Ormai la partita con la Bagnolese è alle porte ma tornare sulla bella e convincente sfida di domenica contro il Forcoli è necessario. Cosa non ti è piaciuto dei tuoi? Ammesso naturalmente che ci sia qualcosa che non piaccia dopo un rotondo 4 a 0.
“Dobbiamo sempre migliorare e migliorarci. Non siamo ancora la squadra che voglio e ho in mente io. Siamo indietro, ci manca ancora un buon trenta per cento per raggiungere la condizione migliore. Il punto è che non riusciamo mai, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, ad allenarci tutti quanti assieme. Non ho mai a disposizione tutti e questo è un danno. Di domenica di buono ci sono state tante cose, da migliorare c’è la continuità: lottare per novanta minuti, anche sul 4 a 0, non è facile, lo abbiamo fatto in parte. Io voglio che i miei tengano sempre alta l’attenzione, concentrati fino alla fine”.
La settimana come è trascorsa?
“Direi bene, con tranquillità, voglia di lavorare, di capire i movimenti giusti, di migliorare e migliorarsi, sia nel singolo, sia come gruppo, cosa fondamentale che non stancherò mai di ripetere. E’ stata una settimana tipo, come sempre, non fosse che dobbiamo sempre fare i conti con l’annoso problema degli attaccanti. Rocchi è in forte dubbio e potrebbe aggiungersi ai soliti delle ultime settimane: di loro non dovrei recuperare nessuno”.
Torna però capitan Marchini.
“Si è allenato bene questa settimana, sta meglio, se non giocherà Rocchi toccherà a lui far coppia con Marongiu, almeno queste sono le intenzioni del venerdì, domani, poi, dopo la rifinitura, vediamo se cambiare o no qualcosa”.
Voci di mercato dicono che la Spal qualcosa farà.
“Ci guarderemo intorno per capire se converrà o meno investire qualcosa sui ’94, altro non penso sia necessario: o sono giovani bravi, capaci di farci fare per davvero un salto di qualità, oppure è inutile rischiare. E’ un investimento importante, oculato, di quelli che vanno fatti con grande attenzione, perché spesso sono proprio loro, gli under, a decidere questi campionati”.
Anche con questa penuria di attaccanti?
“Io spero sempre di recuperare Pignatta il prima possibile: è un attaccante fortissimo, tra i migliori che ho allenato. Il problema c’è e non è ancora risolto, ma non dobbiamo disperare. C’è ancora un mese. Se ho lui e Rocchi, oltre a Marongiu, non ho bisogno di nient’altro”.
Parliamo della difesa, il fiore all’occhiello della Spal anche, ma non solo, per le cinque reti che sono arrivate sin qui dai suoi interpreti.
“E’ la mia difesa questa. Li ho voluti tutti io, visti e richiesti esplicitamente. Sono giocatori importanti che hanno la possibilità di poter far bene anche in categoria superiore. Sono bravi, duttili, coscienti delle situazioni di gioco. Quando sono al top è difficile vedere un reparto migliore in D, sono un lusso per pochi”.
Conferme per il modulo di domenica e per gli interpreti quindi.
“Abbiamo sempre giocato con il 442, eccezion fatta per la partita con la Fortis dove siamo scesi in campo con il 424: sono gli interpreti che creano il modulo, dipende da come coprono gli spazi, da come si muovono, da come riescono a stare corti e stretti come piacerebbe a me. Oggi credo che non sarebbe giusto non dare continuità agli undici di domenica, penso che, almeno inizialmente, non cambierò nulla, inoltre non ho, concretamente, grandi alternative”.
Con Paris e Marcolini, magari, pronti a entrare a gara in corso. Anche se l’esterno abruzzese lamenta qualche fastidio al ginocchio che, tra le altre cose, non ne hanno permesso l’utilizzo dal primo minuto anche domenica scorsa.
