CHE SPAL DOMENICA? – SPAL SPUNTATA, OUT VALTULINA E BAZZANI

CHE SPAL DOMENICA. Il tecnico Notaristefano va a giocarsi l’importante scontro diretto a Lanciano con altre due defezioni oltre agli squalificati Schiavon e Quintavalla ma non si lamenta: “Non dobbiamo pensare alla sfortuna che abbiamo avuto a Portogruaro. Quella partita se la giochiamo ne perdiamo una su mille. Siamo in ripresa. Giocheremo per provare a vincere”. Ritornano titolari Meloni e Rossi.

Nessun dorma. O meglio: nessuno stecchi. Due sconfitte e un pari. E’ questo, infatti, il recente ruolino di marcia della Spal. Troppo poco, anzi di meno, per portare a casa l’imprescindibile salvezza in fretta e furia. Dopo l’ottimo cammino nel nuovo anno i biancazzurri hanno subìto una flessione culminata nella sconfitta, a dire il vero completamente immeritata, di Portogruaro. Portogruaro, già. Basta la parola e la destinazione per dimenticare in fretta l’ultima giornata di campionato. Per farlo come si deve, però, serve una prestazione super in quel di Lanciano. Una prestazione positiva come nella terra maledetta ma con tanta concretezza in più sottoporta. Perché, lo abbiamo già scritto, se giochi bene, tieni il pallino ma non la butti dentro quando va bene finisce zero a zero. E la classifica non permette altri passi falsi. Dal punto di vista del match l’avversario ha la stessa necessità di andare a punti della squadra di Notaristefano e un’identica situazione di emergenza per i tre squalificati rispetto ai due spallini. Al resto, però, ci pensano le (brutte) notizie dell’ultimora. Che dicono picche ai biancazzurri. Com’era facilmente immaginabile, infatti, sarà ancora assente Bazzani e salterà l’impegno anche Valtulina fermato non da un virus come sembrava ma da un’infiammazione all’appendice che per fortuna non necessita di un intervento chirurgico. Meglio sorvolare anche sui precedenti con il Lanciano. Decisamente negativi. Tanto vale togliersi subito il sassolino in questa, solita intervista pre gara al tecnico dei biancazzurri.

La Spal non ha mai fatto punti a Lanciano. Della serie: cominciamo bene…
“Eh eh eh, tu sei quello delle belle notizie! Scherzo, c’è sempre una prima volta, mettiamola così. E’ la legge dei grandi numeri…”.

Tre partite, un punto, zero gol fatti. Della serie: continuiamo peggio…
“Sì, è vero. Veniamo da tre partite nelle quali volevamo e potevamo far meglio. Ma l’ultima è stata positiva per quello che si è visto in campo, le altre due no. Quindi siamo in ripresa e io sono fiducioso”.

A proposito degli ultimi risultati negativi. A Portogruaro avete giocato e ci avete provato con più convinzione di un avversario che lotta per la serie B. Però…
“Però non siamo riusciti a trasformare quello che abbiamo creato. A loro, invece, è bastato un rimpallo non una nostra disattenzione voglio specificare. Certo, Altinier è stato bravo mentre noi, forse, siamo stati un po’ precipitosi e a volte anche sfortunati”.

Onestamente ti preoccupa un po’ questa sterilità offensiva?
“No perché negli otto risultati utili consecutivi abbiamo segnato anche più di un gol a partita. E’ un momento così e non serve fare del vittimismo. Dobbiamo e vogliamo far girare il vento”.

Che cosa possono fare di più un allenatore e un gruppo di giocatori se non giocare al calcio, tenere il pallone anche in trasferta… La domanda è volutamente retorica. La risposta daccela tu…
“Eh eh, si vede che non è bastato. Bisogna far qualcosina in più. Partite come quella di Portogruaro ne perdi una su mille se le giochi così”.

Hai pensato a qualcosa di particolare per risolvere questa recente sterilità offensiva?
“No, anche perché siamo abbastanza scontati viste le assenze di Bazzani e Valtulina davanti”.

