Sembra esserci davvero rimasto male Michele Marconi: avrebbe voluto firmare il suo primo gol dentro al Paolo Mazza, a maggior ragione dopo aver messo a segno una doppietta nel precedente impegno di Coppa Italia contro il Bassano. Ma è andata male, con il portiere della Giacomense Poluzzi che si è frapposto tra lui e i festeggiamenti di quello che sarebbe potuto essere il terzo centro personale nella competizione. L’attaccante spallino comunque rimane fiducioso e ha scelto di trascorrere il lunedì di riposo a pesca.
Almeno hai preso qualcosa?
“(Ride) No, purtroppo niente, ma era giusto per buttare un po’ il galleggiante in acqua e stare rilassato”.
La stampa ti ha premiato con buoni voti dopo la partita contro la Giacomense.
“Davvero? Non ho avuto modo di vedere i giornali non essendo in città. Comunque sono soddisfatto, anche se…”.
… Anche se ti è mancato il gol. Dalla tribuna si è vista evidente la tua stizza.
“E ci mancherebbe altro! Tra la sfortuna e i mezzi miracoli del portiere la palla non ne voleva sapere di entrare”.
In occasione del calcio di rigore ti abbiamo visto un po’ arrabbiato nel momento in cui Arma ha preso il pallone in consegna.
“Eh sì, speravo di tirare io il rigore, ma il mister ha scelto un altro… si vede che non li so più calciare…”.
Si avverte una punta di amarezza nelle tue parole.
“Ma no, sono cose che ci stanno. È che in passato sono sempre stato un rigorista. L’importante è che poi il gol sia arrivato e che abbiamo portato a casa i tre punti”.
L’intesa con Arma comunque sembra crescere. Nel primo tempo contro la Giacomense abbiamo visto un paio di scambi interessanti tra di voi.
“Credo sia normale, giocando insieme di volta in volta l’intesa migliora sempre di più”.
La giovane Spal desta discrete impressioni. Tu, nonostante i ventidue anni, sei tra i più esperti del manipolo di nuovi acquisti: come vedi i progressi della squadra?
“Penso di far parte di un buon gruppo: i ragazzi più giovani mi sembrano tutti validi e i giocatori più esperti hanno ancora voglia di far bene. Un giusto mix, insomma. Abbiamo tutte le carte in regola per fare un campionato più che dignitoso”.
E i tuoi personali propositi per il campionato quali sono?
“Semplicemente quello di fare il meglio possibile, non sto certo a fissare una quota di gol o cose simili. Penso solo a fare la mia parte nel migliore dei modi”.
Sei ancora in comproprietà con l’Atalanta, in fondo il desiderio sarà quello di tornare alla base prima o poi.
“Per certi versi sì e credo sia normale, anche se devo dire che l’Atalanta non è più quella di una volta che puntava sui giovani. Anche l’ultimo calciomercato ha dimostrato come si preferisca puntare su gente un po’ più navigata. Vedremo. Per adesso penso solo alla stagione con la Spal”.
Dopo i primi mesi qui che idea ti sei fatto della città?
“Sono sincero, non ho avuto molte occasioni per visitarla. Ho fatto giusto un paio di passeggiate in centro e mi è sembrata molto bella”.
Ti avranno detto che da queste parti la tifoseria è piuttosto severa verso chi passa troppo tempo in libera uscita…
“Sì, mi hanno raccontato, ma credo che non avrò questo tipo di problemi, non sono un amante della vita mondana”.
Per l’impegno contro il Rimini di mercoledì l’allenatore ha annunciato massiccio turnover, quindi è ipotizzabile che punterai a un posto da titolare domenica, in occasione dell’esordio in campionato.
“Questo è sicuro, anche perché se un calciatore non punta a essere titolare tutto l’anno è meglio che cambi lavoro! (ride)”.
Il debutto avverrà contro il Pisa: un toscano come te sente particolarmente l’appuntamento?
“No, affatto, anche perché vengo da tutta un’altra parte (Follonica, ndr) quindi il mio personale derby potrebbe al massimo essere contro il Grosseto, ma sono cose che lasciano il tempo che trovano”.