NOTARISTEFANO: “LOTTEREMO FINO ALL’ULTIMO PER LA SERIE B!”

CHE SPAL DOMENICA…”.  Il tecnico nasconde la formazione ma si sbilancia sul futuro della sua Spal: “Abbiamo tutti una voglia pazzesca di vincere, posso giurarlo. Ripartiamo senza timori dal secondo tempo giocato con la Cremonese. Il Pavia è pericoloso in contropiede e ha due ottimi attaccanti. La condizione fisica? Buona. Domenica, nel secondo tempo, abbiamo corso parecchio e i crampi li avevano loro. Il rombo a centrocampo? Lo faremo ma vediamo se già dopodomani. Locatelli dall’inizio? Può essere. Sul mercato non ho chiesto nulla”. Formazione: il recupero di Cipriani e Smit è quasi impossibile. Migliorini e Bedin si giocano una maglia. P. Rossi e Colomba in lizza per il ruolo di esterno sinistro offensivo. Meloni favorito per sostituire Cippo. Ma non sono da escludere altre novità.

Non ci vuole una grande fantasia per scrivere che il momento è particolare. La partita persa in quel modo a Monza alla ripresa del campionato con tanto di polemiche e squalificati e legittimi sospetti, il brutto primo tempo con la Cremonese, i fischi del pubblico, l’ultimo appuntamento con la vittoria datato quattro partite fa – era il 19 dicembre, stadio Paolo Mazza, uno a zero al Bassano – e poi il clima bello teso che finora non s’era mai respirato fuori e dentro la squadra, fuori e dentro la società, fuori e dentro lo stadio. La speranza è che sia stato, appunto, un momento di straordinaria follia ora già sopita e che la normale crisetta stagionale sia arrivata ora. Ora che alla fine del torneo manca ancora una vita. E chissà che la crisetta di cui sopra non sia già finita. Il campo dirà se i sogni saranno desideri e se la ritrovata serenità che manifestano tutti, in questi giorni, al centro di via Copparo e dintorni è uno stato delle cose che, speriamo anche qui, diventerà contagioso anche a tutto l’ambiente Spal.

E’ proprio quando i risultati e le prestazioni non corrispondono alle attese, infatti, che l’unità di intenti deve essere unità per davvero. Anche perché, sarebbe ovvio ma è meglio ribadirlo ancora una volta, il cammino è davvero ancora molto lungo, i punti in palio davvero ancora parecchi, le sorprese all’ordine del giorno davvero ancora inimmaginabili. A questo proposito le penalizzazioni piovute in settimana – e non finisce qui! – a guardarla con gli occhi degli inguaribili ottimisti consegnano, meglio: regalano, alla Spal una classifica più bella senza aver fatto nulla (leggi: due punti mangiati alla capolista, uno a Sorrento e Alessandria) e oltretutto decisamente migliorabile.

Per quanto riguarda gli altri argomenti settimanali, come sempre del resto, la lista è lunga come quella delle avvenenti signorine (in alcuni casi “ine ine”) che, a giudicare dalle intercettazioni telefoniche, frequentavano una certa casa di un certo personaggio famoso. Chiusa la parentesi, nel nostro consueto appuntamento settimanale con il tecnico spallino i temi da affrontare sono tanti e tutti, almeno calcisticamente, interessanti. Dagli ultimi risultati, appunto, alla condizione fisica della squadra. Dal miglioramento delle condizioni atletiche di Locatelli allo stato di salute di Cipriani e Smit. Dal ritorno dei non più squalificati Bortel e Migliorini alla possibilità di una variante tattica imminente. Dal buon momento del prossimo avversario, il Pavia, a varie ipotesi di formazioni. Giusto, però, cominciare da lontano.

 

Allora. Le polemiche e quella sconfitta, chiamiamola particolare, di Monza. Poi il pareggio interno con la Cremonese dopo il peggior primo tempo stagionale condito dai fischi del pubblico… Togliti subito il dente e spiega quello che sembra il momento più difficile in questo campionato.
“Mah, momento più difficile… Diciamo che i risultati sono meno positivi di quello che volevamo e ci aspettavamo. Però sono cose che succedono e abbiamo visto come… Ora tocca a noi, dobbiamo essere bravi a rimetterci subito in carreggiata”.

