencagli).
MARCATORI: 31′ p.t. Shqypi (S), 34′ s.t. Belluzzi (B).
AMMONITI: Bonacini (B), Ferrari (B), Marchini (S) e Paris (S).
NOTE: giornata fredda e tipicamente autunnale, cielo coperto con pioggia a tratti, terreno in ottime condizioni. Spettatori 1.400 circa (982 abbonati rateo di € 2.402 e 386 paganti, per un incasso di € 6.021).
Angoli: 4 a 4. Recupero: pt 2’, st 4’.

Su disposizione del Presidente del Coni Gianni Petrucci, prima dell’inizio dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del caporale maggiore Tiziano Chierotti in forza al secondo reggimento alpini di Cuneo, rimasto ucciso giovedì scorso in un conflitto a fuoco in Afghanistan.

FERRARA – La Spal non riesce a dare seguito alla bella prova di sette giorni fa contro il Forcoli e manca clamorosamente la grande occasione per ritrovarsi, questa sera, a meno uno dalla testa della classifica: poco male, si dirà, i biancazzurri, pur non offrendo una prestazione degna di menzione, guadagnano addirittura un punto su Tuttocuoio e Pistoiese, oggi sconfitte nei rispettivi incontri, riuscendo a mantenere invariate le distanze da Mezzolara e Piacenza che hanno chiuso il big-match di giornata in parità. Guardare la classifica è un peccato mortale, dieci squadre in tre punti, Fortis e Fidenza che, addirittura, agganciano e rispettivamente sopravanzano i ferraresi portandosi in lotta per i playoff, una Massese (prossimo avversario dei ferraresi e oggi sconfitta) che crolla a Camaiore e a rischio addirittura playout: ne vedremo delle belle e, come si diceva nelle settimane scorse, l’importante è rimanere lì, attaccati al treno delle prime, almeno fino a quando non riaprirà il mercato dove la Spal, senza alcun dubbio, qualcosa dovrà fare.
Sassarini, per la sesta domenica su dieci ufficiali, deve fare a meno di tutti gli attaccanti in rosa (oltre a Cucurnia, per lui sospetto strappo) ma ritrova Shqypi e Marchini con quest’ultimo che viene impiegato nell’inedita posizione di punta centrale e Marongiu a sostegno con l’obbligo a girargli intorno; la Bagnolese di Vacondio, a Ferrara per sei stagioni, arriva al “Mazza” priva dell’intera batteria di centrocampisti centrali compreso lo squalificato Fornaciari e con Caselli e Ferrari, quest’ultimo alla fine decisivo, non al meglio della condizione. Spettacolo modesto per i pochi e intirizziti presenti, Spal contratta nei primi venti minuti e non solo dal primo freddo fuori stagione: poco ordinata e confusa la squadra ferrarese, specialmente a centrocampo, dove i biancazzurri lamentano l’assenza ingiustificata di un Massaccesi solo lontano parente di quello ammirato sette giorni fa a dispetto di un Braiati che si conferma, ancora una volta tra i migliori di giornata. Vacondio, che di mestiere fa l’imprenditore industriale e per hobby allena un gruppo di giocatori che oltre al pallone hanno un altro lavoro e si allenano quattro volte in orari serali, compie la prima magia tattica di giornata: consapevole che il cuore del gioco è nei piedi di Edo nostro inventa l’ex attaccante dell’Argentana Gherman fantasista solo di facciata, con l’obbligo in realtà di seguire come un ombra per tutto il campo il nostro numero quattro, concedendogli, alla fine, il minimo sindacale adoperando spesso e volentieri metodi poco ortodossi.
Al terzo Rosati perde banalmente un pallone, Ferrari crossa in mezzo per Gherman che cicca clamorosamente la sfera: la Spal respira. Nono: Marongiu su punizione non inquadra la porta e, tre minuti dopo, sugli sviluppi di un angolo dalla destra battuto da Marchini, Calistri prende l’ascensore ma viene vistosamente sbilanciato da Bonacini tra le timide proteste dei ferraresi: negli spogliatoi, il mister reggiano ammetterà l’outing del suo giocatore, troppo tardi, però. Non passano cinque minuti che la Spal recrimina per il secondo tiro dal dischetto, non concesso, di giornata dall’indisponente Frosini: Marchini colpisce di testa su cross di Marongiu, sempre Bonacini ci mette un qualcosa che è a metà tra il braccio e l’avambraccio