RITIRO, MERCATO, FINANZIATORI: TRA OTTIMISMO E INCOGNITE CRESCE LA CURIOSITA’ PER LA NUOVA SPAL

Non sono passati neanche quattro giorni dall’inizio del ritiro pre campionato che già la mente dei tifosi corre: il desiderio di ricominciare a parlare solo ed esclusivamente di calcio – o meglio di Spal – contribuisce a far mettere da parte le tante incognite della ricostruzione spallina, soprattutto quelle legate all’assetto societario. Tutto normale, nel vaso è stata impiantato un nuovo germoglio e mica si potrà soffocarlo subito. Bisogna dargli il tempo di crescere e sbocciare. Anche perché l’alternativa a questa semina, oggettivamente, non c’è. Tuttavia i tempi della botanica non sono gli stessi dell’urgenza calcistica: ora che la squadra è al 99,9% ammessa alla serie D (manca l’ufficialità che giungerà probabilmente giovedì) sono due i fronti caldi su cui Pelliccioni, Benasciutti e Ranzani dovranno rivolgere la propria attenzione.
Il primo è il mercato, il secondo riguarda l’ingresso dei finanziatori esterni nella Real Spal. Sul primo dei due capitoli sembra evidente come il ritiro sia destinato a essere un po’ un albergo a porte girevoli: attorno a un nucleo di giocatori già scelto per il progetto ruota il turbinio degli elementi di passaggio. Ragazzi, soprattutto under, in transito e destinati a una valuazione sul campo da parte di David Sassarini. Colpa dei tempi strettissimi in cui operare (e decidere): succede così che il giovane attaccante Asiedu scelga di congedarsi dai compagni dopo soli pochi giorni per andare in Scozia e venga sostituito da Varallo, ex attaccante tra gli altri del Mezzolara. A questo aspetto si aggiungono i rifiuti e i tentennamenti dei vari giocatori corteggiati (è sempre difficile distinguerli) o presunti tali: Tonozzi, Melucci, Consonni, Fabbro. Giusto per citarne uno per reparto. Giocatori accostati alla nuova Spal e che probabilmente, per una ragione o per l’altra, non vestiranno il biancazzurro. Insomma, hanno il loro bel daffare Pelliccioni e Ranzani nel costruire la rosa che dovrà dare l’assalto ai vertici della quinta serie. Di certo per l’esordio di Coppa Italia (il 26 agosto) vedremo una Spal altamente sperimentale, in attesa che l’organico venga opportunamente puntellato con gli innesti chiesti dall’allenatore.
Più difficile da decifrare il discorso sui finanziatori della nuova società: le indiscrezioni più fresche sembrano indicare uno smarcamento dei soggetti inizialmente accreditati per l’ingresso nel capitale della (Real) Spal. Dai dirigenti non giungono conferme, anzi, si continuano a predicare calma e ottimismo, perché la compagine societaria verrà certamente allargata. Lo stesso Pelliccioni nell’intervista rilasciata venerdì a margine della presentazione della squadra, ha parlato di “un paio di mesi” per arrivare a una definizione della questione. Ai tifosi insomma non resta altro che aspettare. La prima amichevole della stagione, sabato a Bagno di Romagna contro la Ribelle Ravenna, si avvicina, sarà il momento giusto per dimenticarsi di mesi di problemi e finalmente ricominciare a sognare?

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