11 gennaio 1970
SPEZIA-SPAL 0-1 (Dalle Vedove)
Giorgio Fogar si era formato nel proficuo vivaio monfalconese guidato dall’esperto Narciso Zeleznich, riuscendo a esordire in prima squadra non ancora ventenne e contribuendo alla promozione del Monfalcone in serie C. Messosi brillantemente in luce, a fine campionato fece il grande balzo con destinazione Milano perché Gipo Viani, all’epoca santone del calcio rossonero, ne aveva imposto l’acquisto. Nel primo anno con la maglia del Milan, pur essendoci grandi campioni come Altafini, Liedholm, Schiaffino e Danova, disputò cinque gare in serie A. Fra l’altro partecipò al Torneo di Viareggio vincendolo con i vari Trebbi, Salvatore, Trapattoni e Pelagalli.
Il campionato successivo lo vide in prestito in serie B con la maglia del Brescia ma, causa un infortunio, non tutto andò come sperato: appena cinque gare e cessione a Barletta. Poi, dopo l’esperienza in Puglia, sempre in C, a Grosseto, dove in ventinove partite segnò otto gol. Finalmente, nell’estate del 1963, tornò in B con i rosanero palermitani, in Sicilia rimase tre anni e, grazie agli allenatori Szekely e Achilli, nel triennio segnò tredici reti in ottantuno gare. Conclusasi positivamente l’esperienza siciliana, nel 1966 arrivò in Emilia con la maglia granata della Reggiana dove trovò come allenatore il bravo Romolo Bizzotto. I tre anni a Reggio Emilia sarebbero stati ottimi se non si fosse messo in mezzo un serio infortunio che lo costrinse a stare lontano dai campi per un lungo periodo e, non a caso, a fine campionato scese di categoria, in C con la Spal. Giorgio Fogar a Ferrara dimostrò di essere un buon attaccante di manovra, con ottimi fondamentali, rapido nei movimenti e nello scambio corto.