IL PUNTO – PESCARA, LA NUOVA FAVORITA

In una giornata in cui i pareggi la fanno da padroni (ben sei su nove incontri) spicca il successo degli abruzzesi che travolgono la Reggiana e si insediano in vetta insieme a Portogruaro e Verona che non vanno oltre il pari con Foggia e Spal. In coda situazione delicata per molte, Pescina e Giulianova quasi rassegnate agli spareggi ma, Cosenza escluso, nessuno può dirsi ancora del tutto tranquillo. Saranno gli scontri diretti a fare la differenza.

Tu chiamale se vuoi emozioni. Una vecchia canzone che calza a pennello a questo campionato che con ogni probabilità non regalerà certezze se non all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Anche ieri, almeno fino a cinque minuti dalla fine, la classifica era stravolta rispetto ad appena una settimana fa. La Spal, per dirne una a caso, sembrava addirittura essere ripiombata in piena bagarre playout. Sembrava appunto, perché l’imponderabile ha ristabilito quei tre risultati che di fatto hanno consentito ai biancazzurri di mantenere addirittura l’ottavo posto in classifica dopo un pareggio al cardiopalmo ottenuto contro un Verona ancora convalescente (Meloni risponde a Selva, autore del gol dell’ex) e raggiunto in vetta anche dal Pescara (3 a 0 senza attenuanti contro una Reggiana sfiancata dal recupero di Potenza e firmato Tognozzi, Ganci e Coletti) oltre che dal solito Portogruaro che impatta a fil di sirena contro l’indomabile Foggia di Ugolotti (Espinal riacciuffa il vantaggio dei satanelli del centrale Burzigotti, al terzo centro in stagione). I playoff sembrano quasi definiti. A due delle tre attuali capolista (Portogruaro, Verona e Pescara) si aggiungeranno con ogni probabilità due tra Ternana, Reggiana e Rimini che, rivoluzionato dalla cura Melotti, con un girone di ritorno da autentico protagonista è riuscito a portarsi a ridosso degli spareggi promozione: oggi infatti solo un punto divide i biancorossi (che hanno rifilato un perentorio 2 a 0 con il solito Nolè e Frara a un Potenza stremato dalle tre gare in dieci giorni) dalla Reggiana e dalla Ternana che non ha saputo andare oltre lo 0 a 0 contro un Cosenza ormai appagato e a cui basta un’inezia in termini di punti per dirsi certo della permanenza in categoria. In coda, con il Potenza già retrocesso, rischiano di trovarsi invischiate nella lotteria salvezza tutte le squadre che hanno ancora meno di quaranta punti: tradotto, Spal compresa, dall’ottavo posto in giù nessuno può dirsi tranquillo con il batticuore che aumenta ovviamente avvicinandosi sempre di più alla coda. Il Pescina (che in settimana ha annunciato il nuovo presidente) perde incredibilmente tra le mura amiche per 2 a 1 il derby e confronto diretto contro il Giulianova (Schneider e Campagnacci per i giuliesi e il “cobra” Bettini per i marsicani) e si condanna da solo, con ogni probabilità, ai playout insieme proprio ai giallorossi di Bitetto che adesso dovranno cercare solo la migliore collocazione nella griglia e poi giocarsi tutto nella doppia sfida: sembrano oggettivamente troppi ad oggi cinque punti da recuperare sulle dirette concorrenti con tre gare davanti per sperare di evitarli. Anche il pareggio tra Cavese e Andria non serve praticamente a nessuno: l’1 a 1 finale (Turienzo per i metelliani e il solito Sy per i pugliesi a dieci dalla fine) rimanda di almeno sette giorni la festa salvezza per i campani che dovranno vincere a Giulianova e sperare che contemporaneamente il Marcianise o il Lanciano non vadano a punti. Proprio i campani di Boccolini sono la migliore squadra del momento. Un girone di ritorno da media playoff ha portato i gialloverdi da due settimane a questa parte fuori dalla zona calda (a dicembre era ultimo con la Spal) anche se i punti di vantaggio sulla quint’ultima sono appena due. Sfortunata la prestazione di ieri a Ravenna (che aspetta di sapere il proprio destino visto che si parla con insistenza di una possibile penalità amministrativa che avrebbe risvolti negativi anche sulla classifica qualora venisse confermata con forti ripercussioni anche sull’attuale posizione occupata dai romagnoli) con gli ospiti in costante supremazia (gol di Tomi su punizione per il Marcianise e pareggio romagnolo di Ciuffetelli nel finale) ma incapaci di chiudere anzitempo l’incontro con occasioni su occasioni divorate da bomber Poziello. Il Lanciano va in vantaggio a Taranto (con il centrale Moi) poi si fa raggiungere nella ripresa dagli jonici (prima rete stagionale di Ferraro) che assomigliano sempre di più alla brutta copia della squadra vista nella prima parte di questo campionato: una delusione davvero la fuoriserie del patron D’Addario. Sei pareggi e appena tre successi di cui uno solo esterno, ai fini della classifica e praticamente inutile. Non è cambiato nulla rispetto a sette giorni fa se non che in testa da due, le squadre sono passate a tre e c’è il Rimini che guadagna due punti sulla zona playoff. Sarà un finale thriller.

