IL PUNTO SUL CAMPIONATO – DICIOTTESIMA GIORNATA

LA NOTIZIA. Imbufaliti, furiosi. Altri aggettivi con cui identificare i tifosi della Salernitana al termine della gara interna persa contro il Sorrento proprio non ne abbiamo. Si vocifera di un duro faccia a faccia a fine gara prima con i cosiddetti “senatori” (tra  i quali Montervino e Pestrin) dove sarebbero volate parole grosse e qualche spintone, poi con mister Breda al quale sarebbero state chieste le dimissioni, accusato di fare da parafulmine alla società. Nella serata di lunedì non solo il patron Lombardi ha rinnovato la fiducia al tecnico, invece, ma ha annunciato importanti novità alla riapertura del mercato. Una cosa è sicura, la Salernitana è nel caos. E il Sorrento ringrazia.
SALERNITANA-SORRENTO 1-4

IL PERSONAGGIO. Il Gubbio continua a vincere e lo fa per la settima volta consecutiva. Questa volta a regalare i tre punti è il giovanissimo Galano, scuola Bari, l’unico tra i funamboli umbri a riuscire a far capitolare il numero uno della Cremonese Bianchi in autentica giornata di grazia. I rossoblù volano, la squadra di Acori stecca ancora pur consapevole che i playoff rimangono solo a sei lunghezze di distanza. Ma non sarà facile acciuffarli.
GUBBIO-CREMONESE 1-0

L’ALLENATORE. L’allenatore del Sudtirol Sebastiani continua a stupire: sotto di due gol a Reggio Emilia riesce, con l’aiuto di El Kaddouri prima e Marchi poi  in appena sette minuti, a ribaltare il risultato e a imporre uno stop interno ai granata importantissimo. Stop che fa perdere agli uomini di Mangone due lunghezze su Spal e Alessandria. Altoatesini a tre punti dai playoff: il sogno continua per un’altra, bellissima, rivelazione di questo torneo.
REGGIANA-SUDTIROL 2-2

IL GOL. La dedica di Andrea Loiacono alla zia venuta a mancare ha un qualcosa di speciale e inspiegabile per questo mondo: lui, ventuno anni, che di professione non è certo un goleador, infila la porta dell’estremo difensore pavese Facchin con un pallonetto apparentemente destinato fuori dallo specchio della porta, che solo all’ultimo si trasforma grazie a una beffarda traiettoria che inganna il numero uno della squadra di Andrissi. La sua gioia più bella è  quell’esultanza guardando il cielo.
PAVIA-LUMEZZANE 1-4

L’EPISODIO. Torna alla vittoria la Spal al “Paolo Mazza” dopo un mese, grazie al solito e mastodontico Giacomo Cipriani, bravissimo ad approfittare di un assist al bacio del suo compagno di squadra Smit. Lo stesso Smit, poi, si rende protagonista di un increscioso gesto ai danni di un giocatore del Bassano che gli costa il rosso diretto. Peccato, perché fino a quel momento era stato tra i migliori di giornata e i ferraresi, per quasi trenta minuti, hanno dovuto giocare con l’uomo in meno.
SPAL-BASSANO 1-0

LA COPERTINA. E’ per l’Alessandria di Sarri capace di strapazzare uno Spezia troppo rimaneggiato per essere quello vero: succede tutto nella ripresa quando Martini, Scappini e Artico bucano in tre occasioni il giovane Fornari. Terzo posto consolidato per i grigi, aquile che invece per almeno una settimana restano fuori dal giro promozione.
ALESSANDRIA-SPEZIA 3-1

LA DELUSIONE. Il pareggio che il Como con Riva impone al Ravenna al “Benelli” sa di mezzo passo falso che però scalfisce appena la grande cavalcata della squadra di Leonardo Rossi che in due mesi è riuscito a portare i romagnoli dal penultimo al decimo posto in classifica. Con una partita ancora da recuperare la striscia positiva potrebbe allungarsi ancora. Quattordici punti fatti su diciotto a disposizione non è roba da poco.
RAVENNA-COMO 1-1

LO STADIO. Le abbondanti nevicate che nella settimana appena conclusa hanno colpito a macchia di leopardo un po’ tutto il territorio nazionale, non hanno risparmiato neanche Crema e nella fattispecie lo stadio “Voltini”, a tal punto ricoperto da un pericoloso strato di ghiaccio che il direttore di gara ha deciso di non cominciare nemmeno il derby “spareggio” contro il Monza. Tutto da rifare quindi.
PERGOCREMA-MONZA rinviata

LA FIGURACCIA. Credeva di aver raggiunto il punto più basso, la Paganese. E invece stupisce sempre. ma in negativo. Quattro gol presi in quarantacinque minuti a Verona contro quello che, prima del fischio d’inizio, era il peggior attacco interno del torneo. La squadra di Mandorlini risorge (?), quella di Capuano, anche sfortunata (si veda l’infortunio occorso a Casisa) aspetta buone nuove dal mercato. Ma la salvezza, giocando così, potrebbe rimanere solo una chimèra a prescindere.
VERONA-PAGANESE 4-0

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