Numeri e curiosità. Continua il momento magico di Portogruaro e Ternana sempre più sole in testa alla classifica. Un gol in pieno recupero e un rigore lanciano Pescara e Verona alla rincorsa delle battistrada.
Quattordici reti in nove partite, una in meno di una settimana fa (aspettando il recupero di mercoledì tra Foggia e Ravenna) e con una media di poco superiore alle diciotto marcature a giornata: anche il sesto turno di campionato è andato in cantiere. Altri cinque numeri nove, dopo un mese e mezzo dall’inizio del campionato, entrano per la prima volta nella classifica marcatori e tre di questi risultano subito decisivi: si tratta di Meloni (Spal, sua le rete del pareggio contro il Potenza), Ganci (Pescara, la trasformazione dagli undici metri vale tre punti nella gara contro l’Andria) e Longobardi (Rimini, per l’1-0 contro la Cavese). A questi seguono Choutos (Pescina, per il definitivo 0-2 di Marcianise) e Perna (Ternana, per il momentaneo 1-0 contro il Foggia). Soltanto Bocalon va a segno per la seconda domenica consecutiva e sale a quota due tra i bomber (a proposito nessuno tra i primi dieci marcatori è andato a segno in questa giornata) siglando il primo dei due gol con cui il Portogruaro, sempre privo di Altinier, ha sconfitto il Giulianova.
Sei i gol dei centrocampisti: al trequartista Cunico (Portogruaro, del 2-0 finale sul Giulianova), si sommano le realizzazioni degli esterni Berardi (parziale vantaggio del Potenza a Ferrara), Piccioni (Ternana, autore del terzo dei quattro gol con cui le “fere” hanno sconfitto il Foggia), Ferraresi (Pescina, autore del momentaneo 0-1 contro il Real Marcianise) e Quadrini (Foggia, suo il gol della bandiera dei satanelli al “Liberati”). Una sola rete proviene in questa giornata sia dai centrocampisti centrali che dai difensori centrali: si tratta di Lacheheb della Ternana, autore del definitivo 4-1 dei rossoverdi sui pugliesi e dello stopper Ceccarelli del Verona che decide a favore degli scaligeri la gara di Ravenna in pieno recupero portandosi a quota due in testa (!) alla classifica marcatori (aveva già segnato alla terza giornata, Verona-Cavese 1 a 1).
Da segnalare la terza autorete stagionale (due nelle ultime due domeniche): dopo quella di Viviani del Taranto e di Catacchini del Rimini è giunto il momento di Torta del Foggia che insacca nella propria porta a favore della capolista Ternana.
La sesta giornata conta alla fine tre pareggi di cui due terminati senza reti (secondo consecutivo per Cosenza e Lanciano rispettivamente in casa e fuori) e un 1 a 1 (il primo esterno per il Potenza e il secondo per la Spal dopo quello ottenuto con il Cosenza nella gara d’esordio); quattro le vittorie interne (Pescara, Ternana, Portogruaro e Rimini, le stesse che hanno vinto in casa quindici giorni fa) e due vittorie esterne (Verona e Pescina, quest’ultima alla prima affermazione stagionale lontano dall’Abruzzo). Nove le reti siglate dalle squadre di casa, cinque quelle dalle formazioni in trasferta (record negativo stagionale e secondo solo a quello del primo turno con quattro reti).
Ternana-Foggia (finale 4-1) è stata la gara con più reti del girone B di Prima Divisione e la vittoria con il maggior numero di reti di scarto. Tre le espulsioni (dopo le due di domenica scorsa): D’Amico (Foggia), Bacchiocchi (Cavese) e Ceppitelli dell’Andria (pugliesi che in sei giornate hanno raccolto ben sei rossi). Soltanto un rigore assegnato, a Pescara per i padroni di casa (domenica scorsa lo avevano subìto nel derby di Giulianova) e realizzato da Ganci. Ancora nessuna doppietta e nessun giocatore che abbia segnato più di due reti sino ad ora e con un dato ancora più emblematico: Arma (Spal), nonostante sia passato al Torino un mese fa, rimane capocannoniere pur avendo disputato solo le prime due gare con i biancoazzurri. Incredibile.
