Il pullman scaldava il motore e il fuggi, fuggi era iniziato da qualche minuto. Se ne sono andati tutti velocemente al termine di Ravenna-Spal. In precedenza si era pensato bene di smentire coloro che avevano sottolineato la decisione dell’agenzia che organizza le scommesse calcistiche di sospendere le giocate della gara. Ridicoli. Ci sorge il dubbio che non volessero pagare le vincite. La Spal aveva vinto troppe volte in precedenza in trasferta. Ma come può permettersi qualcuno di mettere in dubbio la lealtà e correttezza sportiva di un gruppo di lavoro composto da dirigenti, tecnici e calciatori? Abbinare pagine di quotidiani nazionali per cercare di spiegare il motivo di una decisione del genere. Come voler alludere che le partite in trasferta dei biancazzurri sono state in precedenza aggiustate e concordate. La Spal, infatti, ieri prima di scendere in campo ha deciso di fare scacco matto a tutti. Giochiamo solo per perdere o pareggiare. Di più non si può fare perché altrimenti si rischia di finire nell’occhio del ciclone. Vuoi mettere cosa succede se vince nuovamente la squadra di Egidio Notaristefano? Qualcuno può pensare di scrivere questa volta due pagine di quotidiano nazionale sull’argomento…
Stiamo favoleggiando, purché a Natale ci sia permesso da parte Vostra. Ci si sente invece offesi e si chiede ad alta voce di parlare solo ed esclusivamente di calcio vero e giocato se possibile. I gossip e gli scandali da due lire (pardon euro) lasciamoli a qualche rivista specializzata.
Qualcuno dovrebbe prendersi responsabilità di dichiarare pubblicamente il motivo che porta all’esclusione di alcune partite dal banco delle scommesse. Se una squadra vince tante volte in trasferta, e lo conferma anche nella circostanza in causa, davanti a tante puntate con il segno due, l’agenzia rischia di non avere la possibilità di pagare tutti. Quindi ci pensino prima di mettere in bacheca le eventuali partite dove si può scommettere. Ci vuole poco a capirlo. Oppure siano arguti a capire dove effettivamente si può rischiare il “banco”…
Con tutti i sacrifici che si fanno in queste categorie ci risulta un senso quasi di schifezza o nausea. Fate voi.
Ieri alla Spal è andata bene. Un pareggio tirato per i capelli in una giornata da ricordare solamente per il gol splendido di Andrea Migliorini. Come abbiamo scritto nel sito ufficiale, il Ravenna ai punti avrebbe meritato la vittoria. Ma si tratta di calcio e non di boxe e il pareggio si è materializzato per tutti. Si è parlato di stanchezza, ma non si è capito se fisica o mentale. E’ importante comunque capire di cosa si tratta. Anche perché si deve porre rimedio. Risposta già pronta nel mazzo delle soluzioni. I giallorossi hanno mostrato più ardore agonistico e “voglia” di aggiudicarsi la posta in palio. Le feste incombenti hanno invece involontariamente infatuato qualche nostro beniamino. Vogliamo vedere se qualcuno si permette di obiettare qualcosa in materia. Cinque punti dalla prima e due dalla seconda. Quindici gare da disputare e ogni discorso aperto a più soluzioni.
La Spal è viva e vegeta. E poi… ci sono le maglie con il numero rosso. Qualcuno ieri ci ricordava che negli anni ’60 erano simili. Speriamo quindi che la storia si ripeta. Solitamente le parentesi, nella vita come nel calcio, si aprono e si chiudono a cicli. Se si lavora con attenzione e conoscenza della materia, si viene poi ripagati. Magari con fatica, e per il rotto della cuffia, ma la vita tante volte ama ripetersi. Passo dopo passo con la volontà di ritrovare quello che si era perso. Se sarà possibile si vedrà, per il resto diciamo che qualcuno ci sta provando. Rispolverando anche le vecchie maglie con il numero rosso… Che è il colore della passione…