PAVIA
Pop. 71.184 / alt. 77m s.l.m.
Posta sul fiume Ticino, Pavia affonda le due origini all’epoca romana. Fu capitale del regno longobardo e dal Medioevo è sede di una delle più importanti università italiane.
NAVIGAZIONE VERSO…
Stadio comunale Pietro Fortunati, Via Alzaia, 137
2:43 h – 257 km
IN AUTO
A13 Bologna-Padova (direzione Bologna).
Uscita A14 verso Milano-Firenze-Bologna-Borgo Panigale-Casalecchio
Proseguire su A1 (direzione Milano).
In prossimità di Piacenza, prendi uscita Piacenza sud verso Torino-Brescia. Proseguire su A21. Uscita Broni-Stradella (pedaggio: 14.30 €)
SS 617 Percorrere la tangenziale est in direzione di Via certosa.
COSA VEDERE
Pavia è una città “a misura d’uomo” da visitare a piedi. Il suo centro storico ha mantenuto l’impianto romano ed è facile riscoprire le testimonianze più importante della Pavia capitale di regno. L’accesso alla città avviene attraverso il Ponte coperto, detto anche Ponte vecchio, sul fiume Ticino; un ponte molto caratteristico, dotato di cinque arcate e completamente coperto con due portali alle estremità ed una cappella al centro. Il ponte fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale dai bombardamenti alleati, quindi demolito nel 1948. Un anno dopo si iniziò la riedificazione sul modello di quello precedente, anche se importanti modifiche furono attuate per migliorarne la viabilità.
Nel centro storico rinveniamo numerosi edifici religiosi, il Duomo di stile rinascimentale, e la Basilica di san Michele Maggiore, capolavoro di stile romanico-lombardo. Ma l’attrattiva di maggiore richiamo è la Certosa, un monastero cistercense a circa 8 km a nord del centro cittadino.
Dal portale www.itineranet.it/pavia è possibile scaricare audioguide in formato audio mp3.
PASTI
Il territorio pavese, per la sua posizione di confine costituisce un incontro di culture e tradizioni che ben si ritrova in una cucina così ricca e variegata. Riso, latticini e carne sono ingredienti essenziali di questa gastronomia. Il riso, ampiamente coltivato nel Pavese, vanta moltissime ricette, dal più tipico risotto alla Certosina, al risotto con le rane. Notevole è l’utilizzo degli animali da cortile su cui primeggia l’oca che trova posto in numerose preparazioni, la più popolare è l’oca con le verze. Non mancano brasati e bolliti serviti con la mostarda, oppure con la più classica peverada. La produzione di insaccati eccelle nel salame di Varzi, che si fregia della Denominazione di Origine Protetta. Tra i piatti storici va ricordata la zuppa pavese: brodo con uova e formaggio a cui si aggiungono fette di pane tostato.
Hostaria Il cupolone – Via Cardinale Riboldi, 2 – Tel. 0382 303519 (3.5 km dallo stadio)
L’osteria più antica di Pavia propone menù diversi per ogni stagione dell’anno.
Antica trattoria Ferrari – Via dei mille, 111 – Tel. 0382 539025 (4.5 km dallo stadio)
Cucina tipica pavese. Primi piatti a 8 euro, i secondi a 11 euro.
Osteria del naviglio – Via Alzaia, 39 – Tel. 0382 460392 (800 metri dallo stadio)
Cucina tradizionale lombarda