L’hai già detto tu e anche diversi giocatori. Con la Cremonese siete entrati in campo nervosi e impauriti e per quarantacinque minuti avete fatto malissimo. Si è anche capito che nell’intervallo, quelli che tu definisci sempre “i miei ragazzi”, abbiano avuto a che fare con un Notaristefano (quasi) mai visto. Le domande sono due. Perché quel nervosismo e perché hai dovuto sferzare la squadra?
“Sinceramente, prima della partita e durante la settimana avevo visto bene i ragazzi. Poi in campo si sono trasformati, li ho visti preoccupati, non parlerei di paura. Fatto sta che se sei appunto preoccupato il primo errore ti condiziona psicologicamente e diventa difficile. Nel secondo tempo, invece, abbiamo superato tutto. A loro ho detto soltanto: non siamo quelli che ho visto finora, non dovete aver paura di sbagliare. Non mi è capitato molte di doverli sferzare così. E’ successo un’altra volta in casa e basta. Ma la reazione è sempre stata ottima, quindi…”.

A nessuno di voi sono piaciuti certi cori, domenica scorsa, che hanno sorpreso anche i giocatori avversari (per la cronaca: tre calciatori della Cremonese hanno chiesto agli spallini il perché di quel clima). Ti chiedo solo se con la squadra ne avete riparlato e vi siete, come spero, detti di chiudere il discorso e di pensare soltanto a giocare e possibilmente a vincere…
“Ma no, non ci siamo nemmemo più tornati. In certi frangenti bisogna lasciar passare anche se si è più o meno d’accordo. Non dobbiamo farci condizionare, noi non dobbiamo avere momenti di debolezza. In trasferta ti insultano sempre ma devi stare concentrato su ciò che succede in campo, non su quello che avviene fuori”.

Ritorno all’argomento precedente. Non credi sia il caso di fare un appello al pubblico per chiedere, soprattutto ora, sostegno in cambio della promessa di lottare fino alla fine per l’obiettivo più importante.
“Io spero sinceramente che il pubblico ci sostenga, anzi sono convinto di questo. Non c’è bisogno di alcun appello. E’ interesse di tutti, anche della città, che si raggiunga il massimo traguardo”.

Domenica, a centrocampo, si è notata l’assenza di un regista qual è solo Migliorini nella Spal di oggi. A parte il fatto che non hai alternative di ruolo, potendo ritornare indietro schiereresti una formazione diversa?
“No ma per un motivo preciso. Domenica, in quel primo tempo, secondo me non c’era un problema di condizione individuale ma di tutta la squadra. Infatti, nel secondo tempo, tutti si sono spogliati di quei timori e hanno messo in campo forza e orgoglio, cosa che ci ha portato a essere aggressivi e intensi e a correre sempre”.

Parliamo proprio del secondo tempo. Che è stato tutta un’altra cosa. Locatelli ha cambiato la gara. Quando speri e credi di averlo al top?
“Al top manca ancora qualche settimana, ha bisogno di avere qualche partita nelle gambe. Conto molto su Thomas, oltre che per la classe indiscutibile averlo in campo dà tranquillità e serenità alla squadra”.

Con la Cremonese abbiamo visto un calo fisico generale. Forse è fisiologico ma alcuni giocatori, penso a Melara, Fofana, Battaglia, Giovanni Rossi e Coppola tra gli altri sono apparsi in grande difficoltà. Concordi?
“No, perché nel secondo tempo hanno corso tutti e mica poco. Quando non va il cervello non vanno nemmeno le gambe. Nella ripresa, ripeto, sono andati tutti come dannati e infatti tre giocatori della Cremonese avevano i crampi mentre da noi soltanto Fofana li ha accusati ma lui deve ritrovare il ritmo partita visto che è stato tanmto tempo fermo e può farlo solamente giocando”.

Onestamente, non ti preoccupa la condizione di Fofana visto che parliamo di un giocatore dal potenziale enorme sul quale puntavate e puntate ancora parecchio?
“Io non mi preoccupo. Fofa ha solo bisogno di allenarsi costantemente, senza soste, e di giocare per trovare la forma migliore”.

Non credi, allora, ci sia un problema di calo fisico in generale?
“Lo escludo, ma è ovvio che lavoreremo anche qui di più per evitare rischi del genere”.

