In perfetta linea con i rovesci che hanno contraddistinto la Spal negli ultimi quindici anni, non poteva che piovere nel giorno della presentazione ufficiale del progetto fotovoltaico di cui molto si è parlato durante l’anno. La cornice della sala consiliare del municipio di Ferrara ha visto protagonisti attori vecchi e nuovi della Spal butelliana, a poco più di due anni dal battesimo ferrarese del presidente avvenuto proprio tra gli scranni del consiglio. Una conferenza stampa di due ore che per la verità ha aggiunto poco a quanto già si sapeva alla vigilia: dalla metà del 2011 la Spal potrà contare sui ricavi ottenuti dalla vendita di energia elettrica proveniente dall’energia solare immagazzinata da quasi 63.000 pannelli fotovoltaici posati sull’area dell’ex discarica Casaglia, vicino al casello autostradale di Ferrara Nord. Trentadue ettari di girasoli dal cuore di silicio: un’innovazione che fa della Spal una società all’avanguardia visto che un progetto simile non ha precedenti in Italia e in Europa. Merito soprattutto del gruppo Turra Engineering dell’imprenditore bresciano Remo Turra, di recente entrato nel consiglio d’amministrazione biancazzurro con una quota del 30%, che ha curato i dettagli dell’investimento dal valore di 50 milioni di euro.
“Questo progetto può segnare un vero e proprio spartiacque per la storia della Spal – spiega il consigliere d’amministrazione Sergio Gessi – perché ci garantiamo un futuro certo dovuto ai ricavi predeterminati da Enel per i prossimi 25 anni. Una scelta dettata dalla volontà di assicurare stabilità economica alla società, all’interno di un panorama sportivo che non assicura adeguati ricavi”.
Difficile fare previsioni sulle cifre precise, ma la voce elettricità sul bilancio peserà di certo con cifre tra i cinque e i sei zeri. Nonostante l’equazione soldi = risultati sportivi sia quella che più interessa a tifosi e potenziali investitori, non bisogna dimenticare la forte valenza culturale e ambientale dell’opera. Il parco fotovoltaico, denominato ARS &LAB (Laboratorio di Architettura Solare, il rimando all’Ars et Labor ovviamente non è casuale) infatti ospiterà un percorso visitatori e un centro didattico per le scuole e diventerà un parco cittadino una volta dismesso, tra circa trent’anni.
Insomma, non si vedono davvero controindicazioni nel progetto. A dirlo è anche il sindaco Tiziano Tagliani: “Oggi abbiamo un’ulteriore dimostrazione del fatto che Ferrara non è ferma ma ha elementi di dinamicità interna davvero innovativi”.
La menzione al Comune di Ferrara, così come alla Provincia e ad Hera (proprietaria del terreno) è dovuta: raramente si è vista una così veloce esecuzione dai progetti ai fatti concreti per opere del genere. L’idea infatti è nata nel gennaio di quest’anno, con i lavori che probabilmente che inizieranno già nelle prossime settimane (mancano solo alcune autorizzazioni) in modo da tagliare il nastro ad aprile 2011. Con un direttore generale Pozzi insolitamente silenzioso e tre alfieri spallini relegati al ruolo di spettatori (Zamboni, Cipriani e Coppola) è toccato a Cesare Butelli chiudere la lunga sequela di interventi di giornata. Annunciato in toni quasi nordcoreani come “nostro grande presidente” dal consigliere Gessi, Butelli ha come al solito impostato il suo intervento in termini piuttosto anticonvenzionali: “Nel 2008, la prima volta in cui parlai in quest’aula, promisi di non essere un presidente banale e invece nel tempo lo sono stato eccome, non parlando dopo le sconfitte ed esonerando anche un allenatore. Però oggi ho la sensazione che il progetto del parco fotovoltaico possa essere un riscatto: qualcuno ha parlato addirittura di idea geniale e sono abbastanza stupito della copertura mediatica che sta riscuotendo. Di certo si tratta di un qualcosa che potrà rendere più solido il futuro della Spal. Mi sarebbe piaciuto anche portarvi anche lo scalpo del Verona per rendere questa giornata ancora più positiva, ma per il momento va bene così”.
Al momento di uscire per un breve aperitivo a base di Babone presidenziale, il sole investe improvvisamente la piazza municipale colorandola di tonalità pastello. Che sia un presagio del nuovo alleato stellare? D’altronde, è risaputo, non può piovere per sempre.