I Tifosi non tesserati della Curva Ovest tengono a ribadire, con fermezza e massima determinazione, il proprio dissenso verso il provvedimento denominato “Tessera del tifoso”, per i motivi più volte dettagliatamente spiegati sia alla società Spal 1907 che alle istituzioni interessate. Non volendoci più soffermare sui punti che rendono il provvedimento in esame una vera e propria limitazione alla libertà personale dell’individuo, e allo stesso tempo una schedatura di massa che coinvolge decine di migliaia di persone, siamo a chiedere alla società Spal 1907 di mettere in campo ogni azione possibile al fine di permettere ai tanti tifosi, non disposti a essere sottomessi a questo tipo di soprusi, di poter continuare a sostenere la squadra.
Facciamo particolare riferimento al Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno, Coni, Figc, Lega Serie A, Lega Serie B e Lega Pro siglato il 21 giugno 2011 che recita: “Le società sportive organizzatrici dell’evento, in presenza di particolari condizioni, tali da consentire la partecipazione alla manifestazione sportiva anche dei tifosi non fidelizzati, d’intesa con le società ospiti, dovranno, entro i 15 giorni precedenti l’incontro in esame, presentare al G.o.s., per la sua valutazione, un dettagliato piano operativo, che preveda le misure organizzative di seguito elencate: ….. omissis” e offre quindi alle società la possibilità di ospitare per le partite casalinghe tifosi ospiti non muniti di tessera. Analizziamo il provvedimento nello specifico. Il protocollo delega completamente la decisione relativa ai tifosi non fidelizzati alle società calcistiche, ospitante e ospitata, fatto salvo il parere definitivo e vincolante dell’Osservatorio. Considerati i tempi richiesti dal provvedimento, è necessario che i tifosi e le società si muovano con estremo anticipo. La nostra intenzione è quindi di contattare tutte le tifoserie del girone perché sottopongano una richiesta analoga a questa alle rispettive società; alla società Spal 1907 abbiamo richiesto, e ci è stata confermata, la disponibilità a interagire con le altre società del girone, per poter creare le condizioni necessarie a far sì che noi tifosi possiamo continuare a garantire in trasferta il supporto che negli anni ci ha sempre contraddistinto. Solo un rapporto costante e una vera collaborazione tra tifosi e società di calcio possono contribuire a risolvere l’ennesimo tentativo messo in atto per uccidere il calcio e la vera passione. Certi di una vostra risposta positiva a quanto richiesto, ci aspettiamo, fin dall’immediato, azioni concrete da parte vostra che possano portare alla soddisfazione delle nostre richieste.
LA TESSERA DEL TIFOSO – IL COMMENTO
di Claudio Forni
E’ passato più di un anno e non è cambiato un beato c… Anzi le cose, come ampiamente preventivato, e non ci voleva la sfera di cristallo, sono nettamente peggiorate. Da luglio di quest’anno non dobbiamo tenere monitorato il sito dell’Osservatorio, come facevamo lo scorso anno, per vedere se il signor Autogrill o il signor Ferrovie dello Stato si erano svegliati storti e avevano vietato una trasferta autorizzata fino al giorno prima. Ci risparmiano la fatica, quest’anno di trasferte nessuno può farne nemmeno una… Per un anno a Ferrara e ovunque chi ne aveva ancora voglia ha fatto incontri, ha protestato in modi diversi, discutibili, utili o inutili che siano, ma a mio parere mantenendo una dignità che si doveva mantenere, almeno per chi ha vissuto la curva in tutti questi anni.
Ma il Ministero vuole i numeri, e i numeri danno ragione al nostro amico Maroni. Gli incidenti sono diminuiti del… %. ‘Sti cazzi, allo stadio non ci va più nessuno!’. E puntuale giunge la determinazione di luglio, in pratica per qualsiasi trasferta di qualsiasi campionato professionistico ci vuole la TDT (e così i nostri amici dell’Autogrill possono divertirsi un sacco a vietare le partite dei Dilettanti, dell’hockey e del tiro al piattello…). Le società come la Roma cercano di inventarsi, a fronte di un ulteriore drastico calo degli abbonamenti, escamotage di varia natura che vengono mano a mano bocciati senza speranza. A fronte di questo è evidente che è la nostra prospettiva a dover cambiare. Il problema principale non sono più le partite in casa o l’abbonamento (anche se guarda caso molte società hanno offerto vantaggiosissime condizioni per chi sottoscrive l’abbonamento), ma si deve cercare di focalizzarsi sulle trasferte, se non si vuole, come dall’inizio dei campionati succede, spendere soldi e farsi chilometri per vedersi dire dagli Stewart (a proposito, a breve una sorta di pubblico ufficiale con diritto di perquisizione agli ingressi): “Scusate, mi dispiace, girate la macchina e tornatevene a casa…”.
Non a caso il provvedimento di luglio ha scaricato sulle società in toto la responsabilità dell’organizzazione delle trasferte, con tempi e regolamenti pressocchè impossibili da gestire. Società che, senza puntare l’indice contro nessuno in particolare, sono spesso ignoranti in materia, o più probabilmente vogliono farlo credere; e che possono essere interessate a prendersi i rischi e lo sbattimento solo a fronte di una tifoseria ospite numerosa e quindi portatrice di un cospicuo incasso ai botteghini.
Ma a noi che la tessera continuiamo a rifiutarla non rimangono molte prospettive… Un coordinamento tra le curve (sogno irrealizzabile e lo abbiamo toccato con mano proprio a Ferrara), capendo che ormai non si deve combattere la tifoseria che ti sta di fronte, e qualcosa sta nascendo in questo senso grazie a iniziative che i pisani più degli altri stanno portando avanti. Una pressione sulle società, perché solo se saranno disposte a coordinarsi tra loro con mesi di anticipo, forse qualche partita del girone di ritorno qualcuno riuscirà a vederla…
Quanto sopra è il mio parere personale, il comunicato è stato elaborato e approvato da un gruppo rappresentativo dei Non Tesserati Curva Ovest.