Quella di oggi, tra Spal e Rosignano, di certo non è stata la partita più emozionante che si sia mai vista dai gradoni della “Campione”. Vantaggio raggiunto e festeggiato quasi subito a opera di ‘Cubo’, prima di una bonaccia al limite del fastidioso che, per ampi tratti, ha fatto sprofondare gli sparuti presenti in uno stato a dir poco sonnacchioso, quasi catalettico, complice anche il tepore di un sole quasi primaverile. Di occasioni e giocate capaci di rinvigorire gli animi, infatti, se ne sono viste davvero poche, almeno nel primo tempo. Solo gli ultras, assiepati come sempre nella zona centrale hanno, come di consueto, cercato di mantenere viva l’attenzione, cantando generosamente per quasi tutta la partita: “Giù i telefoni e su le mani”, urla il capo dando il via al primo un coro, poi a un altro e un altro ancora. Nell’intervallo, proprio nella zona calda del tifo, è un andirivieni continuo a destare l’attenzione dei presenti: è così che inizia la preparazione della coreografia che andrà in scena proprio al momento del fischio di inizio del secondo tempo. Quattro striscioni che recitano: “6 mesi il vostro verdetto?; Questa non è giustizia; Questo non è rispetto; Aldro vive”. Così la pensano sulla recente sentenza in merito al caso Aldrovandi, un tema da sempre caro agli ultras che oggi è stato ripreso con diversi cori. Il secondo tempo regala, intanto, qualche emozione in più agli spettatori, grazie soprattutto alla Spal che attacca proprio sotto la “Campione”. Si possono gustare da vicino tutte le azioni offensive dei biancazzurri, una dopo l’altra, fino al quarantacinquesimo minuto, quando Shqypi è abile a pennellare per Laurenti una palla fantastica che viene poi spinta senza fatica in rete dall’esterno di Alberone. Si esulta, finalmente! Un urlo liberatorio, non c’è dubbio, visto che il Rosignano, nel mentre, aveva insistentemente cercato il pareggio con sempre maggiore intensità, con il vantaggio spallino vacillante e tutt’altro che in cassaforte. Il due a zero, invece, spazza via ogni ansia e mette i punti in ghiaccio e “Laure” corre a ridosso della rete metallica, chiama i tifosi e ne aizza l’entusiasmo per festaggiare, mentre in campo tutta la squadra corre ad abbracciare Shqypi, autore di una prodezza decisiva. Dopo qualche minuto di recupero, l’arbitro fischia la fine della partita e la squadra, come consuetudine, si prende per mano e saluta i tifosi. All’orizzonte ecco la prima pausa del campionato e la trasferta contro la Fortis Juventus che terranno la Spal lontana dalla curva per le prossime tre settimane: nell’attesa, c’è da scommetterci, il prossimo ventiquattro febbraio, quando a Ferrara arriverà la Lucchese, la “Campione” indosserà il vestito delle grandi occasioni per spronare con tutto il calore possibile gli uomini di Sassarini.