CHE SPAL DOMENICA. In vista del debutto in campionato ecco una lunga chiacchierata con il tecnico spallino tra mercato, aspettative, condizione, avversari, scelte e il bel ragionamento che è diventato il titolo di questa stessa intervista. Formazione: Fofana ha 39 di febbre e dovrebbe restare a casa. Per il resto potrebbe essere la squadra del primo tempo nel test con la Berretti di giovedì.
Ricominciamo. Finalmente. La stagione del profilo basso – questa almeno è la linea adottata dalla società – è alle porte. La Spal riparte da Bassano e, più in generale, riparte dopo un’estate lunga, per certi versi complicata ma anche avvincente. Del mercato abbiamo già scritto lungamente e quotidianamente. In sede di prima intervista pre campionato al tecnico Egidio Notaristefano va aggiunto che, rispetto all’anno scorso, sulla carta la Spal si è rafforzata. E non poco. Poi, certo, la carta lascia il tempo che trova ma così stanno le cose. Di nuovo c’è anche il girone. Un’incognita totale visto che il calcio giocato smentisce spesso i valori di partenza. Chi scrive pensa che il traguardo spallino possa e debba essere quello dei playoff e che, sempre sulla carta, ci siano soltanto quattro barra cinque squadre più la solita sorpresa con un potenziale maggiore o uguale a quello biancazzurro. Molto dipenderà dal discorso under 21. Se la Spal avrà un rendimento all’altezza da parte dei suoi giovani, allora ci si potrà divertire. Sempre che, strada facendo e appetito (si spera) venendo non si decida di rinunciare ai contributi assicurati dalla Lega Pro per l’utilizzo dei due under. A guardare nomi, ruoli, carriere, stimoli e compagnia bella l’unico, personale appunto che si può fare alla squadra di Notaristefano è che manchi un esterno offensivo sicuro. Ritornando all’imminente appuntamento, cioè al debutto di Bassano, la Spal ci arriva con una condizione ancora non ottimale ma questo dovrebbe valere per tutti. Ricominciamo anche noi de Lo Spallino, da questa intervista, la tradizionale rubrica del venerdì per analizzare lo stato di forma dei biancazzurri, per immaginare che tipo di sfida possa essere quella della domenica, per provare a indovinare la formazione che scenderà in campo dall’inizio e, in generale, per cercare di capire che giorno di festa si profila per i tifosi dell’Ars et Labor.
Allora, finalmente si riparte. Cominciamo dall’aspetto psicologico. Che voglia c’è, che sensazioni hai?
“La voglia è tantissima. Il lavoro mi piace, l’entusiasmo c’è, la soddisfazione di stare dentro questo mondo pure. Abbiamo tutti voglia di partite vere. Le sensazioni sono positive. Siamo un buon gruppo anche quest’anno, e abbiamo qualità. Ora bisogna lavorare durante la settimana, tutte le settimane, perché sarà un campionato difficile a prescindere dal girone e lo si è visto bene l’anno scorso”.