Tra sette giorni in palio punti pesantissimi un po’ su tutti i campi. In coda il Giulianova per riaccendere quella minima speranza di evitare gli spareggi deve battere a tutti i costi la Cavese e sperare nei passi falsi delle dirette concorrenti (a sua volta i campani con tre punti potrebbero chiudere anzitempo la pratica salvezza): un pareggio non servirebbe a nessuno. Lo stesso discorso vale per l’altra sfida caldissima tra Andria e Pescina in programma al Degli Ulivi: i pugliesi sembrano in netto calo ma vincendo avrebbero l’opportunità in un colpo solo di condannare i biancoverdi e coinvolgere le dirette rivali qualora non facessero risultato, soprattutto il Taranto contro cui si dovranno fronteggiare tra due settimane in un derby fondamentale. Gli jonici a loro volta sono attesi da una partita complicatissima a Verona: gli scaligeri sanno che adesso tutto è nelle loro mani e che solo tre vittorie nelle prossime tre gare darebbero loro la certezza della B senza passare dai playoff visto che in caso di arrivo a pari merito sarebbe proprio la squadra di Remondina ad avere la meglio in virtù della classifica avulsa (all’ultima giornata c’è Verona-Portogruaro infatti). Portogruaro e Pescara, ovvero le altre due compagne di vertice dei gialloblu, non sono attese da impegni facilissimi: se il Pescara se la dovrà vedere contro il rinato Foggia allo Zaccheria, il Portogruaro dovrà fare i conti con un Potenza in calo di condizione ma comunque mai domo proprio come il suo allenatore che vorrà certamente far dimenticare in fretta alla piazza la scoppola subìta a Rimini nella giornata di campionato appena trascorsa. In chiave playoff trasferta temibile del Rimini a Lanciano contro i rossoneri affamati di punti salvezza e anche la Reggiana ha l’obbligo di non distrarsi contro la Spal in un derby sentito da ambo le parti mentre la Ternana sarà di scena a Marcianise dove occorrerà fare risultato in attesa dello scontro diretto contro i granata di Dominissini all’ultima di campionato. Anche in questo caso, portare via punti dal Progreditur assomiglia più che mai a un’impresa titanica vista l’invidiabile condizione atletica dei gialloverdi. Completa la giornata di domenica prossima la sfida del San Vito tra Cosenza e Ravenna: ai silani basta un punto per la matematica salvezza, ai romagnoli ne servirebbero tre per tirarsi fuori il prima possibile dalle acque pericolose in cui la squadra di Soda si è incredibilmente venuta a trovare in questa seconda parte di campionato, ma la sensazione è che i giallorossi si giocheranno tutto contro Lanciano e Andria nelle due successive partite che si annunciano come possibile anteprima di sfide che potremmo ritrovare anche a fine maggio in chiave playout.


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