Sarà perché lui i riflettori li ha sempre odiati e anche adesso, se potesse, staccherebbe la spina dal mondo e si dedicherebbe solo alla fidanzata e al suo amato Kiwi. Sarà perché l’educazione, la disponibilità, il rispetto per tutti e quel suo puro e genuino imbarazzo nel sentirsi sotto la lente di ingrandimento dopo prove eccellenti che vanno ad aggiungersi al suo non andare mai oltre le righe in qualunque contesto, ha sancito più di un semplice legame di passaggio con questa città. Il suo approdo a Ferrara ha saputo di scelta di vita ancor prima di scelta professionale.
Sarà che un Paolo Rossi con una maglia diversa da quella biancazzurra proprio non riesci a vedercelo. O semplicemente non vuoi. A undici partite dalla centesima gara, dopo quattro stagioni vissute con la Spal e sette gol, l’umile soldatino sembra a un passo dall’addio. Troppa la distanza tra domanda e offerta, si dice. Troppo grande il sacrificio che la società gli chiede, dirà il suo procuratore.