Le Aquile mettono le basi per una nuova stagione. Coach Mantovani si dice fiducioso

Si è tenuta venerdì sera presso la sala riunioni della Sede Coni la riunione programmatica in vista della IFL season 2017 delle Aquile. Un’occasione per presentare le novità della prossima stagione a livello organizzativo e tecnico a squadra e staff.

Dopo l’introduzione del presidente Alfredo Ferrandino, le cui aspettative sono quelle di “sviluppare tutti assieme un progetto importante”, è stato l’head coach Matteo Mantovani a entrare nel merito delle novità tecniche. Partendo da cosa significa il mondo Aquile: “Siamo una delle pochissime squadre in Italia ad avere una copertura a 360°: al senior team affianchiamo infatti il farm team dei Buccaneers Comacchio, una squadra femminile, un junior tackle team tutto nostro formato dalle squadre U13 e U16 e un junior team di flag”. Snocciolando alcuni numeri della passata stagione: “Nel 2016 siamo stati il quinto attacco della lega per punti segnati, i quarti in assoluto nei giochi di passaggio; mentre abbiamo avuto numeri peggiori in difesa, soprattutto contro le corse. Nella valutazione comparata delle due ultime stagioni, si nota che l’attacco è migliorato, anche grazie al mirato lavoro di recruiting, le statistiche sono invece peggiorate per quanto riguarda la difesa”. Infine presentando come si sta muovendo e si è mossa sul mercato la franchigia: “Vogliamo contare su un roster di quaranta giocatori tutti allo stesso livello, per poter gestire senza patemi assenze e infortuni. Faremo acquisti selezionati, dove servono, avendo come focus il miglioramento della qualità complessiva della difesa. E per dare una nuova identità all’assetto difensivo abbiamo cambiato guida tecnica. Il nuovo defensive coordinator delle Aquile sarà John Knight”.

Proprio Knight, presente all’incontro, detta la linea; parlando chiaro, ma non senza un pizzico di emozione. “Sono qui perché sentivo la mancanza di football. Sono qui per Matteo Mantovani, che ho allenato quando era giovane e di cui conosco le qualità come coach. Sono qui perché, grazie al lavoro di Raffaello Pellegrini, questa è una società dotata di grande organizzazione, oltre a essere una franchigia che ha fatto la storia del football in Italia. Le statistiche difensive dell’anno scorso mi hanno un po’ spaventato, ma mi unisco al gruppo perché sono convinto di poter far progredire la squadra; voglio tirare fuori il meglio dai miei giocatori”.

Un entusiasmo condiviso anche da Leonardo Romani, referente dei Buccaneers Comacchio che nel 2017 giocheranno la loro seconda stagione in III divisione: “Siamo orgogliosi di far parte della famiglia Aquile, e stiamo lavorando duramente per darci una struttura seria. Le Aquile sono un modello organizzativo; noi oggi siamo forse ancora un po’ rozzi, ma ci mettiamo grande convinzione ed entusiasmo”.

A chiudere il cerchio le parole del gm Raffaello Pellegrini: “Sul piano tecnico ci stiamo muovendo per non dare più vantaggi agli avversari. Vale a dire inserire nel roster due americani, uno dei quali nello spot di QB, e un oriundo. Dal punto di vista organizzativo, stiamo lavorando alla realizzazione di una terza maglia, su cui ogni giocatore avrà il proprio nome, e abbiamo già sviluppato un nuovo coordinamento dello staff medico-fisioterapico per aumentare il livello di assistenza medica e rendere completa la copertura assicurativa. Da parte dei giocatori mi aspetto serietà e disciplina”.

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