La ripresa degli allenamenti della Spal nella settimana che porta alla gara di Pavia è all’insegna del lavoro duro. Tutti i giocatori sono presenti all’appello, tranne il solito Mendy, ancora alle prese con il recupero dopo l’operazione. Per prima cosa è prevista una breve “sgambata” con il preparatore Salvatori. Niente di intenso, tanto per iniziare. Poi tutto passa nelle mani del mister Vecchi. Tra i birilli e in campo aperto si fanno innumerevoli passaggi, stop e movimenti da rifare e rifare all’infinito, fino alla nausea. La direzione del lavoro torna in mano al preparatore atletico, per ripetute e corse varie. Volti stanchi e fronti sudate non bastano a suscitare pietà, e il ritmo non cala fino al fischio finale. Si chiude la giornata, come sempre, con la partitella. Per giocare si ritaglia una metà di campo e si trasporta la porta. Il gioco non è libero, ci sono cose che il mister vuole vedere, e sarà meglio accontentarlo. Per il resto ritmo sostenuto e agonismo. Su ogni pallone si lotta, e a ogni gol si urla: per allenare anche la grinta oltre ai muscoli. Nessun problema fisico per i giocatori dal momento che si sono allenati tutti.