VECCHI PREDICA OTTIMISMO: ABBIAMO UN BEL GRUPPO, GIOCHIAMO BENE E MIGLIOREREMO”. PER DOMENICA MODULO ANCORA INCERTO

Più uno e poi meno due. L’ultima settimana in bianco e azzurro dà i numeri. Poco confortanti anche se da tempo annunciati. Da una parte il pareggio in trasferta contro la Tritium che ci può stare eccome, dall’altra la prevista penalizzazione che ci deve stare per forza e, certo, non è stato un fulmine a ciel sereno anche se, inutile scriverlo, dispiace e mica poco. A proposito di esercizi di stile: guardare la classifica oggi è un po’ come pensare di vincerlo, questo campionato. Siamo seri. E qui può servire per crescere e rileggere per credere il commento a caldo sulla penalizzazione fatto dal tecnico Vecchi alla stampa locale. Che ha subito smorzato l’”angoscia” ricordando che dentro alla squadra e non solo lo sapevano tutti che sarebbero stati tolti questi due punti e che c’è tempo (una marea di giornate) per rimediare. A cominciare da domenica. A Ferrara arriva il fin qui deludente Lumezzane che a parte nell’ultimo turno (zero a zero in casa con la Ternana) ha sempre subìto tanto da avere due pessimi primati anche se parziali. Peggior difesa e peggior attacco. L’occasione è ghiotta, insomma, ma insidiosa. Si tratta di una di quelle partite da vincere per forza di fronte a una formazione che verrà a fare le barricate. Un doppio esame per i biancazzurri che devono migliorare là davanti e riprendersi immediatamente i punti tolti in settimana. Un po’ di pressione c’è, giusto segnalarlo, ma c’è anche la voglia, come sempre quest’anno, di fare la partita e di vincerla. E qui, come al solito, le parole del mister sono forti e chiare.

Il pareggio con la Tritium e poi il meno due. E così, tanto per cambiare, si alza l’asticella della pressione. Arriva il Lumezzane e si tratta di una partita da vincere…
“E’ una partita in cui cercheremo di vincere facendo, come sempre abbiamo fatto del resto, la partita ma non dobbiamo illuderci. Il Lumezzane ha incontrato quattro squadre fortissime: Benevento, Carpi, Taranto e Ternana. Hanno giocatori di esperienza. Non dobbiamo, e non credo che lo faremo, sottovalutare l’impegno e pensare che sia facile. Non credo davvero che sia questo il vero Lumezzane”.

In settimana hai un po’ smontato la depressione post penalizzazione…
“Sì, lo sapevamo già, era da maggio che si sapeva. Per i nostri obiettivi due punti possono essere anche ininfluenti e toccherà anche a qualche altro club. Non è un problema. L’anno scorso ho vinto un campionato nonostante due punti di penalizzazione. Cercheremo di fare due punti in più e basta”.

Voi, intesi come squadra, sembrate molto tranquilli. L’ambiente esterno un po’ meno. Dentro lo spogliatoio come vivete le cose non di campo? Mi riferisco ovviamente e ancora alla penalizzazione.
“In modo molto sereno. Ripeto: la situazione era ben chiara. Stiamo facendo buone prestazioni, con risultati a volte inferiore rispetto alla stessa prestazione. Quindi perché non essere sereni? Stiamo lavorando tanto e bene e questa è la strada giusta. E poi vogliamo e possiamo migliorare ancora”.

Una cosa sulla quale sei ovviamente libero di non intervenire. In settimana qui su “LoSpallino.com” ho insistito molto su un concetto. A Ferrara, secondo me, la stampa e non solo tende a essere un po’ troppo imparziale. Mi spiego meglio…
“Ho capito già, ho letto e concordo. A volte mi sembra ci sia la ricerca di una pseudo obiettività a tutti i costi, non capisco perché soprattutto di fronte a episodi che dicono cose diverse. Dopo Taranto c’è stata una settimana passata a discutere su presunto rigore di Pambianchi. Stavolta il rigore della Tritium che non c’era o il fuorigioco di Arma definito nettissimo e invece inesistente. Non lo so. Mi sembra si cerchi di vedere soltanto cose negative per poi criticare. Davvero non riesco a capire. Credo siano errori di valutazione disinteressati, ci mancherebbe. Ma visto che sono più le cose positive perché non sottolineare queste?”.

