Le partite come quella giocata e vinta ieri dalla Spal a Borgo San Lorenzo sono quelle che valgono doppio, che danno autostima e voglia di crederci fino alla fine. su questo non ci sono dubbi. Ne sono testimonianza le frasi a fine partita di Mister David Sassarini “Siamo carichi, ora sì che siamo carichi” e poi: “Domenica al Paolo Mazza dobbiamo assediare la Lucchese”. Frasi dette dall’allenatore spezzino in fase di trance agonistica dopo i novanta minuti della sua pazza Spal. Un’altra testimonianza della pazza domenica biancazzurra è stata l’esultanza un po’ sopra le righe da parte di Simone Canalicchio: il numero uno spallino probabilmente ha sbagliato con il suo gesto poco felice verso i tifosi della Fortis e magari poteva andare a gridare sotto la sua curva o correre ad abbracciare i suoi compagni, però, in cuor nostro capiamo lo sfogo nell’esultanza del portiere visto il carico di tensione che lui e i ragazzi si portavano dietro dalla settimana di allenamenti,
Dopo un orribile primo tempo in cui la Spal è stata presa a pallate dalla vivacissima compagine toscana, nell’intervallo qualcosa nello spogliatoio deve essere successo. Mentre Rosati e Marchini scaldavano i motori a centrocampo, David Sassarini non usava la retorica di Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”, no. Ha testualmente detto ai suoi ragazzi: “Siamo nella merda, vediamo di prenderci più responsabilità e andiamo a vincere la partita”. Così è stato. Nel secondo tempo è venuto fuori il gruppo, ma soprattutto è venuto fuori il riflesso scintillante delle qualità di Davide Marchini. Il capitano spesso criticato e spesso bistrattato dall’opinione pubblica. Il “Vecio” ha tirato fuori una prestazione da campione, mandando completamente in tilt la difesa avversaria: la squadra, animata dallo spirito del capitano, ha reagito regalando ai circa cinquanta supporters biancazzurri giunti a Borgo San Lorenzo tre punti e una trasferta da ricordare.
Nella domenica thriller spallina ci sono però anche note stonate: una riguarda la scelta dei giocatori di non rilasciare dichiarazioni a fine gara. Hanno parlato solamente Sassarini, Ranzani e Benasciutti. Per la stampa non è mai bello vedersi precluse le dichiarazioni dei protagonisti della gara, ma in virtù della settimana appena conclusa, dove si è arrivati a definire i giocatori senza stipendio “ragazzini capricciosi”, ci può anche stare che i giovani non avessero tutta questa gran voglia di conversare. Lo scontento di giornata è invece Alessandro Marongiu. Il fantasista biancazzurro è stato spedito in tribuna da Sassarini. Piazzare in quel settore l’attaccante più prolifico della squadra ha costituito una scelta tecnica rischiosa. Chissà in caso di sconfitta cosa sarebbe potuto succedere. È andata bene, resta da capire quanto tempo impiegherà Marongiu, ieri molto scuro in viso, a ritrovare la serenità necessaria per chiudere al meglio il campionato e per dare il suo contributo fondamentale alla squadra di cui è tifoso.
La speranza nell’ambiente è che la settimana appena iniziata possa essere migliore di quella passata. Oltre al preziosissimo risultato sportivo, la trasferta di Borgo San Lorenzo ha offerto una conferma e una promessa. La conferma viene da Roberto Ranzani, che si sta affermando ogni giorno di più come l’uomo chiave per questa Spal, la figura fondamentale per garantire l’armonia generale in un contesto talvolta turbolento. La promessa è quella di un consolidamento societario che possa dare la tranquillità che ora manca: ieri Roberto Benasciutti ha comunicato che in tempi molto brevi (circa dieci giorni) ci saranno novità molto importanti, con il possibile ingresso di soci di rilievo. Vedremo se l’operazione andrà in porto. Nel frattempo c’è da pensare anche a un altro dettaglio non proprio trascurabile: domenica a Ferrara arriva la Lucchese. Scontro d’altri tempi, sfida importantissima per la classifica e l’esito della stagione.