LE SPERANZE E LA SODDISFAZIONI DI CASTIGLIA E FORTUNATO: FELICI DI ESSERE QUI

La chiusura del calciomercato ha portato un’ulteriore iniezione di gioventù alla Spal grazie agli inserimenti last-minute di Luca Castiglia e Jacopo Fortunato (nella foto sotto rispettivamente l’ultimo a destra e il primo a sinistra). Se il primo era un acquisto che anche su LoSpallino.com avevamo già annunciato in tempi non sospetti, il secondo ha rappresentato una sorpresa, soprattutto per coloro che si aspettavano un difensore o una punta. E invece sono centrocampisti gli ultimi due colpi del mercato estivo: ragazzi giovani, ambiziosi con cui abbiamo scambiato due chiacchiere al termine del loro primo allenamento in biancazzurro.

Il più giovane dei due, Jacopo Fortunato, classe 1990, qualcuno lo ricorderà per aver segnato una doppietta in un rocambolesco Como-Spal della scorsa stagione, partita finita tre a due in favore dei biancazzurri.

Un bel biglietto da visita per te.
“Eh sì, la prima parte della scorsa stagione a Como era andata bene e sono riuscito a fare addirittura due gol contro la Spal. Già in quell’occasione mi era capitato di pensare che mi sarebbe piaciuto giocare con questa maglia un giorno”.

Ed è arrivata l’occasione proprio nelle ultime ore di mercato.
“È stata un’operazione del tutto inaspettata perché sembrava dovessi finire a giocare al sud. Invece è arrivata la chiamata della Spal e posso dire di provare orgoglio nell’essere qui. Chissà, spero di riuscire a fare qualche gol  anche qui. Non faccio promesse, ma spero di poter ripagare la fiducia della società”.

Le sensazioni dopo il primo allenamento?
“Molto positive, ho trovato un bel gruppo che mi ha accolto subito bene”.

Conoscevi già qualcuno dei tuoi compagni?
“A parte Luca (Castiglia, seduto al suo fianco) conoscevo Canzian, tutti gli altri li ho affrontati almeno una volta. Mi sembra un gruppo di qualità, credo addirittura più forte rispetto a quello dell’anno scorso”.

A Como giocavi da interno di centrocampo, giusto?
“Ho fatto un po’ tutti i ruoli: posso giocare interno ma anche esterno nel 442 e pure nel modulo a tre”.

Fino a un paio di stagioni fa eri considerato uno dei prospetti più interessanti della squadra Primavera dell’Inter. Ferrara può essere una bella vetrina per convincere i nerazzurri a riportarti a casa.
“Spero che la Spal possa segnare un capitolo importante della mia carriera. L’Inter resta un sogno, ma il mio obiettivo principale è fare la mia parte in questa squadra, che è stata la prima scelta in questa categoria”.

Sembra prematuro immaginarti a disposizione dell’allenatore già per domenica.
“È così: sono reduce da due settimane di allenamento solitario dopo la prima parte di ritiro con la prima squadra dell’Inter. Ci vorrà un pochino per rimettermi in condizioni perfette, ma il mister sa che io sono a disposizione nel caso ce ne fosse la necessità”.

Luca Castiglia ha un anno in più rispetto a Fortunato e vanta già un intero campionato da titolare in Lega Pro con la casacca del Viareggio. La sua scuola è quella della Juventus, squadra con cui ha svolto il ritiro estivo. Ora le sue doti di regista di centrocampo sono a disposizione della Spal.

Come è stato l’impatto con la nuova piazza?
“Si parlava da un po’ di tempo di questa occasione. Sono felice di essere qui. Credo che questa sia una bella squadra. Vengo da esperienza simile a Viareggio dove la rosa era composta prevalentemente da calciatori giovani. Mi piacerebbe fare qualcosa di importante qui, se non addirittura vincere il campionato”.

La critica ti ha sempre considerato come un potenziale talento: pensi che Ferrara possa essere il posto giusto per consacrarti?
“Di sicuro lo spero! Gli anni passano e un ventiduenne sembra un vecchio: conosco ottimi giocatori rimasti senza squadra per via delle regole sui giovani. Io ho avuto la fortuna di trovare una squadra e intendo giocarmi le mie possibilità al meglio”.

Anche per te è d’obbligo la domanda sulla condizione fisica.
“Dal 23 di luglio a oggi mi sono allenato con i fuori rosa della Juventus: la condizione c’è, manca la competizione vera, ma conto di essere pronto molto presto per dare il mio contributo”.

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