L’ANALISI A MENTE FREDDA. HAI VISTO MAI CHE DIVENTI L’ANNO DI LAURENTINHO

Basta poco per capire che quella scesa in campo contro il Treviso per la prima di stagione è la Spal di Laurentinho (al secolo Gianluca Laurenti), astro nascente a strisce biancazzurre in grado di fare un po’ il Del Piero e un po’ lo Jairzinho di brasiliana memoria. Una Spal ben schierata, forse anche ben pensata, fatta di necessità ma anche di virtù. Sembra piu ordinata, piu stabile della precedente “release”, a differenza di Ens e Remondo, Vecchi di sicuro sa cosa vuole, vedremo se avrà gli uomini giusti per parlare la lingua calcistica che ha in testa. Del resto questo sembra un anno dove puoi inventarti di tutto, terzini che diventano mediani, intoccabili che scaldano la panca, brasiliani del Po, insomma il fine, apparentemente turistico si dice, giustificherà ogni mezzo purché, per una volta, si finisca l’anno superando le aspettative. Niente primedonne, spogliatoio a prova di bomba, “only good fellas”, insomma Pozzi ha lavorato bene, certo non ha consegnato una rosa fisica al “bell’uomo” bergamasco ma chi poteva prevedere che il sud avrebbe traslocato addirittura nel girone A (diabolico Macalli)? Venendo alla partita sono poche le cose da estrapolare in questa calda e umida serata. Arma si vede solo in un’occasione ma fa ululare la curva, Agnelli lancia in profondità meglio di Migliorini ma se non fa fallo fatica a incidere in mezzo al campo, Melara continua a farcela vedere e ogni tanto anche annusare ma salvo il gol (bello e fortunato) non ce la vuole ancora dare continuativamente. Diciamo anche che abbiamo due coppie di doppioni. Miglio e Agnelli infatti sono uguali ed Arma con Mendy, pur non somigliandosi, non sembrano avere geometrie possibili. O uno o l’altro insomma, almeno adesso… Bedin e Marconi quindi possono tirare un respiro di sollievo.
Poi, di sicuro, per Laurenti si deve trovare lo spazio anche se Vecchi forse sta ancora pensando dove: destra, sinistra o centro dietro le punte? Prove tecniche in corso. Certo il ragazzo è d’oro ma va mandato in campo negli spazi giusti perché non è straripante fisicamente…
Per il resto aggiungo che non sono partite in cui valutare la difesa, ad esempio, nemmeno se uccella qualcosa di troppo, quindi salvo Vecchi e aspettiamo a dire, anche se l’impressione iniziale è mista (per me saranno comunque solo Beduschi, Pambianchi e Zambo che se la giocheranno). Un’ultima considerazione sempre di getto, troppi i cross sbagliati per avere altro che due torri in area, ma come direbbe Mazzone ci si mette meno a raddrizzare un cross che a trovare qualcuno che ne sappia fare…

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