La cura Remondina ha consentito alla Spal di ritrovare, nelle ultime prestazioni disputate, quella compattezza che le ha permesso di giocare alla pari contro avversarie titolate. Quella che però ancora latita in casa biancazzurra è la concretezza in fase offensiva, la continuità realizzativa, che permetterebbe di sbloccarsi alla voce vittorie. Uno dei superstiti dalla falcidia di infortuni, che ha decimato il reparto offensivo è Angelo Corsi. Che nonostante abbia l’attenuante di essersi adattato a tutti i ruoli offensivi per necessità, ancora non è riuscito ad andare a segno.
“E’ vero, per questo non sono pienamente soddisfatto del mio rendimento. Sono convinto di poter dare molto di più”.
Con l’arrivo di Remondina in panchina e il conseguente cambio di modulo sono aumentate le tue possibilità di impiego…
“Sì, il cambio di modulo da più possibiltà di essere schierati agli esterni offensivi. L’allenatore predilige un attacco composto da una torre centrale e da due ali capaci di rendersi pericolosi in fase offensiva e di aiutare in fase di ripegamento”.
Più in generale inizia a vedersi qualche beneficio. Condividi?
“Miglioriamo partita dopo partita, assimilando sempre maggiormente gli insegnamenti del nuovo tecnico. Ora siamo più compatti e subiamo meno oltre a essere più determinat, come è accaduto contro il Sud Tirol, quando da una situazione molto complicata abbiamo avuto la forza di reagire rimontando il punteggio”.
Il 433 ti consente di esprimerti nel tuo ruolo naturale…
“Sì, anche se da quando sono alla Spal sono stato impiegato in tutti i ruoli offensivi, la mia posizione preferita è quella di esterno alto. Ma, ripeto, qualsiasi compito mi chieda l’allenatore, e qualsiasi ruolo mi venga assegnato, mi impegno al massimo per svolgerlo al meglio delle mie possibilità”.
Impegno, spirito di sacrificio, ma la fase offensiva è ancora al di sotto delle aspettative. Perché?
“Ci applichiamo quotidianamente in allenamento per migliorare in questo fondamentale, il mister ha predisposto allenamenti specifici per consentirci di trovare la porta avversaria con più frequenza. Certo, dipende molto da noi attaccanti, siamo noi a dover progredire e cercare di limitare al minimo gli errori, anche se in alcuni frangenti ci è mancata anche la fortuna”.
I tifosi sono delusi per l’ennesimo campionato al di sotto delle aspettative…
“Siamo consapevoli di deluderli e li sentiamo sempre vicini nonostante ultimamente abbiamo fornito loro poche occasioni per esultare. Questo è il rammarico più grande per noi”.
Domenica prossima avete l’occasione per dare loro una meritata soddisfazione. Sarai stato informato del fatto che la partita contro la Reggiana, a Ferrara non è una partita come le altre, vero?
“Non è solo una questione di soddisfazione ai tifosi, che meriterebbero senza ombra di dubbio; sbloccarci contro i granata, conquistando tre punti, potrebbe consentirci di riaprire scenari diversi per questa ultima fase di stagione, oltre che ricaricarci moralmente”.