DALLE MOZZARELLE BLU ALLE BUFALE (BIANCO)AZZURRE

In principio, e pure di recente, sono state sofisticazioni alimentari, veri e propri aborti di cibi transgenici, di pesche quadrate, mele marroni, carote violacee. Adesso lo stesso principio è stato trasportato al mercato, inteso come calcio non come raduno di bancarelle che vendono ortaggi o alimenti vari. Calciomercato che da sempre, per carità, è fatto di voci, di trattative che sfumano nello spazio di uno spriz, di chiacchiere che restano tali. Ma da quando internet ha fortuntamente moltiplicato l’informazione – e lo sappiamo bene noi de LoSpallino.com – ogni giorno c’è una bufala nuova venduta, come se non bastasse, a mo’di assoluta verità e garantita certezza. Solamente in queste ultime ore sono stati associate alla Spal dalla stampa e dai siti nazionali, non certo dal nostro sito e dai colleghi ferraresi che sulla materia sono invece assai informati, decine e decine di giocatori. Qualcuno è andato addirtittura a riprendere alcuni, però datati (!), articoli rispolverando giocatori sì seguiti dalla Spal ma mesi fa. Così, a leggere si scopre che la Spal comprerà di sicuro un esterno sinistro alto ma anche un centrocampista e pure un difensore e persino un attaccante. Vi risparmiamo la lunga, finta sfilza di nomi e cognomi ma la morale è: venghino lettori, venghino al gran ballo delle cazzate. Quelle che potete leggere o rileggere anche ora sui siti specializzati (!).
Del tema, sia chiaro, come è giusto che sia, anche sul nostro sito ci occupiamo spesso e pure volentieri. Cercando, però, di non incrementare il mercato delle bufale (bianco)azzurre. Per carità, ognuno è libero di fare quello che gli va e lo diceva, anzi lo cantava, molto prima di noi anche un certo, immenso Luigi Tenco. Ma poi, purtroppo, leggono pure i calciatori che saranno anche, come si dice sempre, dei professionisti, ma come è umano che sia si preoccupano, si interessano, si demoralizzano. Così, tanto per fare chiarezza una volta di più, eccoci qui a ribadire quelle poche ma, queste sì, assolute certezze. La prima: non è l’esterno sinistro offensivo la priorità dell’Ars et labor anche perché c’è un certo Smit in quella posizione, mica uno Statella qualsiasi. La seconda: dopo la sconfitta di Monza crediamo sia difficile che la proprietà abbia voglia di investire altri soldi e, onestamente, sarebbe assai difficile darle torto. La terza. Così come già scritto e riscritto, puntualizzato e ripuntualizzato dagli stessi dirigenti spallini si ritornerà sul mercato soltanto, ed esclusivamente, per sostituire eventuali e poco utilizzati partenti. E qui i nomi, e i ruoli, sono quelli dei soliti noti. Un centrocampista capace di sostituire Migliorini in caso di assenza di quest’ultimo: leggi Agnelli. Oppure un difensore se Ghetti (ma speriamo vivamente di no) chiedesse di essere ceduto oppure un attaccante se Meloni volesse cambiare aria (e anche qui speriamo di no): leggi Germinale oppure, ma in caso di cambio di modulo, Tulli, un giocatore, come ormai noto, che alla Spal piace ma che ora sarebbe difficilmente incastrabile nell’organico attuale. Poi, meglio ribadirlo, tutte le strade del mercato sono e restano imprevedibili e, giustamente, ognuno la vede a modo suo. Dipendesse da noi, infatti, ci limiteremmo (si fa per dire visti i tanti investimenti fatti fin qui) a un paio di nuovi ingressi magari prestando un altro dei giocatori meno utilizzati oltre al partente Zamuner. Ma, per fortuna dei tifosi spallini, nulla dipende da noi. Che, anzi, proprio per la rabbia sacrosanta accumulata ieri a Monza saremmo molto felici di vedere una reazione forte e vincente della nostra Spal anche così com’è oggi. Forte, cioè, e ancora in grado di raggiungere i suoi ambiziosi traguardi. Senza bufale, cazzate varie e, magari, anche arbitri così privi di buon senso.

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