CIPRIANI: “OCCHIO AL BASSANO MA L’ESPERIENZA CONTERA'”

L’INTERVISTA DELLA VIGILIA. Parla l’esperto attaccante. La permanenza a Ferrara, lo stato di forma, il ritiro, le ambizioni personali e quelle della squadra, i compagni d’attacco e l’imminente appuntamento di Bassano sono gli argomenti principali.

Giacomo, dopo un’estate in cui spesso si è parlato di una tua cessione verso altri lidi di categoria superiore alla fine è il caso di dire che ricominci dalla Spal.
“Io sono solo contento di come sono andate le cose. Anche a gennaio sembrava dovessi partire per chissà quale piazza ma la realtà è che io sto bene qui e con questa maglia e in me c’è solo la voglia di fare bene per la Spal vista anche la mia situazione contrattuale”.

A campionato ancora da iniziare già sei proiettato al prossimo giugno?
“Sai, questo è il mio lavoro e penso sia normale oggi come oggi avere delle certezze soprattutto per chi come me vive di calcio. Io sono in scadenza con la Spal e ho nove mesi per guadagnarmi la conferma con questi colori. Non dico di sentirmi un attimino sotto pressione, però so che non sarà abbastanza fare bene ma occorrerà fare un salto di qualità ulteriore rispetto alla passata stagione. Poi è chiaro che dipende dalla coscienza di ciascuno di noi affrontare le situazioni: ci sono giocatori che hanno tanti anni di contratto che sentono il peso addosso di dover dare risposte concrete sul campo ai propri tifosi e altri che se ne fregano totalmente, altri ancora che pur in scadenza non sentono il dovere di dimostrare qualcosa a qualcuno e pazienza se l’anno dopo cambiano squadra. Io devo dire che qui sto bene, ho voglia di fare bene e come ogni anno mi voglio mettere in discussione. Per me stesso ma anche per questa città”.

Un ritiro quasi perfetto, uno stato di forma ancora, come è normale, non a livelli eccelsi, eppure ti candidi a essere il partner ideale del neoacquisto Fofana.
“A parte un piccolo acciacco il ritiro non è andato male, abbiamo lavorato duro e sodo con il mister che ha cercato di metterci più benzina che poteva in corpo in vista di una stagione che si annuncia davvero importante per tutti noi. Se sarò io, o Meloni, o Fabbro il partner di Fofana lo deciderà il mister, io spero solo di metterlo in difficoltà ogni settimana con le scelte che dovrà fare per il reparto avanzato, dopodichè ci penserà lui a mettere in campo la squadra migliore. Io mi trovo bene con tutti e come ti ripeto ho tanta voglia di fare bene”.

Il ritorno nel girone nord dicono sia un bene.
“Sai, è una vecchia storia che sento dire anche io in giro che è meglio giocare al nord rispetto al sud. La verità però è una sola: conta vincere e se vinci poi non ti interessa di andare a giocare in Sicilia piuttosto che in Liguria. La differenza è tutta lì e me lo dice anche l’esperienza visto che per anni in categorie superiori ci andavo spesso a giocare al sud. Quando inizi ad avere fiducia nei tuoi mezzi va bene l’ambiente caldo, va bene la fisicità e l’agonismo che al sud si respira proverbialmente di più, ma dopo dieci minuti se sei più forte non ci pensi più e vai avanti per la tua strada”.

La prima gara è in quel di Bassano dove caldo e condizione fisica, come ogni anno in questo periodo, potrebbero fare davvero la differenza.
“Giochiamo in una zona dove le montagne potrebbero regalarci quantomeno un caldo meno umido rispetto a Ferrara ma dove, come giustamente hai sottolineato, sarà la condizione la vera incognita per entrambe che farà sicuramente la differenza. In questo periodo dell’anno poi basta un attimo e tutte le partite diventano pericolosissime e da affrontare con estrema attenzione. Sarà il campo che valuterà tutto questo e solo quando scenderemo sul terreno di gioco capiremo chi tra noi e il Bassano avrà lavorato di più per essere al top subito o nel medio e lungo termine. Dovremo stare attenti, li conosciamo poco e l’esperienza alla fine potrebbe fare la differenza. O almeno lo spero”.

Dal punto di vista personale cosa ti aspetti da questa stagione?
“Di vincere. Perché a ruota seguirebbero altre cose positive che abbiamo già menzionato all’inizio. Ma non solo. Oggi sto bene, non voglio nemmeno pensare di poter ricadere in qualche altro guaio fisico, non posso e non voglio vivere i miei prossimi anni da calciatore con questa paura. Mi sento un giocatore come tutti che ha solo bisogno di trovare una certa forma ma abile e arruolato per poter fare il bene della Spal e dei suoi tifosi”.

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