Giovanni, domani, complice la squalifica di Smit, toccherà a te tornare a vestire la maglia da titolare sulla corsia mancina. La settimana com’è trascorsa?
“Abbiamo lavorato bene, con la giusta intensità e concentrazione e se giochiamo come domenica scorsa sono sicuro che potremo fare la gara che sappiamo, anche se loro sono una bella squadra, molto grintosa, piena di giovani, dovremo stare attenti”.
Nelle ultime due gare Notaristefano ha preferito schierare una squadra più esperta relegando, per così dire, i più giovani come te, a un ruolo più marginale. Come l’hai presa?
“Il mister se è lì è perché sa qual è la cosa più giusta da fare e tutti noi dobbiamo fidarci di lui e delle sue scelte. A tutti fa piacere giocare e, se proprio vogliamo dirla tutta io, nelle quattro partite di campionato sin qui disputate, sono sempre sceso in campo e questo significa che c’è considerazione dell’allenatore nei miei confronti. E’ giusto affidarsi a chi questi campionati li conosce da più tempo, io devo solo imparare a fare meglio di quello che ho fatto fino ad oggi perché tanto le occasioni per entrare in campo saranno tante nel corso del torneo, grazie anche al mister che non fa distinzioni tra titolari e riserve. Siamo un insieme, un gruppo, un bel gruppo, che ha fame”.
Dopo il tuo esordio non positivissimo contro il Monza, due spezzoni contro Cremonese e Pavia che hanno mostrato un Giovanni Rossi in costante ascesa.
“Non dico che l’esordio negativo contro il Monza fosse prevedibile ma, molto umilmente, penso che ci potesse anche stare di non essere ancora in forma. Io per primo me ne accorgo quando le cose non vanno bene. In queste settimane la condizione è migliorata, l’affiatamento con i compagni è cresciuto e, grazie anche al fatto che nelle partitelle giochiamo sempre tutti insieme senza che ci sia una formazione titolare e una di riserve, ho acquisito maggiore convinzione e fiducia. Sto bene, ma posso e devo fare molto di più”.