IL CULO DI “ENS”? DECISAMENTE NO

Adoro le persone fortunate e le vorrei sempre dalla mia parte nelle cause sportive ed extra sportive. Chi non vorrebbe, in fondo, avere un avvocato dalla fortuna sfacciata? E chissenefrega se è bravo o meno, l’importante è che porti a casa la vittoria. Ecco, siamo sinceri, diciamo che per ora il punto è solo questo. Un bel coro soddisfatto di gente che non si fa tante domande e si accontenta del tacchino in tavola giusto giusto per la sera della vigilia. Quelli dal palato fino, come me e tanti altri , vanno invece sempre a rompere i maroni e a cercare il pelo nell’uovo. Forse perché in certe annate quel pelo si è trasformato in un palo nel… Mah, io dico che chi del calcio conosce le regole non scritte rammenta sempre che… “gol sbagliato uguale gol subito” oppure “chi vince in trasferta la domenica dopo perde in casa” e così via…, e vorrei ricordarne io una di queste regole: “chi non gioca non va mai lontano”. Non starò qui ad elencare tutti gli addetti ai lavori extra Spal che allo stadio la domenica vengono a guardare la partita e a turno ripetono lo stesso ritornello… non c’è gioco, solo palle lunghe dalla difesa… e sottolineano invece le grandi prove personali dei nostri campioni che a turno salvano capra e cavoli a dispetto di partite in cui non si è cavato un ragno dal buco. Quindi? Vogliamo ridurre le nostre “corsarate” esterne solo a un mero fattore di culo? No, non sono d’accordo, sarebbe ingeneroso verso i ragazzi che in campo sono i veri protagonisti. Non è questione di fattore C. E’ che quando aveva in campo Platini e compagni anche Trapattoni ha vinto tutto. E’ così. Un po’ come Lippi in Germania, il primo a essere stupito era proprio lui, poi c’è voluto il Sudafrica per capire perché se n’era andato subito e qual era la cifra assoluta di valore che quell’uomo tecnicamente e calcisticamente aveva. Perché la bocca aperta di Bearzot nelle vittorie con Argentina e Brasile ce la siamo dimenticata? Alle volte in campo i campioni fanno tutto da soli e se non ci sono da vincere blocchi tattici tutto finisce sempre bene (in trasferta è difficile trovare difese arroccate) ma quando in casa trovi le linee Maginot se non hai frecce tattiche nella faretra diventa davvero molto complesso venirne a capo. Tutto qui. Niente di personale. Aspettiamo domenica questo Bassano trapattoniano di quella vecchia volpe di Osvaldone Jaconi, tutto difesa e ripartenze, e speriamo bene perché questi hanno vinto a Reggio senza soffrire tanto e nella pole position attuale sono tra le squadre più in forma dopo tutti i punti persi all’inizio. “I ragazzi han bisogno di noi” rubo il coro alla Ovest e vi invito quindi a tapparvi il naso (leggi palato fine) e a urlare forte Forza Spal perché, come dicono i nostri vertici, l’importante in casa è… pareggiare. Si fa di necessità virtù.

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