Sconfitta a Monza, pari interno, fischi… Dal punto di vista del morale come state?
“Lo dico dal mio primo giorno a Ferrara. Noi dobbiamo mantenere equilibrio: Nessuna euforia quando si vince, nessuna demoralizzazione quando non si vince. Questo è importante e lo sappiamo bene”.

Come hai ritrovato la squadra martedì e che cosa vi siete detti?
“Beh, sai… il risultato condiziona sempre e noi volevamo vincere. Ma per come sono andate le cose, preferiamo pensare al secondo tempo per ripartire dalle cose buone. Su questo i ragazzi sono sempre disponibili e sono molto contento di questo. Dobbiamo migliorare sempre le nostre lacune”.

Alla ripresa degli allenamenti c’erano anche il Presidente Butelli, il Direttore Pozzi… Insomma, la società vi e ti è vicina…
“Sì, ma non è una novità. Sono sempre stati tutti molto attenti e molto vicini. E a noi fa molto piacere”.

Forse i fischi hanno fatto peggio ai nuovi e ai più giovani. Hai dovuto lavorare, dal punto di vista psicologico, soprattutto con loro?
“In questo senso sì, perché quest’anno è stata la prima volta e invece chi era alla Spal anche l’anno scorso i fischi li ha sentiti più volte quindi era già abituato. Qualche ragazzo nuovo o più giovane magari ha capito meno quel clima ma nessun dramma, noi pensiamo positivo e lavoriamo per migliorare. Sempre”.

A proposito di fischi. Una parte del pubblico, non da oggi, ti rimprovera di non far giocare questa squadra come è, o sarebbe, nelle sue potenzialità…
“Ehhhh, ognuno è libero di pensare come vuole, sono tutti allenatori ma qui entrano in ballo le frasi fatte e i luoghi comuni. Ognuno farebbe una formazione differente… Noi, io andiamo avanti per la nostra strada e basta”.

Dopodomani affrontate il Pavia. Sono parecchio indietro in classifica ma sette giorni fa meritavano di vincere addirittura in casa dello Spezia e hanno comprato due giocatori importanti come Puccio e soprattutto Eusepi. Non sarà così facile…
“No, ma continuo a dirlo da un bel po’. Non ci sono partite facili se non metti concentrazione, attenzione, se non giochi con il coltello tra i denti. Il Pavia domenica scorsa meritava di vincere e uno dei due rigori dati allo Spezia non c’era. E’ una squadra molto organizzata, quella lombarda, e con più qualità grazie ai nuovi giocatori”.

Avrai visto, con il tuo staff, la gara tra Spezia e Pavia. Impressioni sull’avversario, sui punti di forza e sul tipo di gara che vi aspetta?
“Si tratta di una squadra con due elementi davanti molto forti. Giocano parecchio corti e stretti, spesso dietro alla linea della palla e sono rapidi nelle ripartenze. In attacco, Ferretti ed Eusepi sono giocatori ottimi per la categoria”.

Parliamo di formazione. Secondo me questa volta non la indovina nessuno perché prevedo parecchie novità…
“No comment…”.

Anche dal punto di vista del modulo è lecito attendersi cambiamenti?
“Stiamo lavorando sul rombo perché abbiamo un giocatore molto importante come Locatelli che può far bene con questa disposizione. Confermo che giocheremo anche con il rombo ma non so se subito a Pavia”.

Il cosiddetto rombo sarà la costante con Locatelli in campo o dipenderà dalle partite?
“Dipenderà dalla partite”.

Locatelli dall’inizio. Sì o no?
(Ci pensa molto) “Potrebbe essere”.

Qualcosa hai già fatto intuire ma puoi spiegare meglio come pensi di variare il modulo con il fantasista dall’inizio?
“E’ molto semplice. E’ sempre un centrocampo a quattro con i due centrali non più in linea ma uno davanti all’altro e con gli esterni più stretti, Un 442 con il rombo. Si chiama così”.

Quanto credi che possa realmente darvi Locatelli anche dal punto di vista dell’imprevedibilità e della consapevolezza nei vostri mezzi?
“Molto, molto… L’entusiasmo di Thomas è coinvolgente anche nei ragazzi, lo vedo, lo percepisco.  E’ un luogo comune ma è così. Gli dai la palla e la metti in banca. Ha intuizioni geniali e dà serenità a tutti. E’ un giocatore vero sempre al servizio dei compagni. E’ un ragazzo molto umile nonostante la carriera che ha fatto”.