Dopo sei giornate continua senza sosta la marcia trionfale in testa alla classifica di Ternana (che ha anche il miglior attacco con undici reti all’attivo) e Portogruaro (cinque vittorie e una sconfitta per entrambe e senza pareggi come Andria e Marcianise) mentre la Cavese è l’unica squadra a non aver ancora vinto una partita in campionato. Imbattute rimangono solo Pescara e Verona (quest’ultima ha anche la miglior difesa con un gol subìto e una imbattibilità che dura da sedici incontri contando anche l’anno scorso).
Salgono a undici le squadre che hanno perso l’imbattibilità tra le mura amiche: dopo Andria, Portogruaro, Lanciano, Reggiana, Marcianise, Giulianova, Spal, Pescina, Taranto e Potenza è toccato al Ravenna alzare bandiera bianca davanti al pubblico amico; fuori casa ancora senza sconfitte Spal, Pescara, Verona, Ravenna, Lanciano e il Portogruaro: Foggia e Giulianova le ultime in ordine di tempo a capitolare in campo avverso contro le due battistrada del girone.
La Ternana chiama, il Portogruaro risponde. Gli uomini di Baldassarri sfoderano l’ennesima partita perfetta davanti al proprio pubblico e per la seconda volta consecutiva rifilano tre reti di scarto alle dirette concorrenti (era toccato al Potenza quindici giorni orsono stavolta sono i satanelli di Porta a soccombere): solita grande prova di Concas che oltre a procurare l’autorete di Torta sfiora la terza rete in tre gare e si candida come uno tra i migliori giocatori sin qui del campionato. Prima rete stagionale per Perna e Piccioni, chiude il conto l’algerino Lacheheb che, entrando dalla panchina, sigla il gol del 4 a 1 finale. Inutile il gol di Quadrini. Il Portogruaro nel frattempo, cinquecento chilometri più a nord, schiaffeggia il Giulianova di Bitetto e non sembra affatto risentire dell’assenza di Altinier: la cooperativa del gol funziona e Cunico, Bocalon e Marchi sono saldamente in testa alla classifica marcatori con due reti ciascuno. In settimana squadra rinfrancata dalla notizia che il centrale Madaschi disputerà i prossimi mondiali (stato di forma eccellente al momento e sintonia perfetta con l’altro compagno di reparto Siniscalchi). Alle spalle delle due fuggitive ci sono Pescara e Verona. Agli abruzzesi basta un rigore di Ganci contro un’Andria cattiva e spigliata che trova il gol con Dionigi subito annullato per fuorigioco e mette alle corde per ben tre volte l’estremo difensore Pinna, baluardo e migliore in campo dell’incontro in assoluto: classifica bugiarda quella dei pugliesi che devono però fare i conti con la sesta espulsione in sei gare, davvero troppe. Il Verona in pieno recupero porta a casa tre punti fondamentali da Ravenna (commovente il minuto di raccoglimento che ha sancito il ricordo dell’attaccante Brian Filipi scomparso poco più di una settimana fa) e lo fa grazie al centrale Ceccarelli lesto a ribadire in rete una punizione di Esposito dalla trequarti. Sorprende, in positivo, il Pescina di Cappellacci che ricaccia agli inferi il Marcianise di Boccolini corsaro appena sette giorni fa al “Viviani” di Potenza: Ferraresi e Choutos rilanciano le ambizioni dei marsicani, mentre i campani (con sole due punte di ruolo in organico in attesa del rientro di Galizia) sono sempre più soli in fondo alla classifica. Prova d’orgoglio del Rimini che in casa fa sfraceli a dispetto di quello che combina in trasferta (per ora neanche un punto ottenuto in tre gare, al “Neri” invece due vittorie e un pareggio su tre incontri aspettando la capolista Portogruaro domenica prossima): contro la Cavese decide Longobardi con i blufoncé senza vittorie, la panchina di Maurizi traballante e in dieci per oltre un’ora dopo il rosso inferto a Bacchiocchi. Pareggia il Taranto di Brucato ancora alla ricerca della propria dimensione contro una Reggiana che porta a casa un punto che pesa come un macigno per la classifica e le consente di rimanere in piena zona playoff. Pareggiano pure Cosenza e Lanciano con gli ospiti che confermano ancora una volta di essere più pericolosi in trasferta che fuori; silani alla loro più brutta partita dall’inizio della stagione, come ha confermato mister Toscano a fine partita. Pareggio anche tra Spal e Potenza, a Berardi risponde Meloni: due punti persi per i padroni di casa e un punto che vale oro per i lucani del nuovo allenatore Monaco che tornano in Basilicata senza aver rubato nulla. La Spal deve ancora ingranare e dopo sei gare il ruolo che potrà recitare in questo campionato resta ancora indecifrabile.
