Forse ci siamo. Anzi, mettiamola così: “Fusse che fusse la vorta bbona” avrebbe detto il compianto Nino Manfredi. Si dovrebbe finalmente giocare domani (fischio d’inizio ore 14.30), per la terza volta, al “Ballotta” di Fidenza, il match valido per il quindicesimo turno di campionato rinviato prima per neve domenica nove dicembre, poi per ghiaccio mercoledì dodici. Incontro delicato, a onor del vero, tra due squadre ferme a quota ventuno, a sei punti dai playout retrocessione: i borghigiani, come è noto, sono in piena trasformazione, non solo come squadra, ma quasi “esistenziale”. Allontanato l’intero staff tecnico, salutati Iadaresta e Savi finiti al Bogliasco (a cifre decisamente fuori mercato per i tempi che corrono), domani mancheranno altri quattro potenziali titolari tra infortuni e squalifiche alla squadra di mister Paraluppi. Il Formigine, d’altro canto, arriva all’appuntamento reduce dall’unica vittoria ottenuta domenica scorsa contro il Rosignano a fronte di tre pesanti stop nell’ultimo mese, senza contare che bomber Greco, proprio negli ultimi giorni, avrebbe chiesto di essere ceduto per tornare alla Bagnolese, sentendosi in cambio, però, un netto rifiuto da parte della società modenese. A Fidenza si stringe la cinghia ma, c’è chi giura e spergiura che, l’anno prossimo, a prescindere dalla categoria, la squadra ci sarà ai nastri di partenza, dando per infondate le voci che davano il calcio ai titoli di coda nella cittadina ducale. A gennaio, poi, è previsto l’arrivo di almeno cinque, sei giocatori e si farà di tutto per tenere i vari Medioli, Addona e Pessagno.