A Pavia riavrai a disposizione Migliorini e Bortel. Partiranno titolari?
“Vedremo… Abbiamo ancora una giornata di allenamenti e non si sa ancora se Smit e Cipriani ci saranno. Decideremo soltanto all’ultimo”.

E’ possibile un turno di riposo per i giocatori meno in forma?
“Tutto è possibile. Cerco sempre di mettere in campo la formazione che fornisce più garanzie per la  partita in programma e per le nostre condizioni”.

Cipriani e Smit. Sensazione non ci saranno.
“Vedremo anche qui. Oggi Cippo ha qualche possibilità in più ma è difficile che possa farcela”.

Vabbé, mi arrendo. Spareremo una formazione a caso o quasi… basta che poi la Spal vinca! Scherzi a parte, gli ultimi risultati e le ultime penalizzazioni alle quali ne seguiranno altre ribadiscono che avete tutto il tempo per raggiungere il sogno che non nominiamo. In questi giorni ho scritto che il vostro principale avversario siete solo voi. Tu che cosa ne pensi?
“Che sono d’accordo ma vale per tutti, anche per quelle squadre più indietro in classifica. Bisogna sempre affrontare l’avversario conoscendo i suoi lati negativi e cercando di evidenziarli ma con la voglia di imporsi soprattutto in questa categoria. Mai fare la partita sull’avversario! Noi abbiamo qualità, se mettiamo anche il resto siamo a posto. Dipende sempre da te, altrimenti parti perdente”.

Dando un’occhiata alla classifica, tu lo dici dall’inizio della stagione ma mai come domenica scorsa i risultati sembrano darti ragione. E’ un girone di ritorno ricco di sorprese. Le prime hanno perso, Alessandria e Spezia pareggiano in casa…
“Sì, in genere il ritorno è storicamente più difficile per le prime anche contro squadre di bassa classifica. E pure quest’anno è così, e persino per uno squadrone come il Novara dell’anno scorso. Noi dobbiamo cercare un trend contrario come abbiamo fatto l’anno scorso. E’ successo anche al Padova due anni fa, per fare un esempio. Chi è più indietro fa più punti ma ci sono delle eccezioni noi vogliamo essere, appunto, un’eccezione”.

Questa settimana le penalizzazioni vi hanno fatto un bel regalo. Credi sia giusto che certe dimenticanze vengano equiparate, per esempio, ai mancati stipendi? Ed è logico che arrivino con sei mesi di ritardo?
“No, non è giusto e non è logico. E’ brutto gioire delle disgrazie altrui ma è successo anche a noi di essere penalizzati. Certo, con i problemi economici e con la crisi che c’è, queste mancanze sono marginali. Siccome arriveranno altre penalizzazioni vedremo un campionato pieno di asterischi”.

Non pensare di cavartela senza una domanda sul mercato. E’ ancora tutto fermo. Qui su Lo Spallino.com abbiamo scritto che un altro centrocampista d’ordine vi manca. Non ti chiedo una lista di nomi o di ruoli ma almeno se hai chiesto qualcosa alla società… Agnelli, per esempio…
“Io non ho chiesto niente”.

Di solito i giornalisti tendono sempre a sparare e a rafforzare un titolo. Facciamo così: daccelo tu un titolo. Tipo: La fiducia di Notaristefano. Sottotitolo: “Lotteremo fino alla fine per la serie B”…
“Questo è assolutamente vero. Noi metteremo sempre in campo quella voglia e quella determinazione per toglierci delle belle soddisfazioni. Assicuro, anzi giuro col sangue, che abbiamo  tutti una voglia pazzesca di vincere e non una singola partita. Vada per quel titolo. Come si dice? Visto, si stampi”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL 4132
Ravaglia, Bortel, G. Rossi, Migliorini (Bedin), Zamboni, Battaglia, Melara, Locatelli, Fofana, P. Rossi (Colomba), Meloni.
All.: Notaristefano.
A disp.: Capecchi, Ghetti, Pallara, Bedin (Migliorini), Coppola, Colomba (P. Rossi), Corsi.

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