Domenica prossima fari puntati sull’ “Adriatico” di Pescara con i padroni di casa che avranno l’occasionissima di agganciare la Ternana in testa alla classifica in un match che si preannuncia davvero bellissimo: umbri attesi dalla prova di maturità dopo l’opaca prestazione dell’ultima trasferta a Verona, abruzzesi che in casa hanno sino ad oggi lasciato nemmeno un punto alle avversarie. Da seguire anche la trasferta dell’altra capolista Portogruaro sul campo di un Rimini che sembra finalmente uscito dal torpore iniziale e deciso a inserirsi nelle prime posizioni: fondamentale il recupero dell’esterno sinistro Regonesi che Melotti ha provato a centrocampo nella gara di ieri contro la Cavese e con risultati buoni. Per i veneti sarà l’occasione per mettere definitivamente la freccia? Sempre per quanto riguarda i piani alti della classifica al “Giglio” di Reggio Emilia sfida tra i padroni di casa e il Cosenza con un pareggio che potrebbe andare bene ad entrambe. In chiave playoff anche Potenza-Verona: per gli scaligeri può essere la domenica giusta per agganciare le prime, per i lucani è una gara che perdere significherebbe pregiudicare l’obbiettivo minimo stagionale e complicare un cammino sin qui un po’ troppo altalenante. Di grande interesse sarà anche il derby tra Giulianova e Lanciano con i rossoneri di Pagliari alla seconda gara consecutiva lontani dal terreno amico e i giallorossi di Bitetto attesi dalla riscossa dopo l’opaca prestazione di Portogruaro. Il sin qui deludente Taranto sarà di scena ad Avezzano contro un Pescina rinfrancato dalle ultime prestazioni: Brucato dovrà stare attento alle ripartenze della banda di Cappellacci, vera mina vagante del girone. In coda il Foggia, quattro giorni dopo la gara con il Ravenna, si troverà ancora dinanzi al pubblico amico per affrontare un Marcianise con l’acqua alla gola a cui la cura Boccolini non sembra ancora entrata in pieno circolo; ultima chiamata per Maurizi a Cava de’ Tirreni: o batte il Ravenna domenica o è fuori. Chiude il quadro degli incontri Andria-Spal con i ferraresi che non devono assolutamente perdere per non trovarsi in una situazione di classifica ancor più ingarbugliata di quanto non lo sia oggi: pugliesi privi di Giorgetti e Ceppitelli ma con la batteria d’attacco Dionigi, Maccan, Margarita che non rende giustizia all’ultimo posto del girone. Gara fondamentale per entrambe: pur essendo appena alla settima giornata, perdere potrebbe significare vedersi davvero compromettere buona parte degli obbiettivi riposti in estate in questo campionato e complicare ancora di più una strada sin qui apparsa tutt’altro che in discesa per entrambe le formazioni.