In testa una super Reggiana affianca il Verona. Colpi importanti di Spal, Giulianova e Andria. Intanto il mercato entra nel vivo e domenica prossima sono tanti gli incontri da non perdere
Lo scrivevamo in tempi non sospetti e lo ribadiamo ancora oggi alla stregua di una convinzione che giornata dopo giornata assume sempre di più le sembianze di un vero e proprio assioma: questo campionato è di una mediocrità spaventosa. Il livello è talmente basso che ad oggi tutti possono puntare serenamente alla zona playoff. Non si intravvede l’ombra di una squadra che sia una, capace di prendere il volo rispetto alle altre. Poi, è evidente, chi potrà permettersi i Di Gennaro, i Dalla Bona (?) o i Rajcic e i Coppola è palese che al proprio arco avrà qualche freccia più appuntita delle altre. Ciò non toglie che la qualità di gioco espresso sino ad oggi sia di livello infimo. Diciotto squadre in sedici punti, la forbice tra i playoff e i playout è appena di otto lunghezze e quel che è peggio è che dietro nessuna si rassegna e davanti nessuna ne approfitta. Il risultato? La mediocrità, appunto. L’ultima giornata ha regalato importanti successi esterni per Andria, Giulianova e Spal. I pugliesi domano un Foggia assolutamente inconsistente grazie alla solita maiuscola prova dell’attaccante Sy e inguaiano i dauni che proprio oggi cedono Salgado al Parma (che lo girerà al Torino) e aspettano a braccia aperte il ritorno di Germinale; i giuliesi fanno loro una gara avvincente al San Vito di Cosenza domando i rossoblu (in dieci) nel finale grazie al terzino Migliore (è il numero tre più forte del torneo) man of the match che ricaccia i calabresi fuori dai playoff. La Spal conferma i progressi di una settimana fa e ottiene tre punti di platino a Terni grazie a Cipriani, lesto a ribadire in rete un tiro-cross di Bazzani: estensi che lasciano l’ultima posizione e per una settimana almeno, grazie solo alla classifica avulsa, sarebbero fuori dagli spareggi retrocessione a cui invece sarebbe condannato a parità di punti proprio il Giulianova. Punto fondamentale della Cavese contro uno spuntato Verona e i metelliani si confermano la squadra più in forma del momento: domenica a Ferrara sarà big-match, in palio c’è la stagione e non è poco. Torna ultimo il Potenza che a Ravenna dopo un’ottima prova (segna il neoacquisto Manno) alza bandiera bianca solo nei minuti di recupero grazie a Scappini (aveva già segnato a Marcianise) e proietta i romagnoli a tre punti dalla vetta. L’alta classifica vede due squadre contendersi il primato: Verona e Reggiana, entrambe a quota 35 e con i granata autori di sei vittorie e un pari nelle ultime sette gare che si candidano incredibilmente a diventare la principale avversaria degli scaligeri che a loro volta, pur mantenendo l’imbattibilità esterna, non graffiano sul campo di Cava de’ Tirreni, in attesa di avere a disposizione bomber Di Gennaro. La Reggiana prima soffre a Marcianise, va sotto, poi non solo rimonta ma straripa nel finale grazie a Temelin e Nardini facendo ripiombare i campani nelle melmose acque della zona retrocessione. Cade a Rimini il Taranto dell’ambizioso presidente D’Addario che esonera in diretta tv Brucato e richiama Dellisanti (il matrimonio si rinnova per la terza volta tra il sodalizio jonico e il tecnico di San Giorgio) mentre i romagnoli fanno pace con i tifosi e Longobardi, con una doppietta, ritrova la via della rete che mancava da tre mesi e mezzo. Pareggi senza sussulti a Pescara tra gli adriatici e il Lanciano e a Portogruaro dove è solo il Pescina a gioire per il punto guadagnato.
Domenica prossima partitissime a Verona e a Reggio Emilia. Al Bentegodi sarà sfida tra le grandi quella che vedrà i gialloblu di Remondina e il Cosenza di Toscano che vorrà subito far dimenticare la sciagurata prova di ieri: ipotizzabile l’impiego dell’attaccante Di Gennaro almeno a gara in corso tra i padroni di casa in una partita che si prospetta ricca di reti per la rinomata caratteristica di entrambe le formazioni di attaccare. In Emilia sale il Portogruaro che in questo inizio di ritorno stenta e non poco a decollare: prova di maturità per la Reggiana che pur senza esagerare ha conquistato un insperato primato a inizio campionato. A Taranto potrebbe avere ripercussioni e non da poco l’ennesimo cambio in panchina: dopo Braglia e Brucato tocca a Francesco Dellisanti il compito arduo di portare gli jonici almeno ai playoff: il Ravenna di Esposito è subito test probante in attesa dell’attaccante Fofana che proprio nei prossimi giorni è atteso dalla Romagna (comproprietaria del cartellino con l’Arezzo) in cambio di Innocenti. Due gare importantissime anche in zona retrocessione: a Ferrara la Spal cerca punti importanti per mettersi al sicuro (e puntare a qualcosa in più) contro una Cavese le cui quotazioni sono in netta ascesa grazie a mister Stringara capace di trovare l’assetto giusto in una squadra che era ultima prima di Natale. A Giulianova arriva il Marcianise di Boccolini che aspetta rinforzi, soprattutto in attacco (è duello con gli abruzzesi per Visone del Bari). Gara da tripla a Potenza: locali ultimi ma che non danno segni di resa come è abitudine delle formazioni di Capuano, di fronte una Ternana in crisi di gioco e risultati e ferocemente contestata dalla tifoseria alla fine della partita con la Spal. Basterà Curiale a risollevare i rossoverdi? Il Pescina è atteso dal derby di Avezzano contro il camaleontico Pescara di Eusebio Di Francesco, il Foggia va a Lanciano per riscattare il derby perso contro l’Andria e proprio quest’ultima ha la grande occasione tra le mura amiche di lasciarsi alle spalle i playout e agganciare i frentani contro un Rimini che in trasferta non ha mai destato particolare impressione.