Questa volta non parliamo solo di Subbuteo.
La manifestazione (doppia) che si è tenuta domenica 8 settembre al centro sociale “Acquedotto”, che ospita ogni lunedì il ritrovo del club OSC Astra Alcool S.E.G.A., ha unito non solo la passione verso questo avatar del calcio ma anche verso il calcio più vero, quello onirico trasmesso dalla pellicola “Il Mundial dimenticato” che ha ispirato parte della giornata. ma andiamo con ordine.
Nella mattinata 24 partecipanti hanno dato vita alla riproposizione in miniatura del mondiale del 1986 tenutosi in Messico. 24 squadre di omini di plastica, tutti con le rispettive divise, comandati da allenatori in punta di dito e provenienti non solo da Ferrara ma da tutto il nord Italia, confermando così che il Subbuteo è ritornato (ma questo ormai avviene da anni) a essere un gioco che rende possibile amicizie a centinaia di chilometri. Un ringraziamento speciale va quindi ai ragazzi che da Mestre, Feltre, Trieste, Modena, Verona e Mantova si sono sobbarcati un bel viaggetto per mantenere alto lo spirito della community OldSubbuteo. La mattinata quindi si è dipanata nello svolgimento del torneo (mantenendo fedeli i raggruppamenti originali), vedendo alcuni sconvolgimenti da quelli che furono i risultati del 1986 e che solo il Subbuteo riesce ad inventare. Per esempio agli ottavi si ripropone l’Italia-Francia che fu realmente giocato, ma questa volta con la vittoria degli Azzurri per 1 a 0. Questi però ai quarti incontreranno un Brasile stratosferico, che finirà poi in finalissima. Altra sorpresa è l’Iraq che guidata dal giovanissimo Dodo di Verona arriva addirittura terzo, battendo il Belgio di Fausto in un derby veronese (ma i Diavoli Rossi confermano il risultato reale!). La finale viene giocata da Brasile (McHyper) e un improbabile Paraguay, guidato dal nostrano Maurizio Mammano in arte zioCicci. Dopo un gol improvviso ed inaspettato dei bianco rossi, il rasile dilaga vincendo 4 a 1, con un risultato finale degno più di Messico 1970.
Me è nel pomeriggio che il calcio virtuale prende il sopravvento. Sul tema del documentario-film si presentano 12 coppie di giocatori, combinati in modo che in ogni coppia giochi un ferraerse ed un ospite “esterno”, rappresentanti le 12 pseudo-nazionali protagoniste del film. Ma di cosa stiamo parlando? Nel 1942, in piena seconda guerra mondiale, si sarebbe dovuto giocare la IV Edizione del Campionato del Mondo di calcio. Gli avvenimenti bellici ovviamente ne impedirono lo svolgimento ma leggenda vuole che in Argentina, più precisamente in Patagonia, gruppi di esuli, rifugiati, emigrati e soldati provenienti da diverse parti del mondo si trovarono per giocare partite che, in qualche modo, rispecchiassero un mondiale di calcio. La leggenda si inteccia fittamente con la trama del film, tratta da racconti di quel grande scrittore che è Osvaldo Soriano, che vede storie di amore, di passione per il calcio, di avventura ed ironia, il tutto legato da interviste a fantomatici giocatori protagonisti di quegli anni che raccontano lo svolgersi delle partite. Grazie al Subbuteo ed alla maestrìa di alcuni pittori che hanno riproposto sulle miniature le esatte divise di gioco rappresentate nel film (a tal riguardo ringrazio Vincenzo “Leone23” Votadoro, un mago del pennello, come lo sono anche Roberto Mantovani, Maurizio “Cicci” Mammano, Matteo “Bergossi” Brondi, Marcello “Geo” Maranini e Paolo Bet). Il gioco del doppio nel Subbuteo non è cacnonizzato da nessuna regola, ma è un vero e proprio tuffo nel passato, quando da bambini, pur di giocare in più amici possibili, ci si “scontrava” due contro due. Dopo aver seguito pedissequamente il tabellone ufficiale del torneo (vedi foto), finalissima fra il Brasile (ancora!) e la Francia, condotte rispettivamente dalle coppie McHyper/Paolo bet e Faggio e Fausto67. Si impone, dopo una tiratissima finale conclusa solo al supplementare per uno a zero, il Brasile della coppia ferrarese-modenese. Insomma, Estensi viva!!!