LA PROMESSA DI CIPPO: “RIVEDRETE LA VERA SPAL”

L’INTERVISTA. Il bomber rassicura l’ambiente: “E’ soltanto un momento difficile dovuto a un fisiologico calo fisico. La sosta ci voleva. Non abbandoniamo alcun traguardo. Il modulo a rombo? Non c’entra e comunque lavoriamo per cambiare anche durante la partita. Il tecnico? Noi siamo tutti con lui, è uno dei migliori che abbia avuto nella mia carriera”.

Il misero bottino conquistato nelle prime tre gare del 2011 ha fatto alzare il livello di guardia in casa Spal, che per proseguire la corsa verso la serie B deve invertire decisamente la rotta già a partire dalla gara dopo la sosta, col Lumezzane. A fare il punto della situazione in casa biancazzurra non è un giocatore qualsiasi ma il bomber Giacomo Cipriani. Con lui analizziamo a trecentosessanta gradi il momento delicato della formazione di Notaristefano.

Che cosa succede e come si esce da questa situazione?
Nel corso di una stagione è normale che si attraversino momenti brillanti e altri in cui prevalgono le difficoltà. Purtroppo a causa di episodi sfavorevoli e sfortunati, penso a Monza e Pavia, abbiamo perso un po’ di quella fiducia nei nostri mezzi che era stata l’arma in più della Spal nel girone d’andata. La squadra ha inoltre evidenziato un sensibile calo fisico, fisiologico dopo tanti mesi giocati al massimo: in questo quadro la sosta è calzata a pennello, ci permette di staccare un attimo la spina e recuperare le energie necessarie per riprendere la marcia verso il traguardo che ci siamo posti”.

Nelle ultime gare è stata evidenziata una certa difficoltà a raggiungere la via del gol… Che partner vorresti al tuo fianco?
Non penso sia un problema quello del gol: quando le cose girano male tutto diventa difficile, in ogni zona del campo. E’ innegabile che nelle ultime uscite non siamo riusciti a creare quella mole di gioco che aveva contraddistinto la Spal di inizio stagione, che permetteva a noi attaccanti di avere diverse opportunità nel corso di una partita. Credo, anzi, che chi è stato impiegato, anche se ha giocato meno di altri, abbia dato un buon contributo. Non esiste un partner ideale: la storia di questa stagione insegna che possiamo giocare bene e andare in gol facilmente a prescindere da chi scende in campo”.

L’arrivo di Locatelli ha fatto propendere Notaristefano per l’utilizzo del rombo a centrocampo, che cosa ne pensi?
Si tratta di una delle tante soluzioni tattiche che possiamo adottare: non penso che il mister si fossilizzi sul rombo. Anche a seconda degli avversari che andiamo ad affrontare potremo decidere di cambiare modulo, o anche nel corso della stessa partita, avendo giocatori versatili e duttili. E’ logico che giocando col trequartista si perde un po’ di spinta sulle fasce laterali: specie Melara sulla destra non sfrutta in pieno le sue qualità, ma può fare anche l’interno destro, e comunque, ripeto, vedrete che Notaristefano riproporrà presto anche il 442 di inizio stagione, il modulo poi è l’ultimo dei problemi”.

Molti in questi giorni chiedono la testa del mister. Potrebbe servire a dare una scossa all’ambiente?
”Assolutamente no. La squadra è compatta al fianco di Notaristefano, e cambiare guida tecnica in questo momento non farebbe che peggiorare le cose. Ho ormai una certa esperienza e posso assicurare che il mister è uno dei migliori che abbia avuto in carriera: inoltre gli devo tanto a livello personale, per avermi risollevato dopo un momento difficile. Purtroppo quando nel calcio i risultati non vengono la colpe cadono sempre sull’allenatore, un malcostume che proprio non capisco. Garantisco che siamo uniti per uscire da questa situazione e regalare ai ferraresi quelle soddisfazioni che ormai mancano da troppo tempo”.

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