Come da consolidata tradizione si è tenuta nella sala stampa dello stadio Paolo Mazza la conferenza stampa di presentazione dell’incontro tra la Nazionale Under 20 di Lega Pro e l’Under23 della Norvegia, valevole come incontro d’apertura dell’International Challenge Trophy edizione 2013-2015. Oltre ai temi della gara, in programma martedì alle 15, sono stati toccati diversi temi inerenti alla stretta attualità spallina, grazie anche alla presenza delle più alte cariche dirigenziali della Lega Pro.
IL TORNEO – L’International Challenge Trophy è una manifestazione di respiro europeo organizzata dalla Uefa e riservata alle squadre di Under 23 formate da calciatori di leghe semi-professionistiche. Ogni federazione nazionale adotta uno standard diverso: nel caso italiano vengono convocati giocatori di Lega Pro sotto i vent’anni, mentre in Inghilterra sono convocabili giocatori Under 23 che militano dalla quinta serie in giù. Il torneo si sviluppa su base biennale: all’edizione 2013-2015, che parte proprio martedì, prendono parte otto selezioni, divise in due gironi. Nel girone A figurano Turchia, Inghilterra, Slovacchia ed Estonia. Nel girone B sono invece inserite Italia, Norvegia, Ucraina e Repubblica Ceca. L’edizione 2011-2013 si è conclusa nello scorso agosto e ha visto trionfare la Turchia in una tiratissima finale proprio sulla Norvegia del c.t. Knut Torum, ospite della conferenza stampa ferrarese.
FERRARA, CHE STORIA – Pioggia di apprezzamenti per Ferrara, la SPAL e la sua storia centenaria testimoniata a pieno titolo dalle tante fotografie e cimeli sparsi dentro e fuori al Paolo Mazza. Tanto Archimede Pitrolo quanto il suo omologo Antonio Rizzo (entrambi ricoprono la carica di vicepresidenti della Lega Pro) hanno rimarcato l’importanza di ospitare un match internazionale in una cornice di grande tradizione come quella ferrarese. “Qui si respira la storia del calcio italiano – ha detto Pitrolo – e non posso fare a meno di commuovermi un po’ guardando la fotografia del presidente Mazza appesa in questa sala”. Per quanto di certo non ferrati sui trascorsi storici del sodalizio biancazzurro, anche gli ospiti norvegesi hanno speso parole dolci per la città e per la società del presidente Mattioli: “Siamo stati accolti con grande calore – ha dichiarato la capo-delegazione Eli Arnstad – e siamo felici di poter mostrare le qualità dei nostri giocatori in una simile cornice”.
L’ORGOGLIO DI MATTIOLI – “Sono felice di poter accogliere una selezione nazionale a Ferrara dopo tanti anni – ha sottolineato il presidente Mattioli – e ringrazio la Lega Pro per aver proposto a noi di ospitare un appuntamento del genere. Si tratta di quel genere di eventi che passano raramente nella nostra città e che vanno sfruttati per dare un’immagine positiva della realtà in cui viviamo e facciamo sport. Sono sicuro che quella di martedì sarà una grandissima partita: mi è stato detto che la Norvegia è squadra fortissima, ma credo che anche i nostri siano meritevoli di attenzione. Queste manifestazioni sono importanti soprattutto per ribadire l’attenzione che bisogna riporre nei giocatori giovani, è una filosofia della Lega Pro che noi condividiamo, anche se qualcuno mi dirà che alla Spal serve qualche giocatore più vecchio per fare risultati migliori…”. Il senso dell’umorismo di certo non manca a Mattioli, che infatti prontamente rivolge la sua attenzione al ct Valerio Bertotto: “Valerio, ci serve uno stopper esperto: saresti disponibile?”. Il presidente ha quindi incassato i complimenti del direttore generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli: “Anche se i risultati al momento non sono quelli che la piazza si augurava, credo che Ferrara debba essere profondamente riconoscente a Walter Mattioli per il vero e proprio miracolo che ha fatto quest’estate”.
