I suoi precedenti con la Spal sono molto positivi, una vittoria e due pareggi. Lei è un po’ la “bestia nera” della squadra estense.
“Personalmente non seguo le statistiche, ogni partita è il risultato del lavoro svolto nelle sedute di allenamento e della condizione fisica dei singoli giocatori nel momento specifico in cui solcano il campo da gioco. Certo, conosco personalmente molti dei giocatori spallini, Canzian, Pambianchi e Marconi erano con me al Pergocrema l’anno scorso, ho pure memoria di un buon Melara dai miei precedenti contro la Spal. Preferisco parlare però della mia formazione, del lavoro che svolgiamo in settimana che prescinde dalle caratteristiche dell’avversario, il mio obiettivo non è sfruttare le deficienze dell’antagonista, ma portare i miei ragazzi la domenica al meglio della preparazione e motivazione, di modo che possano gestire qualsiasi situazione accada nei novanta minuti di gioco”.
Il modulo che lei usa è un 343 coi due esterni di centrocampo (Licata a sinistra, Carnesalini a sinistra) che vanno su e giù diventando una specie di 523.
“Richiedo molta mobilità sulle fasce di gioco, bisogna correre e non buttare mai via il pallone, nemmeno in difesa, e su questo aspetto stiamo lavorando molto. Ognuno deve interpretare nel modo migliore i meccanismi di gioco individuali e dei compagni, Licata non ha avuto alcuna difficoltà a comprendere il mio modulo, d’altronde era già abituato, mentre per Carnesalini invece è stata necessaria qualche seduta in più”.
Ha sempre guidato squadre abbastanza piccole, o comunque con l’obiettivo salvezza (Massese, Scafatese, Cavese, Pergocrema).
“Il mio curriculum è troppo breve per club da alta classifica (ride). Non penso che sia una coincidenza questa, le società che mi hanno richiesto nei loro momenti più critici hanno in realtà sposato la mia filosofia: per ottenere buoni risultati non sono necessarie cifre faraoniche, ma lavorare con costanza e fare in modo che tutti i giocatori vadano in campo dando il massimo dell’impegno. Ho sempre impostato il mio lavoro sui giovani e sul fatto che questi ragazzi dovevano essere della provincia, quindi con una scelta molto ridotta, basata su costi contenuti. Molti ragazzi hanno potuto fare così esperienza e alcuni essere valorizzati, altri si sono rivalutati dopo campionati anonimi, e questo è motivo di grande soddisfazione. E’ necessario rimanere sempre in linea rispetto agli obiettivi”.
Nel 2007 il passaggio dal calcio a cinque al calcio a undici, questa volta come allenatore. Cosa ha portato della sua esperienza passata?
“La metodologia d’allenamento, senza alcun dubbio. Il futsal predilige l’aspetto tecnico-tattico, ma non tralascia affatto quello psicologico-motivazionale. Le variabili in campo sono molteplici, e non è possibile controllarle tutte e soprattutto prevederle, per questo l’organizzazione, la conoscenza dei calciatori e il confronto con altri tecnici aiutano a sbagliare di meno. Per me sono importanti la programmazione, le strutture in cui operare, lo staff medico che lavori in sinergia con quello tecnico, e poi i giocatori che sul campo devono pensare solo ad allenarsi bene e in funzione della partita che è il vero test del calcio”.
ANNOTAZIONI TATTICHE
Attenzione alle zebre toscane: Agenore Maurizi sa come far rendere i propri ragazzi al meglio e per la Spal sono sempre stati dolori. Un occhio di riguardo ai due esterni, Carnesalini e Licata, difensori aggiunti che durante la partita si spingeranno sovente in avanti a tamponare gli attacchi di casa nostra. Difesa a tre bloccata, Brighenti, l’esperto Fiale e Lamorte (ex capitano della primavera della Sampdoria) candidato numero uno a sostituire probabilmente sul centrosinistra Monopoli che verrà tenuto fuori questa settimana in attesa di conoscere il responso dalla Disciplinare dopo il ricorso inoltrato dal Carpi (secondo i romagnoli l’ex giocatore del Bari avrebbe ancora da scontare una giornata di squalifica dallo scorso torneo); a centrocampo Pizza e Maltese saranno la diga, il talentuoso Cesarini e lo scuola Parma Elia gli esterni d’attacco, pronti a imbeccare l’ariete Scardina. Dalla panchina, a gara in corso, troverà certamente spazio anche il giovanissimo attaccante sloveno Palibrk il cui cartellino è del Milan, una garanzia, dicono gli addetti ai lavori, per il futuro che non ha esitato a mettersi in luce anche in precampionato dove è andato spesso a segno.
LA PROBABILE FORMAZIONE
VIAREGGIO (343)
Ranieri; Brighenti, Fiale, Lamorte; Carnesalini, Pizza, Maltese, Licata; Elia, Scardina, Cesarini.
All.: Maurizi.
BALLOTTAGGI
Lamorte-Grieco 90%-10%
SQUALIFICATI
(1) Monopoli
INFORTUNATI
Cosnon e Tarantino
LA ROSA
Portieri
Merlano e Ranieri
Difensori
Buonuomo, Carnesalini, Conson, Fiale, Guerra, Lamorte, Mancini e Monopoli
Centrocampisti
Brini Ferri, Brondi, Campana, Cosentini, Cristiani, Grieco, Kras, Lepri, Licata, Maltese, Pizza, Taormina e Tarantino
Attaccanti
Cesarini, D’Onofrio, Elia, Palibrk e Scardina
IL CAMMINO
1a giornata 04/09/2011 Ternana-Viareggio 1-0
2a giornata 11/09/2011 Viareggio-Carpi 3-2 non omologato