Martedì alla ripresa degli allenamenti avete affrontato l’argomento?
“Certo (ride). Perché abbiamo una squadra giovane che non deve farsi influenzare dall’esterno. Devono sentire me e i miei collaboratori. La valutazione che conta è la nostra, non certo le pagelle o le critiche oppure i fischi dei tifosi che invece hanno capito benissimo che stagione è e infatti ci sostengono”.

Ritornando a domenica scorsa. Un buonissimo primo tempo purtroppo non concretizzato, un gol evitabile subìto e poi vi siete accontentati del pareggio. Concordi?
“Sì, sì, perfetta sintesi. Magari non userei il termine “accontentati”. Eravamo un po’ stanchi dopo quarantacinque minuti all’attacco. Ma abbiamo tenuto il campo bene senza subire nulla anche se non creando molto. La Tritium è una squadra rodata. Purtroppo a Ferrara si pensa che siccome ci si chiama Spal e loro Tritium devi vincere per forza e bene. Il calcio è cambiato, ragazzi. Il nome non conta più una mazza. La Spal ha una storia che ci rende tutti orgogliosi, la città stupenda e davvero non c’è una cosa che non mi piaccia ma oggi in serie A c’è il Chievo, in B il Cittadella. La realtà è diversa. Il blasone conta niente, purtroppo. Anzi, spesso contro società come la nostra si vuole fare bella figura così diventa più difficile vincere qui”.

Contro la Tritium hai cambiato modulo per sorprenderli. E’ una cosa che succederà spesso?
“Mah, credo sia stata una scelta maturata per diversi motivi. Paolino aveva fatto bene ed era giusto confermarlo e poi c’era l’esigenza di limitare un loro giocatore e questo modulo era più adatto. Infatti non ci hanno messo in difficoltà”.

Se dovessimo fare un mini bilancio di questo inizio di stagione personalmente direi che la difesa ha sorpreso positivamente e il centrocampo pure. Davanti, invece, si fa più fatica e non solo a concludere. Tu, che cosa dici?
“Più o meno dici cose giuste però la difesa qualche vantaggio ce l’ha anche per il lavoro dell’attacco e del centrocampo che mettono sotto pressione gli avversari. Domenica scorsa, invece, abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio più di una volta. I pregi e i difetti fanno divisi tra tutti i ragazzi e tra tutti i reparti”.

Che cosa hai detto ai tuoi sulla gara contro la Tritium quando vi siete ritrovati?
“Che ero contento, molto contento del primo tempo. E che dobbiamo comunque migliorare. Poi abbiamo parlato delle… altrui valutazioni da prendere con equilibrio”.

Come hai trovato la squadra questa settimana, come vi siete allenati e quali sono le condizioni dei giocatori meno in forma?
“La squadra sta bene e si è allenata bene. Melara ha recuperato pienamente. Fortunato si è aggregato al gruppo, Castiglia è guarito e poi… niente. La squadra è al completo e anche all’allenamento del giovedì li ho visti bene. Vedo che si sta creando un gran bel gruppo e questo è molto importante e va trasferito sempre sul campo”.

Vi aspetta una partita sulla carta facile ma anche insidiosa. Il Lumezzane è fin qui la delusione del torneo anche se domenica scorsa ha dato segnali di ripresa. Preferisci affrontare un avversario potenzialmente inferiore in questo momento oppure temi l’obbligo di dover vincere?
“Come ti ho detto prima non è un avversario da sottovalutare. Hanno giocatori di esperienza e giovani interessanti. E, insisto, hanno perso contro le squadre più in forma del torneo”.

Come al solito proviamo a indovinare. Difesa e centrali di centrocampo confermati, torni al 442 e devi scegliere due esterni tra Melara, Laurenti e Paolo Rossi. Davanti Mendy o Marconi?
“Eh eh, domani vediamo. Giochiamo in casa, potremo tornare al 442 ma voglio vedere anche loro, l’avversario intendo. Aspettiamo un attimo”.

Spal-Lumezzane: hai un solo segno in schedina…
“Uno (ride). Te l’ho detto che non sono scaramantico”.

Grazie e forza Spal!
“Forza Spal!”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (442 o 4231)
Teodorani; Ghiringhelli, Zamboni, Pambianchi, Canzian; Melara, Agnelli, Migliorini, Laurenti (P. Rossi); Arma, Mendy (Marconi o P. Rossi).
All.: S. Vecchi.
A disp.: Capecchi, A. Vecchi, Cosner, Bedin, Castiglia, P. Rossi (Laurenti), Marconi (Mendy).

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