Premessa d’obbligo. Questa intervista l’avevamo realizzata qualche giorno fa e l’accordo con Amedeo Benedetti era di pubblicarla ad accordo con la Spal messo nero su bianco. Poi le cose sono cambiate e, nonostante avessimo già scritto che i procuratori del ragazzo lo spingevamo lontano da Ferrara, lo stesso Benedetti ci aveva assicurato di aver scelto la Spal. E invece no, hanno vinto i procuratori, evidentemente, e così questo terzino a livello giovanile uno dei prospetti più interessanti del panorama nazionale stando a quanto dicono gli addetti ai lavori finirà a Pisa. Ecco, comunque, l’intervista con le parole di oggi di Benedetti (che mercoledì scorso era a Ferrara con i suoi procuratori per incontrare Pozzi, incontro che si sarebbe concluso con una stretta di mano!) ovviamente imbarazzato, inesperto delle cose di calcio (chiamalo calcio…) a spiegare che: “Mi dispiace ma non decido io”.
Per sentire le due campane abbiamo chiesto anche al diggì spallino, Pozzi, un commento: “Sì, è vero, mercoledì scorso ci siamo incontrati. Il ragazzo chiedeva garanzie perché preoccupato dal fatto che la Spal l’anno scorso ha avuto problemi a pagare regolarmente gli stipendi. Ci stava ed è per questo che gli abbiamo dato le garanzie necessarie. Dopo una lunga chiacchierata, davanti a testimoni, gli ho chiesto se potevo considerarlo uno dei nostri. Risposta sua: sì. Oggi dico che Benedetti può andare dove vuole, chi si comporta così prima di cominciare non può venire alla Spal. Anzi, scrivete pure che è un omuncolo e che mi meraviglio pure dei suoi procuratori!”.
Allora, Amedeo, sei consapevole dei giudizi positivi che circolano su di te?
“Beh, meglio non stare troppo ad ascoltare quello che dicono gli altri anche se fa piacere quando si parla bene, vuol dire che qualcosina di buono è stato fatto anche se la strada per raggiungere certi livelli è lunghissima, ancora. Non sta a me giudicarmi, quello lo faranno il campo e i miei prossimi tifosi”.