IL GHIACCIO, IL PICCONE E LA TRANQUILLITA’

Ghiaccio nei campi. Sole che fa capolino per un nuovo giorno… Freddo quasi polare per testimoniare che anche da questa parte dell’Italia l’inverno non scherza. A Ferrara la nebbia fa parte della quotidianità, ma anche in Lombardia non si scherza. La domenica si apre con la speranza che sia finalmente un giorno diverso. Quello che dovrebbe portare a un pomeriggio in cui non si resti di “ghiaccio”… Invece all’alba della gara, dopo solamente due giri di orologio pari ad un paio di minuti, succede quello che tutti non volevano… la Spal diventa veramente di “ghiaccio”. Glaciati da un gol a freddo di Eusepi.
Incapaci poi di reagire come si doveva. La manovra era fluida ma le conclusioni hanno latitato. I numeri come sempre sono lapidari e alle 17 di ieri ci siamo ricordati che da un mese il motore sembra ingolfato e non gira a dovere.
Vittoria, mia bella, dove mai sei finita? L’ambiente è quindi diventato saturo di accuse a questo o quello. Il “ghiaccio” sempre più impenetrabile… Nell’era della difficoltà, con i calciatori stretti nella morsa di questi cubi di acqua ghiacciata, si deve per forza pensare al passato. Serve un picconatore, e forse anche un altro. Ci si deve liberare immediatamente da questa situazione di pericolo in cui la squadra è caduta da quattro partite. Il povero, grande o come volete Voi, senatore Francesco Cossiga, all’alba della nuova Repubblica, trovò nel piccone l’arnese indispensabile per far capire di che pasta era allora fatto… il Presidente della Repubblica Italiana. Gli uomini del piccone ci sono nell’organico della Spal. Devono per primi proprio loro liberare i compagni di squadra da questa situazione, e poi gli altri parteciperanno con il loro contributo a liberarsi da questo “ghiacco” freddo e inaspettato in cui sono finiti. Praticamente fuori strada rispetto a quella via maestra in cui erano stati fino a poche domeniche fa. I due picconatori maestri ieri erano fermi ai box. Cari Cipriani e Smit andate a comprarne uno a testa, di picconi. Se ne trovate un altro passatelo a Coppola che ieri sedeva in panchina. Liberate immediatamente tutti gli altri compagni dalla sfera di… ghiaccio. Sgretolato il tutto, il sole potrebbe tornare anche immediatamente. Chiunque può sollevare dubbi riguardanti la tattica, la formazione e quanto ritiene più opportuno ma ci deve essere più ardore e decisione agonistico in campo. Il nostro “piccone” ha questa caratteristica caratteriale. Non vuole per nessun motivo essere un’arma impropria.
Sempre tranquillità nei modi, pensieri e nelle fasi delicate dell’attenzione che porta ad ogni decisione finale. Restando nel mondo dell’imprenditoria del calcestruzzo… “calma e gesso”. Se vi fa piacere tramutatelo nel Vostro dialetto. In quello bresciano ha una fonica baritonale. E quindi porta un certo peso di potenza. Ti dà un senso di sicurezza.
Noi che siamo solamente dei muratori del sistema ci piace ricordare che “per costruire serve del tempo”. Mentre se uno decide di distruggere con un colpo di gru “tutto si sgretola in pochi minuti”. La fortuna della Spal è palese. La altre hanno contribuito con i loro risultati alterni a mantenere la squadra sempre al terzo posto. Un aiuto non indifferente è arrivato pure dalle penalizzazioni. Il Gubbio, però, ha preso decisamente il largo. Roba da freccia con sorpasso sull’autostrada.  
Si deve aggiustare la mira e il quadrante. Serve la conclusione dell’opera con le “finiture” dopo il “piccone”. Lì, nel loro studio (spogliatoio), fra capo cantieri, operai specializzati e non, si deve concludere quanto iniziato ad agosto nel modo migliore. I panni sporchi li portiamo poi tutti insieme nella nostra lavanderia. C’è tutto per concludere al meglio le prossime tredici gare. Serve indiscutibilmente tranquillità. E, se ci è permesso, ardore caratteriale. Poi, invece del ghiaccio ormai sgretolato dal “piccone”, saranno tutti i vari problemi attuali a dissolversi da soli…

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0