LINEA VERDE – Nonostante il torneo sia pensato per delle selezioni Under 23, l’Italia schiera degli Under 20 per precisa scelta della stessa Lega Pro. “Mettere alla prova i nostri ragazzi con sfide internazionali – ha detto ancora Pitrolo – è fondamentale e crediamo molto in questo progetto, tanto che stiamo per mettere insieme anche una selezione Under 18. La Lega Pro è una fucina di giovani talenti: lo prova il fatto che nell’edizione 2009-2011 dell’International Challenge Trophy abbiamo avuto modo di vedere in azione quello che allora era un ragazzino di belle speranze di nome Lorenzo Insigne. Dirò di più: nella rosa dei giocatori utilizzati da Cesare Prandelli nelle qualificazioni per il Mondiale 2014, ci sono otto giocatori che sono passati per il campionato di Lega Pro. Siamo convinti che i campionati di Lega Pro, in particolare la terza serie, siano il luogo in cui talenti devono formarsi per poi eventualmente spiccare il volo verso leghe più importanti. Ma non parlatemi di squadre B come nel caso spagnolo: molti club non vedono di buon occhio questa ipotesi, inoltre la loro posizione di fuori classifica finirebbe per alimentare ulteriormente sospetti che già ben conosciamo su determinate partite”.
RAGAZZI ANCHE SUGLI SPALTI – Lo stesso Mattioli ha espresso la speranza di vedere uno stadio il più caloroso possibile, nonostante si giochi in un pomeriggio di un giorno lavorativo. Per non tradire le attese e al tempo spesso per dare continuità alla filosofia della linea verde, martedì al Mazza saranno ospiti circa duemila ragazzi delle scuole medie e superiori della città e l’invito alla partecipazione è stato esteso a tutti i ragazzi dei settori giovanili della provincia di Ferrara. Una scelta che Antonio Rizzo ha commentato con entusiasmo: “E’ giusto sfruttare queste occasioni per trasmettere dei valori. Vorremmo vedere sempre più bambini e ragazzi allo stadio, vorremmo far innamorare di questo sport sempre più di loro. Sperando che questo flusso ci permetta di fare un ricambio generazionale più che mai necessario visti certi episodi”.
TECNICI A CONFRONTO – Il selezionatore italiano Valerio Bertotto ha espresso sensazioni positive sull’impegno contro i norvegesi: “Il nostro è un gruppo quasi completamente nuovo che si misura con una competizione nuova, quindi c’è curiosità per vedere il nostro livello. Non ci preoccupa il divario di età con i nostri avversari, anzi, vale da stimolo, così come deve costituire uno stimolo importante il fatto di vestire la maglia azzurra. Credo che i ragazzi siano pronti, abbiamo studiato la Norvegia per quanto possibile e vogliamo fare bella figura”. Da parte sua l’esperto tecnico norvegese Knut Torum (nella sua bacheca un campionato vinto da allenatore con il Rosenborg, nel 2006) ha delineato fisionomia e filosofia della sua selezione: “Si tratta di giocatori che giocano nella Prima e Seconda Divisione norvegese (l’equivalente di Serie A e B italiane – ndr). Solo uno di loro gioca all’estero, per la precisione in Olanda nel Feyenoord. Sicuramente questi ragazzi non sono ancora pronti per far parte della selezione maggiore e sono a un livello inferiore rispetto ai compagni dell’Under 21 che durante l’estate hanno partecipato all’Europeo di categoria in Israele. Lo scopo di questa selezione è quello di dare la possibilità a diversi giocatori di fare esperienza internazionale e di mettersi in mostra fuori dalla Norvegia, viste le poche possibilità offerte dal campionato nazionale. Quello di martedì sarà certamente un debutto difficile, contro una buona squadra, ma andremo in campo convinti di poter arrivare ancora in fondo al torneo”.
UNO SPALLINO IN AZZURRO – Della rosa dei convocati di Bertotto fa parte anche Erik Panizzi. Sollecitato sull’argomento, l’allenatore ha speso parole di elogio nei confronti del ragazzo: “Lo seguo da più di un anno e trovo sia un giocatore duttile, che può giocare sia da esterno di difesa che di centrocampo. Ha occhio sveglio e voglia di fare, va tenuto in considerazione”.