24 NOVEMBRE 1957
SPAL-VERONA 1-1
Marcatori: Macor (S) e Larini (V).
Guido Macor, attaccante nato ad Udine il 4 ottobre del 1932, era cresciuto nella Società dilettantistica dell’Olimpia di Paderno, un sobborgo di Udine per passare, all’età di diciotto anni al Pro Gorizia in serie C. Dopo due stagioni in B con il Fanfulla di Lodi, la grande occasione di sbarcare a Torino per indossare la maglia bianconera della Juventus. Dopo l’esperienza poco positiva con la società degli Agnelli era arrivato a Ferrara, disputando un buon campionato e realizzando nove reti in ventinove gare. Quindi approdò al Genoa. Nella città ligure approdò grazie a un accordo fra le due società che si scambiarono i rispettivi attaccanti, Macor da una parte e Ivan Firotto dall’altra, con reciproco diritto di riscatto. Dopo l’esperienza rossoblu ritornò nella Spal.Non era un attaccante di sfondamento, d’altronde era alto intorno ai 1,70 cm ma era molto forte nei contrasti, dote che lo aiutava, soprattutto, in area di rigore. Non avendo un fisico possente, preferiva la manovra, il dialogo e lo scambio per poi, arrivato negli ultimi sedici metri, tirare senza indugi in porta. Era un ambidestro anche se, con palla ferma, preferiva il destro. Il movimento era la sua arma migliore, infatti la rete agli scaligeri fu segnata dopo una “sponda” con l’interno Pietro Broccini che gli permise di superare in diagonale il forte terzino veronese Auro Basiliani. Nel suo ultimo anno spallino, 1957-58, segnò appena tre gol, ma si rese molto utile agli attaccanti Brocconi, Vitali e Sandel, per raggiungere la salvezza.