ma la sostanza è che sarebbe rigore sacrosanto tutta la vita, tranne per l’arbitro. Niente da fare e si prosegue così, tra le ire funeste del capitano e un pubblico che per scaldarsi inizia a dirne di ogni al fischietto pistoiese (nondimeno). La Spal non è comunque un granché da vedere, dalla cintola in su i movimenti sembrano venire più a casaccio che secondo una direttiva precisa dalla panchina: Sassarini si sgola a spronare, Vacondio non è da meno. Ventiduesimo: Cintoi, gran bella partita la sua, pesca Laurenti in sovrapposizione, aggancio e finta in due nanosecondi per l’esterno ferrarese e gran botta, tutto bellissimo, tranne la conclusione che si perde a metri e metri dalla porta difesa da Parisini. Trentesimo, terzo rigore di giornata chiesto dai ferraresi: spinta velenosa da dietro di Addae su Marchini su calcio d’angolo dalla destra, il capitano si tuffa in maniera plateale, l’arbitro lo invita a rialzarsi ma più di un dubbio rimane. Passa un minuto, sembra la partita del cortile, ogni tre rigori non dati arriva quello buono: Cintoi per Laurenti che arriva sul fondo, mette a sedere un avversario e crossa in mezzo, Marongiu fa cilecca ma Shqypi no che sistema la sfera là dove Parisini non può arrivare. E’ l’ 1 a 0 per la Spal: e adesso chi glielo dice a Sassarini che servono i ’94 (ricordando anche il gol di Cucurnia di domenica scorsa)? Sembra il preludio a una goleada, sembra. Trentaquattresimo: Cintoi in mezzo per Marchini, pallone con il contagiri per il capitano che si gira, volé che si perde alta sopra la traversa da posizione favorevolissima. La Bagnolese si fa viva sul finale di tempo: Ferrari supera Nodari e crossa pericolosamente al centro, la sfera attraversa tutta l’area di rigore ed è decisivo l’intervento in anticipo di Rosati su Gherman. La frazione si chiude con una punizione di Marchini ad aggirare la barriera: fuori di poco. 
Il secondo tempo vede l’estroso allenatore della Bagnolese salire sugli scudi, subito fuori Bonacini e dentro Bonini che va a posizionarsi a destra e alla fine sarà tra i migliori in campo e per Rosati saranno guai; cambio anche di modulo: dal 4312 ecco il 4231 con Ferrari spostato lungo la fascia destra, lasciando Belluzzi nel comodo abbraccio solitario tra Calistri e Nodari. In questa posizione, il numero dieci della Bagnolese farà tutto quello che vorrà lui per tutto il tempo, facendo letteralmente ammattire il binario mancino nostrano. Per vedere qualcosa di buono occorre aspettare dodici minuti: Gualandri non si fa troppi problemi e affossa Marchini in area di rigore, l’arbitro estrae il giallo per il capitano (che va in diffida). E fanno quattro, no, così proprio non va. Passano due minuti, Ferrari inizia a prendere in mano le redini degli ospiti, dribbing su Rosati e servizio al bacio per Addae, idea eccellente, peccato nessuno la capisca. Vacondio tiene i suoi tesi come una corda di violino, al venticinquesimo vola per aria il cappellino del mister su conclusione da dimenticare di Alessandri. La Spal giochicchia, affonda giusto mai e anche l’impatto sull’incontro di Marcolini è tutt’altro che da ricordare. Ventottesimo: Calistri si complica la vita, leggerezza da ergastolo in disimpegno, Belluzzi non crede ai suoi occhi e, in fondo, è meglio così. C’è il tempo per vedere Gallo svirgolare un rinvio e regalare un angolo oltre a un’altra sassata di Marchini per i cartelloni pubblicitari, poi, ecco il pari. L’azione è splendida: Bonini scende come un treno sulla destra e si fa beffa di Shqypi e Rosati, nell’occasione particolarmente amichevoli con l’esterno reggiano, palla in mezzo per Gherman che di tacco pesca Belluzzi che batte un Gallo, come intuibile, non in grandissima giornata. E’ l’ 1 a 1 finale. C’è il tempo per vedere l’incrocio tremare su punizione di Paris entrato al posto di Marchini prima di un finale che sa, ancora una volta, di beffa. Ma la classifica, per fortuna, continua a sorridere. Almeno per il momento.

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