MERCATO. E’ IL CENTROCAMPISTA CENTRALE DELLA JUVENTUS CASTIGLIA (EX VIAREGGIO) L’UNICO, VERO OBIETTIVO

Ha da passà il Ferragosto. Dopo quella data il tecnico Vecchi e la società faranno il punto della situazione per quanto riguarda il mercato. Secondo quanto già detto dallo stesso allenatore e dal club se ci sarà la necessità di intervenire qualcosa si farà. Contrariamente a quanto può sembrare dall’esterno – ma anche queste sono cose che mister “Sam” Vecchi ha già detto a LoSpallino.com – il reparto avanzato non verrà potenziato, o almeno non è una priorità intervenire per rimpolpare il parco attaccanti. Che sono solamente tre, è vero, ma Vecchi, in caso di bisogno, pensa a moduli alternativi al 442. Due, per la precisione. Il 4411 e il 4231. Moduli che sfrutterebbero al meglio i diversi giocatori offensivi, anche se centrocampisti, che la Spal ha nel suo organico. Da Paolino Rossi a Taraschi, da Melara a Laurenti. Ecco perché le priorità del mercato spallino sono altre.
La prima, la più pressante e probabilmente anche la più imminente, riguarda il centrocampo. La Spal, oggi, ha quattro giocatori. Agnelli, Bedin, Migliorini e Pallara in rigoroso ordine alfabetico. Qui la valutazione logica, forse maturata dopo la saggia decisione di mandare Laurenti a giocare sei mesi fa, vorrebbe il prestito di Pallara a un club che possa valorizzarlo per riportarlo poi a casa pronto come è appunto successo con l’esterno ora in rosa. Conclusa questa operazione, senza dimenticare che devono ancora trovare squadra Belleri e Meloni, il Direttore Generale Pozzi dovrebbe accontentare Vecchi che in mezzo un “mastino” lo vorrebbe eccome nonostante le ovvie dichiarazioni alla stampa tutta. Un giocatore che abbia forza e tecnica e possa a quel punto completare un reparto che senza Pallara sarebbe sicuramente corto.
Pozzi smentisce, Vecchi glissa ma ci risulta che un occhio al mercato sia stato messo e non da oggi. Avrebbe potuto ritornare a Ferrara Braiati, spallino vero e giocatore ancora integro, ma l’operazione  richiedeva il sacrificio di Melara che, invece, Vecchi non vuole assolutamente mollare e fa bene. Così, in gran silenzio, la società e il tecnico hanno dato un’occhiata in giro. Piaceva molto, a inizio estate, Julian David Magallanes, classe ’86, centrale di centrocampo del Cittadella sul quale, però, il club veneto punta per affidargli le chiavi del centrocampo. Per quanto riguarda gli svincolati, invece, il mercato offre poco per il tipo di giocatore che alla Spal serve. Cerca e ricerca, alla fine il nome buono è quello di Luca Castiglia, classe ’89, cartellino della Juventus e lo scorso campionato titolare e punto di forza del Viareggio. Una curiosità: il Presidente Butelli lo ha visto giocare in una delle ultime partite di campionato e ne aveva tratto un’ottima impressione tanto che sul suo taccuino di… ex non esperto di calcio lo stesso Castiglia insieme con il terzino Brighenti fanno ancora bella mostra. Poi il nome del centrale di Cuneo era finito in un cassetto fino a questi giorni, fino a quando le varie partite amichevoli disputate fin qui non hanno riportato in cima alle necessità quella di ingaggiare un nuovo centrale di centrocampo, meglio ancora se in età da contributi com’è Castiglia.
La scheda del calciatore racconta di un centrocampista dalle grandi prospettive e da un piccolo ma intenso passato. Castiglia è nato a Ceva (Cuneo) il 17 marzo 1989. A diciassette anni è già, anche se non a tempo pieno, in prima squadra nella Juventus, dopo aver militato nella formazione Primavera vincendo il campionato di categoria. Il 27 gennaio 2008 debutta in panchina a Livorno dove i bianconeri di Ranieri si impongono per 3-1. L’anno dopo il ragazzo, ancora giovanissimo, è uno degli artefici del successo juventino nel Torneo di Viareggio. Nel luglio 2009 finisce in prestito al Cesena, in serie B, ma un infortunio lo penalizza e trova pochissimo spazio. Ritornato alla Juventus nel gennaio 2010 (alla fine, nelle varie parentesi con la prima squadra, “firmerà” due presenze in campionato con i bianconeri e una in Champions League sostituendo un certo Pavel Nedved!), viene girato in prestito alla Reggiana in Prima Divisione dove colleziona sette presenze. Poi, nello scorso torneo, la definitiva consacrazione nel Viareggio di Scienza (ora al Brescia in B) dove Castiglia è il faro del centrocampo e mette insieme trenta gare e due gol. Si tratta di un centrale classico che, per fare un esempio “spallino” ha caratteristiche tecniche più simili ad Agnelli che a Migliorini anche se fisicamente è più simile a Bedin dall’alto dei suoi centottantacinque centimetri per settantatrè chili. Corsa, interdizione, inserimenti, forza, un bel lancio e piedi buoni: sono queste le caratteristiche principali di Luca Castiglia.
Per quel che riguarda il resto del mercato spallino non dovrebbero esserci novità a meno che, ma soltanto più avanti, il mercato non offra un’occasione grossa per la quale valga la pena fare un sacrificio. Se succederà riguarderà sicuramente e soltanto un centrale sui venticinque, ventisei anni. Difficile che sia quel Massoni che tanto piaceva alla Spal ma che, evidentemente, piace anche al suo Sassuolo visto che finora sta disputando da titolare tutte le gare del precampionato con i neroverdi.

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