Quando si parla di Kolawole Oyelola Agodirin, subito viene in mente un ragazzo che ha saputo conquistare l’affetto del pubblico di fede spallina con la propria simpatia e umiltà. Da arma tattica di Dolcetti, spesso utilizzato a gara in corso per portare scompiglio nelle difese avversarie, il popolare Ago è approdato l’estate scorsa sul pianeta Zemanlandia, dopo una breve sosta su quel ramo del Lago di Como dove la Spal si recherà alla vigilia di Natale, non esattamente in gita di piacere.
Allora, come ti trovi a Foggia?
“Mi trovo bene, sia in campo che fuori. Abito vicino al centro, quindi ho tutto ciò che mi serve a portata di mano”.
Come vive la tifoseria il ritorno di Zeman, Casillo e Pavone, ovvero il trio che ha portato il Foggia in serie A ai tempi d’oro?
“L’entusiasmo di tutti i tifosi e della città è palpabile. Molti tifosi ti fermano per strada per avere una foto, i biglietti per la partita della domenica vanno a ruba, e si è dovuta riaprire la campagna abbonamenti”.
Quanti spettatori vengono a vedervi, in media?
“Circa settemila”.