“Paris e Marcolini sono due ottimi giocatori, più di una soluzione direi. E’ chiaro che, a seconda di quello che sarà l’andamento del match, deciderò o meno il loro impiego. Ma sono importanti tutti, devono giocarne undici, è vero, ma è il gruppo che è forte e chi sta fuori deve pensare nell’ottica della squadra non del singolo. Paris è recuperato e sta bene, tutto passato, come Calistri, anche il suo ginocchio è guarito”.
Mazzoli, invece, è ancora fermo.
“E’ un giocatore su cui ho puntato a occhi chiusi in estate, è un altro che ho voluto io perché so che può dare tanto a questa squadra. Si è fermato una settimana fa dopo che sembrava aver risolto il problema lo aveva costretto al cambio a Fidenza. Se vai a vedere non ho mai potuto allenare la squadra con i giocatori che voglio e nel ruolo che voglio. Eppure siamo lì, attaccati alle prime, a pochi punti dalla testa della classifica. Non ho la prova del contrario, ma a volte mi chiedo dove saremmo se avessi avuto tutti disponibili con una preparazione iniziata a metà luglio e non a inizio agosto”.
Dati alla mano, la Spal è la squadra che ha segnato di più nel primo quarto d’ora del primo tempo e nel primo quarto d’ora del secondo tempo. Commenti?
“Vuol dire che entriamo sempre in campo con lo spirito giusto, anche se alla fine sono convinto che questi valori si livelleranno con il passare delle domeniche e non ci sarà un momento in particolare in cui saremo più bravi a concretizzare o meno a subire. Cerchiamo di fare le cose con logica e criterio, ci alleniamo per avere un equilibrio di squadra. Il risultato lo otterremo solo così”.
La Bagnolese che arriverà domenica ha appena vinto la sua prima partita in campionato. Sarà un caso ma, prima la Fortis, poi il Forcoli, nelle ultime tre uscite interne la Spal si è trovata di fronte avversari in buona forma.
“Meglio, avranno ancora più stimoli e voglia e noi non saremo da meno. E’ una cosa che non mi preoccupa, anzi. Ripeto, è positivo, è una maniera in più per tenere alta la concentrazione e la guardia. Sappiamo che ne usciremo solo se metteremo sentimento e partecipazione in quello che facciamo. Vale per la domenica, ma vale tutti i giorni quando ci alleniamo. Li ho visti due volte: la prima giornata, 1 a 1 a Camaiore e poi a Forcoli, dove hanno perso di misura ma in entrambi i casi hanno fatto la partita. Domenica hanno vinto 2 a 1 giocando in dieci. L’avversario è rognoso, come ce ne sono tanti in questa categoria, che si chiude, non ti regala niente e, anzi, alla prima disattenzione è capace di punirti”.
Cosa intendi per “sentimento”?
“La voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro sul campo, la partecipazione collettiva alla manovra, l’azione corale gestita con la testa e l’intelligenza. Siamo capaci di farlo e anche piuttosto bene, se stiamo bene”.
Scongiuri a parte, se domenica arrivassero i tre punti è ipotizzabile che la classifica, in testa, si accorci ulteriormente, complice un’altra giornata di scontri diretti e partite più o meno difficili che attendono le dirette concorrenti dei biancazzurri.
“Tutte le partite in D sono difficili, credimi. Sono anni che studio, analizzo, vedo partite e mi sono reso conto che non c’è una gara in cui ci si possa sentire tranquilli. Si parte sempre dallo 0 a 0 e tu, se sei più forte, sulla carta, hai l’obbligo di sfidare l’avversario per primo, senza paura, senza pensare alla classifica. La guarderò a febbraio, adesso ha un valore relativo, per non dire ininfluente. Sappiamo che dobbiamo rimanere lì, non perdere di vista i primi posti. E faremo di tutto, come sempre, per non deludere i nostri tifosi”.
LA PROBABILE FORMAZIONE
REAL SPAL (4411): Gallo; Cintoi, Calistri, Nodari, Rosati; Laurenti, Massaccesi, Braiati, Cucurnia; Marchini; Marongiu.
A disp.: Busato, Fiorini, Nako, Marcolini, Paris, Piras, Zanellato. All.: D. Sassarini.