CONSIGLI E PARERI DEI TIFOSI. LA PRIMA PUNTATA DI UNA NOSTRA NUOVA RUBRICA A CADENZA MENSILE

Inauguriamo oggi una seconda sezione della nostra nuova rubrica “La zént i dis” che la domenica, in maniera ironica, tasterà il polso dei tifosi spallini e racconterà i loro sentimenti durante la partita. In questa sezione curata da Giulia Manfredini, una delle nuove firme de LoSpallino.com, invece, faremo con cadenza mensile il giro della città e della provincia in cerca di pareri, commenti e consigli spallini. Ecco i primi.

MAURO MANTOVANI. 57 ANNI, PENSIONATO, VOGHENZA (FE)
“Seguo la Spal tramite articoli sportivi sui giornali, in particolare sulla Nuova Ferrara e in televisione grazie al programma di Telestensed del lunedì sera. Ho alcuni amici spallini che mi tengono informato sull’andamento della squadra. Non sono un fanatico, ma mi piace seguirla e, in quanto ferrarese, è la mia seconda squadra del cuore. Allo stadio non sono mai venuto perché non amo i tifosi che lo popolano e che, a parer mio, hanno ben poco dell’atteggiamento sportivo che invece dovrebbe caratterizzarli. Ciò che più si nota di questa squadra solitamente sono la buona partenza e le ottime aspettative che i giocatori danno ai loro tifosi forse illudendoli in una possibile promozione a cui segue però un crollo a metà campionato che demoralizza e delude tutti, da quelli più affezionati a quelli meno. Ciò che posso consigliare alla società affinché la Spal venga conosciuta e seguita è abbassare il costo delle entrate e incentivare la presenza di tifosi tramite pullman gratuiti per le trasferte. Penso che ciò che davvero la Spal dovrebbe fare è credere molto di più in se stessa e nelle proprie possibilità e dimostrare al tifoso spallino un impegno continuo. Forse, così facendo, ci si potrebbe affezionare molto di più a questa squadra che può ancora dare tanto e iniziare a seguirla con passione”

MICHELE POTENZA. 17 ANNI, STUDENTE, POGGIO RENATICO (FE)
“Cosa ne penso della situazione attuale della Spal? So che la società ha voluto puntare su una squadra caratterizzata particolarmente da ragazzi giovani per riuscire a ottenere la tanto attesa promozione. Tuttavia visto il campionato per nulla facile non si possono avere grandi aspettative e soprattutto immediate su una squadra che deve ancora crescere e imparare tanto. E’ quasi una contraddizione quella di formare una squadra basandosi su giovani calciatori e sperare che questa possa finalmente arrivare alla serie B, tenendo presente che ci sono tante squadre che vedono la presenza di giocatori di esperienza che possono realmente fare la differenza. L’anno scorso sono andato a vedere qualche partita della squadra biancazzurra allo stadio e ciò che ho notato è un’ottima partenza sostenuta da una tifoseria contenta di vedere un bel gioco che poi si è demoralizzata nelle successive sconfitte. Forse questo potrebbe aver influito anche sul morale della squadra. Ciò che mi aspetto dal prossimo campionato è una Spal forte e coesa che si alleni e possa diventare garanzia di una futura ascesa. Un consiglio che posso dare alla società è quello di non puntare direttamente alla promozione per evitare di creare troppe pressioni ai giocatori e illudere i tifosi, partire con calma è la cosa migliore in questi casi. Una possibile iniziativa potrebbe essere quella di ingaggiare un calciatore della serie A anche con qualche anno in più che possa avere un po’ di esperienza e possa fare pubblicità alla squadra e alla città”.

LORENZO BRUNELLI. 23 ANNI, FABBRO, FERRARA
“Allo stadio non sono mai andato perché il calcio non è uno tra i miei sport più seguiti, tuttavia penso che in un futuro, se mai si dovesse raggiungere la promozione in serie B e si iniziasse a giocare con impegno e passione, verrei volentieri a vederla e a fare il tifo. Qualche suggerimento da dare alla squadra e alla società? Un consiglio che posso dare alla società è quello di provare a cambiare le tattiche di gioco, tentare un’innovazione per poter raggiungere un miglioramento. Alla squadra direi invece di non arrendersi al primo ostacolo ma di continuare a lottare per raggiungere il proprio traguardo”.

MANUELE DUNELLI. 29 ANNI, STUDENTE, POGGIO RENATICO (FE)
“Conosco la Spal grazie ad amici, tifosi spallini, che la seguono allo stadio. Nel passato sono stato anche io un simpatizzante della squadra ferrarese, andavo qualche volta al Paolo Mazza e mi divertivo nel vedere belle partite con giocatori che davano il massimo per raggiungere dei risultati. Ora però ho perso interesse nei confronti del gioco del calcio in generale e penso riuscirei ad appassionarmi nuovamente solo nel vedere una Spal giocare in serie B o scontrarsi con squadre più blasonate. Un suggerimento da dare alla società è quello di organizzare più incontri tra tifosi e giocatori perché ciò potrebbe incentivare un maggiore interesse a seguire le vicende della squadra”.

PAOLO SANDONATI. 24 ANNI, STUDENTE, FERRARA
“Cosa penso della situazione attuale della Spal? Ritengo che ci sia poca chiarezza a livello societario e anche di programmazione e costruzione della rosa. Ciò che mi aspetto dal prossimo campionato è una Spal che dia il massimo in ogni partita e onori la maglia biancoazzurra. Spero si possa fare un buon
campionato, anche se la squadra è molto giovane e quindi non si potranno ancora avere grandi aspettative di promozione. L’obiettivo sarà quello di salvarsi il prima possibile e poi si vedrà. Qualche consiglio? Beh, come vorrebbero tutti i tifosi di una squadra di calcio che amano, ogni domenica
avere tante emozioni e poter assistere a un buon gioco, spronando i giocatori a dare il massimo.
Per ora l’abbassamento degli abbonamenti è stata una buona iniziativa, però sono troppi anni che a Ferrara non si vince e non ci si diverte più come un tempo. Se poi si aggiungono le nuove leggi negli stadi, i biglietti nominali, le code interminabili alle biglietterie (ecco, aprirei più biglietterie sotto la curva nelle partite di campionato), la tessera del tifoso inutile, Sky e le tante altre attrazioni domenicali, si capisce come questi siano alcuni dei deterrenti che lasciano a casa i tifosi dallo stadio. Solo un bel campionato e un bel gioco possono ricreare un entusiasmo. Comunque sia… Forza Spal!”.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0