Cosa c’entrano calcio, subbuteo e cinema? Moltissimo, a dir la verità.
Se il Subbuteo è l’avatar del calcio, il cinema può rappresentare uno spunto di discussione e creazione di attività e di incontro. Questa volta lo “spunto” viene dal bellissimo mockumentary dal titolo “Il Mundial dimenticato” del 2012, scritto e diretto da Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni. Intanto, cos’è un mockumentary? È un film falso-documentario, un genere cinematografico nel quale vengono proposti, in sede narrativa, dei dati e filmati falsi ma appositamente costruiti in una chiave verosimile. I due autori hanno preso come matrice per la creazione di quest’opera una zona d’ombra della storia del calcio, il periodo della seconda guerra mondiale, dove gli appuntamenti previsti per lo svolgimento delle varie edizioni del Campionato del Mondo di calcio furono, per ovvi motivi, annullati. Il film si inserisce in questo periodo, raccontando gli eventi che hanno portato alla nascita e creazione del fantomatico Mundial del 1942 in terra argentina (più precisamente in Patagonia), che vede come protagoniste diverse squadre rappresentanti sì le relative nazioni, ma con giocatori provenienti da mondi non prettamente calcistici. Per esempio nella “nazionale” italiana partecipano esuli e fuggiaschi del regime fascista, in quella tedesca soldati della Wermacht e così via. Particolare (ed indicativa dello stile del film) la partecipazione di una squadra di indios Mapuche, una popolazione indigena della zona, bistrattata dai governi del Cile e dell’Argentina (e difatti queste due nazioni non parteciperanno alla competizione, proprio per la presenza di tale compagine). Il film si dipana poi con una serie di sotto tracce, caratterizzate da storie personali sia dei “partecipanti” superstiti, intervistati per riportare a galla aneddoti nascosti, sia di attori protagonisti di “vita vissuta” in quegli anni. Molto belli poi i Cameo di alcuni “mostri sacri” del calcio: Baggio, Lineker e Valdano danno un gusto ancora più saporito a questa fantastica ricostruzione storico-calcistica. Il film ha un intreccio importante poi con un racconto di Osvaldo Soriano, “Il figlio di Butch Cassidy”, che ha un ruolo fondamentale nella trama del racconto. Insomma, un intreccio fra il serio ed il faceto, fra il reale e la leggenda, il tutto costruito sulle fondamenta del gioco più bello del mondo, il calcio.
12 partecipanti, protagoniste di un calcio pionieristico ma appassionato. Germania, Italia, Francia, Inghilterra, Scozia, Brasile, Russia, Spagna, Uruguay, Polonia e due formazioni di fantasia, Real Patagonia ed i mitici Mapuche, si contenderanno, nel pomeriggio di domenica 8 settembre, la Coppa Rimet….di Subbuteo. Verrà infatti proposto sui panni verdi più famosi al mondo la versione miniaturizzata de “Il Mundial dimenticato”. Grazie alla passione per calcio e cinema, 12 squadre di Subbuteo, abilmente dipinte a mano da alcuni associati dell’OldSubbuteo Club Astra Alcool di Ferrara, si giocheranno questa mitologica edizione del Campionato del Mondo. La caratteristica di tale torneo sarà che ogni “nazionale” in campo sarà manovrata da due giocatori: si tratterà infatti di un torneo di doppio, una versione del Subbuteo non riconosciuta ufficialmente ma molto divertente, che vede ben quattro giocatori attorno al campo. La manifestazione (che, ricordiamo, avrà come “antipasto” nell’intera mattinata un torneo di singolo di Subbuteo che avrà come tema il mondiale di Mexico 1986), sarà impreziosita dalla partecipazione di 12 giocatori provenienti da diverse parti d’Italia, per confermare il grande interesse che il Subbuteo tutt’oggi trova fra giovani e senior. Appuntamento quindi dalle ore 10, domenica 8 settembre, presso il Centro Sociale Acquedotto di corso Isonzo, 42 per questo grande divertimento calcistico-cinematografico, che si concluderà alle 17 circa.
E poi, ovviamente, tutti alla SPAL.