Beh, non male alla voce sfiga…
“Eh sì, ma anche loro hanno problemi come noi tra squalificati e infortunati”.

Rivedremo dall’inizio Meloni e Paolo Rossi, allora?
“Direi di sì anche perché altre punte non ce ne sono e l’unico che può adattarsi nel ruolo è Laurenti”.

Formazione davvero scontata…
“Sì, assolutamente ma siamo tranquilli. Meloni ha voglia e sta bene e Paolino è pimpante, sta bene anche lui come tutti, ha bisogno di fiducia”.

Dal punto di vista psicologico la risposta della squadra al ko di Portogruaro come è stata?
“Bene, martedì c’era un po’ di delusione, è ovvio, ma c’è voglia di riprenderci quello che ci è stato tolto”.

Hai dovuto dire qualcosa di particolare?
“Ho confermato quello che ho detto a fine partita: i ragazzi non devono rimproverarsi nulla per quanto riguarda voglia, determinazione e anche qualità. Il risultato è stato l’unica cosa negativa anche se non si tratta di un dettaglio. Quindi niente pensieri negativi, niente lacrime sull’essere sfortunati… animo e ricominciamo!”.

Ultimamente, e anche comprensibilmente, qualche giocatore è sembrato in calo di condizione. Penso a Cabeccia, Quintavalla, Smit… Come si recupera, di questi tempi e in attesa dei primi caldi, la forma fisica?
“Ci sono durante l’anno periodi di calo, è ovvio, non si possono giocare trentaquattro partite al top. L’importante è non pensare di essere diventati incapaci, l’importante è lavorare per riprendere fiducia con il campo, con il pallone e con i compagni”.

Quando la posizione della Spal migliorava di domenica in domenica non guardavi la classifica. E ora?
“Nemmeno ora. Aspetta: la classifica la guardo a fine partita ma l’obbiettivo è solo quello di vincere e abbiamo novanta minuti a disposizione per riuscirci. A fare i conti prima si sbaglia sempre”.

A parte il tuo arrivo a Ferrara, è questo il momento più difficile?
“Beh, sì per i risultati sicuramente non è un periodo felicissimo ma contiamo di riprenderci”.

Non sei scaramantico ma visto che nemmeno un inguaribile, incosciente ottimista ora può parlare di playoff, in caso di salvezza farai qualcosa di particolare?
“No, non penso a ‘ste cose, salvarci è il minimo”.

In questo momento molti giocatori si giocano la riconferma. E’ un tema sul quale solleticare i tuoi per dare qualche stimolo in più?
“Certo, è una motivazione sempre valida per quanto riguarda la riconferma o il fatto di essere oggetto di mercato. Cose che servono a migliorarsi sempre”.

Dì la verità: hai guardato il calendario della Spal e delle avversarie dirette da qui alla fine della stagione?
“Sì, lo guardo e lo guardavo anche prima, fa parte del lavoro normale di un allenatore. Sai cos’è, per come la vedo io solo il Rimini non ha più niente da dire in questo torneo, per il resto tutte le squadre hanno bisogno di punti. Non sarà facile per nessuno, vedi il Verona sabato scorso. Lo diciamo da quando abbiamo cominciato queste interviste con te che questo campionato è così. Qui ogni domenica rischi una figuraccia”.

Te lo aspettavi e che effetto ti ha fatto il pareggio del Potenza a Foggia nel recupero?
“No, sinceramente non ci credevo. Mi ha fatto piacere non solo per i punti tolti al Foggia ma è un risultato che ridà fiducia nel calcio. Qualcosa di buono c’è, alla fine…”.

Hai un solo segno in schedina da giocarti per Lanciano-Spal. Quale metti?
“Eh eh, è difficile. Spero in un due… dai!”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (442)

Capecchi, Ghetti, Cabeccia, Bedin, Zamboni, Lorenzi, Rossi, Migliorini, Cipriani, Smit, Meloni.
All.: Notaristefano.
A disp.: Ioime, Bortel, Licata, Pedruzzi, Pallara, Laurenti, Marongiu.

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